Roma - SCUOLA. BARBACCI (CISL): TEMPI MATURI PER RISCATTO ECONOMICO DOCENTI E PERSONALE (06.02.25)

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Roma - SCUOLA. BARBACCI (CISL): TEMPI MATURI PER RISCATTO ECONOMICO DOCENTI E PERSONALE
Roma, 6 feb. - "Abbiamo parlato di futuro, di contratto e di valorizzazione del personale della scuola. C'è molto da fare e, come impegno imminente, abbiamo anche le elezioni delle RSU: noi ci presenteremo al personale della scuola con la nostra autorevolezza, come il sindacato più rappresentativo del mondo della scuola e con una visione che restituisce valore alla professione, anche con un riscatto in termini di riconoscimento sociale. Questo ruolo deve sempre di più essere rimesso al centro delle politiche sia locali sia nazionali". Così la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, intervistata dalla Dire oggi a Roma in occasione del IV Congresso Territoriale Cisl Scuola Roma Capitale e Rieti. L'evento, dal titolo 'Diamo forma al futuro', è in corso nella Capitale presso l'Auditorium del Seraphicum. Bisogna dunque ripartire dalla valorizzazione del personale scolastico. Ma quali sono, oltre a questo, i punti su cui secondo lei bisogna concentrarsi? Da dove deve ripartire la scuola? "Gli insegnanti e il personale ATA dimostrano quotidianamente un grande senso di responsabilità e questo- ha risposto la segretaria nazionale della Cisl Scuola alla Dire- è un tempo maturo per poter riconoscere a ciascuno di loro intanto un riscatto dal punto di vista economico, una valorizzazione retributiva. Questo lo possiamo fare sottoscrivendo i contratti e non lasciando troppo tempo tra un contratto e l'altro. Ecco perché io spingo perché si apra quanto prima la trattativa per il contratto 2022-2024, al quale possiamo poi far proseguire la negoziazione per il 2025-2028". C'è quindi il tema della formazione in servizio. Secondo Barbacci è necessario "riorganizzare le nostre competenze, anche alla luce dei nuovi bisogni formativi ed educativi dei nostri studenti. Quindi abbiamo bisogno di più scuola, di più tempo scuola e di più competenze, anche plurime, per poter affrontare la complessità di un mondo che cambia anche attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione. Vogliamo essere padroni di questi strumenti e non soggetti che non hanno il protagonismo dei processi di trasformazione". Tutto questo, secondo la sindacalista, è collegato "certamente alla formazione, alla valorizzazione delle professionalità e al riscatto degli aspetti retributivi". (06.02.25)

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