Castello delle Grotte - Grotti di Cittaducale (RI)

3 years ago
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«Le vecchie abitazioni sono per lo più ridotte a grossi avanzi coperti di vegetazione, mentre alcune sono state mantenute nella loro tipologia prettamente rupestre e riutilizzate come stalle.
Quelle edificate sulla fascia rocciosa inferiore hanno sfruttato il dislivello per realizzare abitazioni a più livelli, che unite le une alle altre formavano un'unica cortina muraria. Quelle realizzate sotto la fascia rocciosa superiore hanno sfruttato le cavità, gli strapiombi ed i ripari naturali, chiusi da muri a sassi.

Percorrendo la cengia naturale sulla quale è costruito l'abitato, lungo la via che lo attraversa da est ad ovest, si identifica l'impianto abitativo, si evidenziano le singole case e le grotte diventate abituri, di cui la tradizione ha conservato i nomi in relazione alla presunta originaria utilizzazione. Lo scenario è di enorme suggestione: muri antichi si stagliano tra le pareti calcaree ed il cielo, a picco sulla vallata, che si apre sotto le cenge che attraversano le pareti coperte solo in parte di vegetazione, dove il villaggio è perfettamente riconoscibile.

Così i resti della torre a pianta circolare, con ambiente seminterrato con volta, di circa sette metri di diametro, posta in cima al balzo superiore, si ritiene che fosse il carcere: probabilmente si tratta invece del mastio.
La grotta che si apre poco al di sotto, tra le rocce, è considerata l'antico posto di guardia.
L'ampia caverna in alto, al centro del-salto principale e chiusa da un lungo muro merlato, raggiungibile con due lunghe scale appoggiate alla roccia, è chiamata "Grotta delle Zitelle", la cui intitolazione fa supporre un antico uso sacrale del sito, dedicato evidentemente, come per altre cavità del Reatino, alle vergini, alle ragazze nubili, protette in luogo riposto e sicuro. In effetti la funzione della grossa cavità sembra essere quella di una sorta di "Campidoglio", luogo sacro destinato all' estrema difesa, riutilizzata come rocca sormontata dal mastio: una sorta di rustici scolta, terrazza merlata nel punto più elevato ed impervio dell'insediamento. La salita alla Grotta delle Zitelle è possibile con un sistema di due lunghe scale a pioli... La grotta è lunga una quindicina di metri e profonda quattro.

Sotto la Grotta delle Zitelle c'è un'altra lunga e profonda cavità, che taglia tutta la base della parete rocciosa. La parte centrale della cavità è chiusa da un muro, con cui si è realizzato un grosso vano abitativo, recuperato come stalla. Verso ovest la cavità si allarga enormemente fino a formare un ampio strapiombo chiamato "L'eco", perché rimanda curiosamente anche il suono più che provenga dal fondovalle. Sotto il grande tetto naturale sono stati realizzati tre edifici a sassi, di cui il maggiore, eretto a ridosso della roccia, fino a trent'anni fa è stato utilizzato come ricovero dai pastori.

Al sopra del sentiero, ai margini del grande tetto, spiccano i resti di un edificio abbastanza grande, identificato come la vecchia chiesa, dedicata a Vittorino martire, vescovo di Amiterno, all'interno del quale, fino a circa trent'anni fa, erano visibili tracce di affreschi. Successivamente, probabilmente nel XVII secolo, la nuova chiesa di S. Vittorino fu costruita fuori del castello, lungo la via che conduce al fondovalle. Oggi è anch'essa diruta e completamente ricoperta di vegetazione, éssendo stata riedificata nel nuovo villaggio.»

(Roberto Marinelli)

Castello delle Grotte
Video prodotto e realizzato da: Simon Antonios
Music: bensound.com

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