Bologna - ARTE E CARITÀ, MOSTRA A PALAZZO RILANCIA OPERA DI PADRE MARELLA (10.02.25)

14 days ago
13

Bologna - ARTE E CARITÀ, MOSTRA A PALAZZO RILANCIA OPERA DI PADRE MARELLA
Bologna, 10 feb. - Oltre 60 artisti hanno donato i loro quadri e chiunque ne volesse uno può contattare direttamente l'Opera di Padre Marella, che beneficerà del ricavato continuando nel suo impegno a favore di chi ha più bisogno. Si tratta della mostra "L'arte della carità", lanciata questa mattina in sala Ercole a Palazzo d'Accursio con un omaggio, appunto, al beato Olinto Marella in occasione del centenario del suo arrivo a Bologna. "La città conserva ancora viva la memoria di questo straordinario sacerdote, che con il suo cappello in mano e il cuore sempre rivolto agli ultimi ha lasciato un segno indelebile nella nostra storia", segnalano gli organizzatori, oggi a margine dell'affollata conferenza di presentazione in sala Anziani. L'esposizione sul beato, di cui si ricordano anche oggi i tratti non solo di carità ma di originalità (e frizioni con la Chiesa di allora) è visitabile, gratuitamente, fino al 27 febbraio, di martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica, dalle 10 alle 18 (il venerdì dalle 15 alle 18.30) grazie al contributo di Emilbanca e al patrocinio di Comune, Chiesa di Bologna e città di Venezia, nel cui territorio di Pellestrina nacque padre Marella e quindi coinvolta nell'iniziativa culturale. Durante e a margine della conferenza di lancio, in presenza della vicesindaca Emily Clancy, evidenzia il vicario generale dell'arcidiocesi, monsignor Giovanni Silvagni: "Padre Marella è diventato un tutt'uno con la città di Bologna, da quando approdò qui come professore di storia, letteratura e filosofia. Ormai non si può più parlare di padre Marella senza Bologna e viceversa, soprattutto per la sua grande carità, che l'ha reso famoso", e che continua tuttora attraverso la sua opera. L'idea della mostra, adesso, è proprio quella di "mettere a disposizione queste opere d'arte, diverse tra loro per natura e caratteristiche, è un modo di rinsaldare il legame. Ravviando la necessità di una carità che possa raggiungere tante situazioni di bisogno", rimarca Silvagni. Sulla necessità di 'successione' dell'opera del beato, dopo l'importante esperienza di padre Gabriele Digani, il vicario generale spiega che "si continua con un'associazione, che ha una sua natura intrinseca ecclesiale, e che è seguita con molto affetto e molta cura dalla Chiesa di Bologna, considerandola una delle espressioni più importanti di carità" nel tessuto cittadino. Ma aggiunge ripercorrendo la storia Silvagni: "Padre Marella è anche un beato e questo ci aiuta a recuperare soprattutto tutto il suo spessore interiore e spirituale, finito a volte in secondo piano. Ricordiamo il suo profondo radicamento. È stato anche- rimarca il vicario generale della diocesi- un testimone del suo tempo anche perché incappato in alcune misure restrittive. Per timore di presunte derive 'nocive', fu anche sospeso dall'esercizio sacerdotale: era un giovane prete- ricorda ancora Silvagni- e a pochi anni dalla sua ordinazione gli fu impedito, con provvedimento ministeriale". Il 'divieto' continuò per 16 anni, "nei quali rimase fedele alla vocazione, seppur non esercitandola, dando prova di grande caratura morale profonda- omaggia ancora Silvagni- e senso di obbedienza e sottomissione alla Chiesa". Erano anni del resto "in cui si obbediva, senza troppo discutere...". (10.02.25)

Loading comments...