Bologna - GIUSTIZIA. PRESIDENTE TRIBUNALE BOLOGNA: VERITÀ ARRIVA SOLO SE GIUDICE LIBERO (27.02.25)

Bologna - GIUSTIZIA. PRESIDENTE TRIBUNALE BOLOGNA: VERITÀ ARRIVA SOLO SE GIUDICE LIBERO
Bologna, 27 feb. - "Perché non ci piace questa riforma? Mai come in questo momento abbiamo bisogno di giudici che nell'esercizio delle loro funzioni siano indipendenti, che abbiano un unico Consiglio superiore della magistratura che ne consolida le funzioni e fa da argine a un'impropria concezione del potere, e che i cittadini possano fare riferimento a un giudice libero e indipendente, non un avvocato dell'accusa". In occasione della protesta nazionale delle toghe, anche il presidente del Tribunale di Bologna Pasquale Liccardo si schiera contro la riforma della giustizia, nell'ambito del presidio davanti all'istituto di via Farini. "Io vorrei ricordare che qui a Bologna nel 1980 c'è stata una strage, un evento tragico, doloroso, non solo per Bologna, ma per l'Italia tutta. Ci sono state altre stragi: Milano, Firenze, via D'Amelio, Capaci... E in tutte queste stragi c'è stato un giudice che non si è accontentato di una verità che gli veniva portata, anche da servitori dello Stato", sottolinea Liccardo ai cronisti. "Parlo di cose che sono oggetto di giudicato in Cassazione, ormai incontrovertibili. Quel giudice, quel pubblico ministero, libero e indipendente, soggetto solo alla legge, ha cercato la verità. Non una verità preconfezionata, non una verità che gli veniva proposta, costruita. Non doveva fare l'avvocato dell'accusa su quella verità precostituita. Quel giudice cercava la verità e l'ha trovata, proprio perché libero, indipendente nelle sue funzioni, esercita le sue funzioni non solo a danno degli indagati, ma anche in favore degli indagati per quanti sono stati, in virtù di depistaggio, accusati di reati gravi". In questo senso, i magistrati si confrontano con un potere "che non vuole essere visto, non vuole essere indagato, non vuole essere quello che la nostra Costituzione ha definito. Per questo oggi siamo qui, e vorrei che si parlasse a tutti, perché il cittadino che sia offeso da un evento minore o tragico, possa in qualche modo fare riferimento a un giudice libero e indipendente, non a un avvocato dell'accusa". Per questo, rincara la dose il presidente del Tribunale di Bologna, "mai come in questo momento c'è un'idea del potere che non deve rendere ragione se non a se stesso. Noi dobbiamo dire che il potere, mai come in questo momento, deve rendere ragione ai principi costituzionali che ne fondano la sua legittimazione. Siamo qui per questo", conclude. (27.02.25)