Cagliari - NUCLEARE. DEPOSITO SCORIE, SARDEGNA PRONTA A MOBILITAZIONE (06.03.25)

2 days ago
7

Cagliari - NUCLEARE. DEPOSITO SCORIE, SARDEGNA PRONTA A MOBILITAZIONE
Cagliari, 6 mar. - La Sardegna si ribella, per l'ennesima volta, al nucleare. L'ipotesi che l'isola possa essere individuata dal governo come sede ottimale per ospitare il deposito nazionale di scorie, ha spinto questa mattina il comitato "Nonucle-noscorie" a convocare un sit-in di protesta a Cagliari, sotto i portici del Consiglio regionale, per accendere un faro sulla "minaccia radioattiva- hanno scandito i manifestanti durante i loro interventi- che incombe sulla testa dei sardi". "Penso che sia il pericolo più incombente e anche più grave- spiega alla 'Dire' Bustianu Cumpostu, leader del partito indipendentista Sardigna Natzione e portavoce del comitato- perché una pala eolica si può sempre smontare e una base militare spostare. Invece il deposito unico delle scorie nucleari è una cosa per sempre". C'è il rischio per Cumpostu che i territori "vengano militarizzati, ci sono scorie che hanno decadenza di un milione di anni. Senza contare il danno di immagine per la nostra isola". Nel 2011, ricorda, "abbiamo votato un referendum che si è pronunciato chiaramente contro il nucleare, oggi, con questo sit-in, vogliamo catalizzare una mobilitazione popolare. Come tra l'altro già avvenuto in occasione delle 'Nonucle die', le iniziative organizzate nei porti, negli aeroporti, nelle piazze della Sardegna, occupati nello stesso giorno da chi ha manifestato la sua volontà di difendere la propria terra da questo pericolo". Presente ai sit-in anche Michele Zuddas, il legale per mesi a capo della rete di movimenti contro la speculazione energetica: "Servono atti concreti e forti- l'intervento dal palco-. Forse non si è ancora capito, noi siamo pronti a una nuova mobilitazione che blocchi queste scorie. Non passeranno, ci sdraieremo per terra nei porti sardi". Per poi spiegare ai cronisti: "C'è un rischio attuale e concreto sul nucleare, e penso anche imminente. Perché il 28 febbraio il governo italiano, come nel suo stile, ha preparato e approvato un disegno di legge delega con l'intento di disciplinare in maniera organica lo stoccaggio, la produzione di energia nucleare e la costruzione di centrali". La Sardegna, aggiunge, "sa benissimo cosa significhi questo passaggio, l'abbiamo vissuto nella battaglia contro la speculazione energetica. Ma questa volta non ci faremo trovare impreparati, sappiamo come reagire". Ecco perchè "chiediamo alla Regione di non limitarsi a mere dichiarazioni che non funzionano con lo Stato italiano, ma di iniziare a blindare la nostra terra con atti normativi efficaci ricorrendo allo Statuto, alle norme urbanistiche che ci tutelano. Non facciamoci trovare impreparati al nuovo assalto che evidentemente è alle porte". Di fronte a un pericolo come quello dello stoccaggio delle scorie nucleari "non possiamo certamente attendere che la Regione ci faccia raccogliere delle firme per poi insabbiarle come successo per la legge Pratobello- spiega Zuddas-. Abbiamo imparato la lezione: non faremo raccolte firme, ma atti concreti. Quelle scorie non passeranno". (06.03.25)

Loading comments...