Cagliari - SARDEGNA. DECADENZA TODDE, GIUNTA ELEZIONI SOSPENDE I LAVORI -2- (04.02.25)

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Cagliari, 4 feb. - "Stamattina abbiamo preso atto della comunicazione pervenuta al Consiglio regionale dell'avvenuta impugnazione, da parte della presidente Todde, dell'ordinanza del Collegio elettorale di garanzia. A questo punto la Giunta delle elezioni sospende i propri lavori e riferirà all'aula appunto sull'impugnazione, e quindi sull'attesa che il provvedimento dell'autorità giudiziaria diventi definitivo". Così Giuseppe Frau, presidente della Giunta delle elezioni in seno al Consiglio regionale sardo, dopo la riunione, stamane, dell'organismo che ha in mano il "dossier" della richiesta di decadenza della governatrice Alessandra Todde. "Sui tempi della comunicazione all'aula ci sarà una valutazione con la presidenza del Consiglio- spiega ai cronisti l'esponente di 'Uniti per Todde'- vi faremo sapere a breve. Possibile una nuova riunione della Giunta a ridosso della prima udienza del tribunale di Cagliari sul ricorso di Todde? Non abbiamo ancora definito delle date- spiega Frau- raccoglierò comunque eventuali proposte degli altri componenti della Giunta, e nulla osta ovviamente a successive riunioni dell'organismo". Per le opposizioni, duro il commento di Stefano Tunis, vice presidente dell'organismo: "Abbiamo deciso di tenere un profilo istituzionale più congruo di quello che ha avuto ieri la presidente nelle sue dichiarazioni, e quindi di rispettare le prassi consiliari". Nel merito, "abbiamo deciso di attendere la definitività dell'atto per procedere alla decadenza della presidente Todde. Perché parlo di atteggiamento poco congruo della presidente? Avete sentito anche voi le dichiarazioni in aula- attacca l'esponente di 'Sardegna al Centro 20venti'- come le ho sentite io, e altro non ha fatto che tratteggiare l'ipotesi di un complotto contro il voto popolare". Siccome "noi non facciamo parte di nessun complotto- e riteniamo che tutto debba essere ricondotto a un profilo più adatto di rapporti tra poteri dello Stato- evitiamo di entrare in quest'ordine di polemiche. Ieri la presidente- chiude Tunis- si è definita un cervo dal punto di vista della caccia, probabilmente perché sa che i cervi non si possono sparare. Forse punta a qualche genere di franchigia". (04.02.25)