Roma - SCUOLA. FRACASSI (FLC-CGIL): INNALZARE LIVELLI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (29.01.25)

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Roma - SCUOLA. FRACASSI (FLC-CGIL): INNALZARE LIVELLI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Roma, 29 gen. - Quali sono i temi che la Flc-Cgil mette in campo, ovvero quali sono i temi 'vecchi' che il governo ancora non affronta per quanto riguarda la scuola? Lo chiarisce la segretaria generale della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, Gianna Fracassi, intervistata dal direttore dell'agenzia Dire, Nico Perrone. "Se guardiamo al sistema scolastico- spiega- sono essenzialmente tre: il primo, continuando con il tema delle riforme, riguarda il fatto che abbiamo bisogno di innalzare i livelli di istruzione e di formazione, perché siamo ancora il Paese che ha un alto livello di dispersione scolastica. Oggi, se vogliamo affrontare una trasformazione così profonda per la digitalizzazione e per il cambio climatico, dobbiamo avere più competenze, più conoscenze e livelli di istruzione più elevati. Su questo versante non si può competere al ribasso". "La seconda- prosegue- abbraccia problemi che riguardano il personale, non solo della scuola ma di università, ricerca e alta formazione artistica e musicale, che da un lato riguardano il salario, dall'altro la precarizzazione dei nostri settori. Crediamo che sul salario ci siano seri problemi, perchè il governo ha messo risorse equivalenti a un terzo dell'inflazione, sta programmando la riduzione degli stipendi dei lavoratori pubblici in generale e di quelli della conoscenza in particolare. A fronte del costo della vita che, invece, è aumentato ma in una condizione strutturale di questi stipendi che è più bassa". "Nei giorni scorsi- ricorda inoltre Gianna Fracassi- abbiamo evidenziato a come sia cambiato il valore dei salari in questo contesto negli ultimi cinque anni. Ci siamo soffermati, ad esempio, su quanto impatti il costo delle abitazioni, il costo della casa, il costo di un affitto in uno stipendio medio nei nostri settori. Oggi andiamo dall'80% per un collaboratore scolastico al 50-55% per le altre figure, come ad esempio il funzionario della ricerca. Per alcuni, dunque, molto più di mezzo stipendio se ne va solo per l'affitto. E poi, ovviamente, dipende in quali città". "Parliamo poi- continua la segretaria generale della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil- del costo di una utilitaria. Abbiamo preso a riferimento una Panda: se guardo, ad esempio, al collaboratore scolastico, se guardiamo soltanto a quanti stipendi erano necessari per l'acquisto di una Panda nel 2010 e poi nel 2019 e ora nel 2024 vediamo che la crescita è esponenziale: oggi servono 13 stipendi, cinque anni fa ne servivano nove e mezzo, dieci anni fa ne servivano otto. Questo vuol dire che non soltanto è aumentato il costo della vita ma, soprattutto, che oggi alcune categorie di lavoratrici e lavoratori si stanno progressivamente impoverendo, perchè con il loro stipendio non riescono neanche in tempi non biblici ad avere la possibilità di affittare una casa o di acquistare una macchina piccola". Gianna Fracassi si sofferma poi sul tema dei precari. "Il datore di lavoro-Stato- denuncia- è un pessimo datore di lavoro. In tutti i nostri settori, nessuno escluso, abbiamo una altissima precarizzazione. Questo vuol dire, ad esempio nella scuola, almeno il 30%". Intanto sono sempre più numerosi i concorsi. "Addentrarsi nelle nebbie della legislazione scolastica- chiarisce la segretaria generale della Flc-Cgil-è complicatissimo: non solo ci sono più concorsi ma, di fatto, credo che solo nell'ultimo quinquennio ne siano stati fatti tre o quattro. In parte, e mi riferisco agli ultimi, quelli del ministro Valditara sono legati a una delle riforme del Piano nazionale di ripresa e resilienza, modello di reclutamento. In parte derivano dal passato". "E qui- ammonisce- c'è un problema: ci sono lavoratori e lavoratrici attualmente precari, che magari stanno già lavorando nelle scuole, che hanno fatto il concorso del 2020, il concorso due anni dopo e rischiano di dover fare anche il terzo concorso perché, nonostante abbiano superato le prove e siano idonei non possono essere assunti. Credo sia assurdo e soprattutto è assurdo per il fatto che, oltre alla spesa dei soldi pubblici, a queste persone non si dà alcuna speranza di stabilizzazione, gli si pone sempre un altro ostacolo". Intanto si avvicinano le elezioni di aprile. Perchè un dipendente, un lavoratore, un docente deve scegliere la Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil? "Perchè- risponde- siamo l'unica organizzazione che crede fermamente nella partecipazione dei lavoratori, nella contrattazione integrativa, quindi nel ruolo delle rappresentanze sindacali unitarie. Perchè siamo un'organizzazione che, pervicacemente e in maniera molto determinata, difende i lavoratori e le lavoratrici sia sul versante salariale che sulle condizioni di lavoro. E perchè siamo un'organizzazione che ha il coraggio di contrastare tutte quelle politiche nei nostri settori che che vanno non soltanto a smantellare il sistema pubblico. Penso, ad esempio, all'autonomia differenziata: la Flc è stata in campo nella raccolta delle firme nei mesi scorsi. Ma soprattutto vanno a ridurre i diritti costituzionali, perchè i nostri sono settori che hanno una contiguità con alcuni diritti e libertà delle persone". "Soprattutto per questa ragione- conclude la segretaria generale della Federazione lavoratori della conoscenza della Cgil, Gianna Fracassi- oggi bisogna avere il coraggio di scendere in campo, di partecipare, di dare una risposta che sia univoca dal punto di vista della scelta. Non è il momento in cui 'tutte le vacche sono nere': c'è chi sceglie, si contrappone, fa la battaglia e c'è chi non la fa. Credo che la nostra sia l'organizzazione che la sta facendo perché, come recita il nostro slogan, 'Siamo da una sola parte', dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici".(29.01.25)

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