Bologna - DLF PRONTO AL RESTYLING: LAVORI DA FINE 2025 A FINE 2027 (21.02.25)

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Bologna - DLF PRONTO AL RESTYLING: LAVORI DA FINE 2025 A FINE 2027
Bologna, 21 feb. - Poco più di 11 milioni di euro di investimento complessivo e due anni di lavori a partire da dicembre per dare nuova vita al parco del Dopolavoro ferroviario (Dlf) di Bologna. E' la road map tracciata dal Comune alla luce dalla novità che intanto segna una svolta sulla proprietà dell'area: l'acquisizione da parte dell'amministrazione con 2,2 milioni da versare a Fs Sistemi urbani. La delibera approvata dalla Giunta andrà in Consiglio lunedì, poi rogito il 6 marzo. A maggio sarà avviata la progettazione e per dicembre è prevista l'apertura dei cantieri, da concludersi nello stesso mese del 2027. "Un fatto storico", sottolinea in conferenza stampa l'assessore all'Urbanistica, Raffaele Laudani, visto che "le vicende legate all'acquisizione del Dlf da parte del Comune vanno indietro a una delibera del 1974, il mio anno di nascita, 50 anni fa: oggi chiudiamo questa storia e ne comincia una nuova". Nelle traversie che hanno interessato l'area nei decenni, uno snodo importante era arrivato con "gli accordi del 2006 tra Comune e le Ferrovie sulla valorizzazione delle aree ferroviarie, che prevedevano- ricostruisce Laudani- la cessione al Comune del parco come dotazione di attrezzature legata al completamento della stazione, il famoso progetto Isozaki che poi le Ferrovie non hanno realizzato. Poi all'inizio di questo mandato avevamo sottoscritto un nuovo protocollo con il gruppo Fs, agganciato ai piani urbanistici integrati, che nel caso del Dlf prevedeva la cessione trentennale gratuita del diritto di superficie a fronte degli interventi di riqualificazione che il Comune avrebbe realizzato". Scaduti i 30 anni il Comune avrebbe potuto restituire l'area, acquisirla a un valore concordato oppure, in caso di realizzazione del progetto stazione, tornare alla cessione gratuita. Ora invece, "di fronte alle incertezze e indisponibilità di Fs nel tenere fede agli impegni presi nel 2022", afferma Laudani, l'amministrazione ha deciso di acquisire l'area. Le Fs "ci avevano proposto di acquisire il diritto di superficie trentennale per una cifra poco inferiore ai quattro milioni, che ci è sembrata non congrua- riferisce l'assessore- quindi abbiamo fatto fare delle stime che hanno stabilito un valore per l'acquisizione di poco meno di 1,8 milioni e questa proposta è stata accettata dalle Ferrovie". L'acquisizione sostituisce, così, l'ipotesi di espropriare il Dlf come già accaduto per l'ex scalo Ravone. "Non abbiamo mai cambiato idea, non si deve pensare- afferma l'assessore- che l'amministrazione abbia come obiettivo l'esproprio di aree: l'amministrazione ha l'obiettivo di realizzare i progetti che ritiene di portare avanti perchè strategici". Sul Dlf c'era la necessità di rispettare determinate tempistiche per poter avviare i lavori e la differenza rispetto all'ex Ravone, spiega sempre l'assessore, è che in questo caso le Ferrovie hanno accettato la proposta economica del Comune chiudendo la partita "con reciproca soddisfazione. Non abbiamo cambiato idea ma siamo stati molto lineari". Perchè a questa soluzione si arriva adesso? Perchè di fronte alla necessità di "raggiungere gli obiettivi e selezionare le singole situazioni, avendo a che fare con interlocutori di per sè complicati come il mondo delle ferrovie", oggi il Comune mette in campo "una determinazione che non vedevo da molto tempo- dichiara il direttore generale, Valerio Montalto- e questo secondo me ha inciso molto anche nell'andare a chiudere questa vicenda". Che rappresenta solo una parte "di un lavoro immenso, come mai abbiamo visto- aggiunge Montalto- portato avanti dal Comune". Per quanto riguarda ora il futuro volto del parco, intanto va precisato che l'acquisizione da parte del Comune non comprende la palazzina che ospita l'associazione Dlf perchè è emerso che questa non è nella piena disponibilità delle Ferrovie: dunque "verrà garantita autonomia a quell'edificio e all'associazione attraverso una servitù di passaggio che consentirà un accesso autonomo", spiega Laudani. Passando al nodo dei lavori, questi rientrano nel Masterplan che per il complesso del Dlf prevede un "radicale restauro e recupero architettonico, funzionale e paesaggistico", spiega l'amministrazione. Nell'intervento illustrato oggi rientra un primo stralcio da 6,5 milioni, finanziato con fondi Pnrr, che riguarda il cosiddetto "asse monumentale" del parco all'interno dell'area vincolata dalla Soprintendenza: riqualificazione dell'arena Puccini come spazio dedicato agli spettacoli e al cinema all'aperto, con recupero all'uso del palco e della torre scenica; restauro della fontana; restyling degli spazi aperti; rifacimento delle reti dei sottoservizi. Nel pacchetto degli interventi, poi, rientrano anche un nuovo accesso al parco da sud (cioè dal retro dell'arena) e una serie di predisposizioni finalizzate ai lavori sulla restante parte dell'area, quelli cioè non inseriti in questo primo stralcio. In tutto due anni di cantieri, da dicembre 2025 a dicembre 2027: "Ma questi sono i tempi massimi, si spera di poter anticipare di qualche mese la fine dei lavori", segnala Montalto.(21.02.25)

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