GDF PRATO: SEQUESTRATA MERCE PER 2,2 MILIONI DI EURO (17.02.25)

20 days ago
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GDF PRATO: SEQUESTRATA MERCE PER 2,2 MILIONI DI EURO NELL’AMBITO DI UN’INDAGINE SUL CONTRABBANDO DOGANALE Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Prato, coordinato dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato, ha concluso un’importante operazione di contrasto al contrabbando doganale, individuando il responsabile di un’ingente importazione illecita di merce di provenienza cinese.

L’indagine ha preso avvio da un’articolata attività di analisi e intelligence, che ha permesso di concentrare l’attenzione su una ditta individuale ubicata nel Macrolotto di Prato, operante nel commercio all’ingrosso di abbigliamento e calzature, già segnalata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Prato per irregolarità emerse a seguito di un intervento finalizzato alla verifica dei requisiti di sicurezza antincendio.

L’attività investigativa ha consentito di ricostruire il meccanismo illecito adottato dal soggetto coinvolto, basato sull’utilizzo di società “cartiere” e due società “filtro” (una a Prato e una a Napoli), impiegate per fornire una copertura documentale fittizia alla movimentazione della merce. In realtà, i prodotti venivano importati direttamente dalla Cina in totale evasione dei tributi doganali e dell’IVA all’importazione, con un danno erariale stimato in oltre 750.000 euro.

Sulla base delle risultanze investigative, la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Prato, sull’intera merce rinvenuta, per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro.

L’operazione conferma il ruolo centrale della Procura della Repubblica di Prato e della Guardia di Finanza, nel contrasto ai fenomeni criminali che alterano le regole del mercato, danneggiano gli operatori economici onesti e ostacolano lo sviluppo di un sistema produttivo basato su principi di legalità, concorrenza e tutela dell’economia sana.

Le indagini proseguiranno per accertare eventuali ulteriori responsabilità. Si precisa che le persone sottoposte alle indagini sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna, in ossequio al principio di presunzione di non colpevolezza sancito dal nostro ordinamento giuridico. (17.02.25)

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