BLOODY SUNDAY, UNA STORIA PER LA VITA | Fulvio Grimaldi in MONDOCANE, Storie dal pianeta

2 years ago
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Questo è un viaggio in Serbia in una nuova fase del mai finito contenzioso tra parti di una regione che, fin dai tempi del confronto tra Europa cristiana e mondo islamico e L’inviato di guerra Fulvio Grimaldi ha la fortuna di essere, insieme a un fotografo francese, l’unico giornalista straniero sulla scena del massacro di Bloody Sunday, a Derry, Nord Irlanda, 30 gennaio 1972, di cui quest’anno ricorre il cinquantenario. I suoi colleghi, venuti per l’occasione della più grande marcia per i diritti civili, da tutto il mondo erano stati impediti dagli occupanti britannici di seguire l’evento.
Un'esperienza che ha segnato la vita di Grimaldi, come hanno segnato quella della popolazione nordirlandese gli ultimi spasmi del colonialismo inglese in quella nazione divisa in due. La testimonianza del nostro cronista ripercorre, una per una, le fasi dell’assalto dei parà britannici a una pacifica manifestazione per i diritti civili nel ghetto cattolico-repubblicano di Derry.
Quando la radio militare britannica ordinò di sparare a vista sul “giornalista italiano” per recuperare il suo materiale di foto e registrazioni, Grimaldi riparò nel profondo inaccessibile del ghetto.
Nella notte fu portato a Dublino, nella Repubblica irlandese, dove ebbe accesso a giornali e televisione e riuscì con i suoi materiali a portare nel mondo una verità opposta a quella fatta fornire ai media britannici. Le inchieste giudiziarie che seguirono ne furono condizionate.

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