Assange al Consiglio d’Europa: “Io colpevole di giornalismo” - 20241001 - Pangea Speciale e Byoblu

Non si piega e non si spezza. Julian Assange, il padre di Wikileaks, è tornato a parlare per la prima volta dopo la sua scarcerazione. Ha parlato davanti alla Commissione affari giuridici e diritti umani dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Le parole di Assange fanno paura a molti. Ricordiamo che è stato liberato nel giugno scorso dopo 14 anni di detenzione tra l’ambasciata dell’Ecuador a Londra e il carcere di massima sicurezza di Belmarsch. “Il fatto che la Cia abbia preso di mira me, la mia famiglia e i miei soci attraverso aggressivi mezzi extragiudiziali ed extraterritoriali, fornisce una rara visione di quanto potenti organizzazioni di intelligence si impegnino nella repressione transnazionale” ha dichiarato Assange.
E ancora: “Quando le nazioni potenti si sentono in diritto di prendere di mira individui oltre i loro confini, quegli individui non hanno alcuna possibilità a meno che non ci siano forti garanzie in atto e uno stato disposto a farle rispettare”. Ne parliamo con Berenice Galli (giornalista, in collegamento da Strasburgo), Germana Leoni (giornalista e saggista) e Franco Fracassi (giornalista e saggista). Non perderti questa puntata di “Che idea ti sei fatto?”.
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