Cagliari - SARDEGNA. MAGGIORANZA ACCELERA SU SANITÀ: IN AULA PRIMA DEL BILANCIO (10.02.25)

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Cagliari - SARDEGNA. MAGGIORANZA ACCELERA SU SANITÀ: IN AULA PRIMA DEL BILANCIO
Cagliari, 10 feb. - In Sardegna il campo largo tira dritto sulla riforma della sanità, e accelera per portare il testo in aula prima della manovra di bilancio. Nonostante le proteste delle opposizioni- questa mattina il centrodestra ha abbandonato la riunione della commissione Sanità, in polemica per le modalità con cui sono stati condotti in queste settimane i lavori del parlamentino- la maggioranza ha deciso di puntare con decisione l'obiettivo di iniziare la discussione della norma ai primi di marzo. Oggi infatti con l'ascolto dei dg delle Asl di Cagliari e Sassari si è chiuso definitivamente in commissione il ciclo di audizioni, con lo stesso parlamentino che a maggioranza ha terminato anche la discussione generale del testo, fissando per domani mattina alle 12 il termine ultimo per presentare gli emendamenti. Mercoledì dalle 16 inizierà quindi l'esame delle proposte di modifica e dell'articolato, che dovrebbe concludersi al massimo venerdì. A quel punto scatteranno i 15 giorni a disposizione del Consiglio delle autonomie locali per esprimere un parere sul testo, poi toccherà alle opposizioni, sempre in base al regolamento, chiedere dieci giorni per preparare la relazione di minoranza. "Mi dispiace che oggi la minoranza abbia abbandonato i lavori- il commento della dem Carla Fundoni, presidente della commissione- perché finora avevamo lavorato davvero molto bene, naturalmente con differenti prerogative tra opposizione e maggioranza. Ci tengo comunque a ringraziarli per il contributo dato in tutto questo periodo di audizioni". Tornando alle audizioni di questa mattina, duro il giudizio sul testo da parte di Marcello Tidore, a capo della Asl di Cagliari: "Sono perplesso sul fatto che la Asl di Cagliari possa reggere una riforma come questa, composta da 15 articoli di cui soltanto due trattano della organizzazione dei servizi sanitari". Lo stesso Tidore ha consegnato alla commissione due note del direttore generale dell'assessorato alla Sanità inviate ai manager "in cui si chiede- ha specificato- di non chiudere i bilanci, mentre nella relazione al disegno di legge è scritto che i bilanci non sono stati chiusi per nostra responsabilità. Una comunicazione sulla quale farò le mie valutazioni, decidendo se presentarle nelle sedi opportune". Questo disegno di legge "è definito urgente ma di urgente non trovo nulla tra i suoi articoli- ha specificato poi il dg-. Trovo invece una chiara volontà di implementare le funzioni di Ares, anche con una seconda centrale di committenza regionale che a mio parere difficilmente lo Stato accrediterà. Peraltro, una norma così potrebbe essere usata da grimaldello dalle multinazionali, in termini di ricorsi sulle gare". Sembra quasi che il legislatore "voglia trasferire su Ares le funzioni dell'assessorato, gettando così le premesse per la creazione di un mostro amministrativo, consegnato a un manager che resterà in carica per cinque anni, cioè il doppio di quanto mediamente resta in carica un assessore. In Italia non esiste nulla di simile". Sotto il profilo delle strutture sanitarie, invece, Tidore ha segnalato le criticità dell'ospedale cagliaritano Santissima Trinità- evidenziate da un rapporto dei vigili del fuoco- "che richiedono interventi per oltre 16 milioni di euro. Il disegno di legge della giunta parla di strutture utili, ma non spiega quali sarebbero gli ospedali inutili. E' dunque evidente che il legislatore vuole chiudere strutture ospedaliere ma non dice quali". Per quanto riguarda, infine, il commissariamento delle asl "è previsto soltanto in caso di cessazione improvvisa o di decadenza- ha ricordato Tidore-. In più, la giurisprudenza consolidata ha introdotto una terza ipotesi, quella del mutamento di oggetto del contratto del direttore generale. Questo testo introduce invece tra le cause del commissariamento lo spoil system, non contemplato dalla legge nazionale". (10.02.25)

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