Roma - SANITÀ. SCOTTI (FIMMG): AUSPICO DIALOGO CON CONFERENZA STATO-REGIONI (25.01.25)

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Roma - SANITÀ. SCOTTI (FIMMG): AUSPICO DIALOGO CON CONFERENZA STATO-REGIONI
Roma, 25 gen. - "Questa di oggi è la manifestazione per una richiesta di ascolto. È la richiesta di individuazione degli interlocutori che non possano continuare la partita che in questo Paese, da troppo tempo, è poco poco chiara anche rispetto a un federalismo incompiuto. Noi abbiamo l'organizzazione sanitaria in mano alle regioni, con il titolo V della Costituzione, e la necessità che il governo definisca però le linee di indirizzo per mantenere i Livelli essenziali di assistenza, che domani diventeranno i Livelli essenziali di prestazione per tutti i cittadini". Lo ha spiegato all'agenzia Dire il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti, a margine della conferenza stampa dei segretari nazionali delle sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Als, Gmi, Fimmg, Fimp, Sumai, Smi, Snami e Fmt, con il sostegno della Fnomceo e la partecipazione di Cittadinanzattiva, organizzata oggi a Roma con l'obiettivo di dare voce ai diritti dei medici. Nel corso dell'evento sono state illustrata le iniziative della mobilitazione unitaria 'Investire sui medici per salvare il Servizio Sanitario Nazionale' che si terrà nella Capitale a maggio prossimo. "È chiaro- ha proseguito- che in questa difficoltà si rischia che, praticamente, io parlo con le regioni e poi trovo un ministero che ha una posizione diversa. Oppure parlo col ministero e trovo le regioni che vanno in una direzione diversa. Anche perché all'interno di questi organismi, quello centrale, ovvero la Conferenza Stato-regioni, è un sistema in cui noi vorremmo trovare un dialogo. Io vorrei avere un dialogo in Conferenza Stato-regioni dove ci sia insieme la parte che rappresenta il governo, che ha i suoi compiti definiti oggi rispetto agli indirizzi di interesse nazionale, e le parti delle regioni dove si devono rendere conto che la sintesi degli interessi deve essere primaria. Poi- ha evidenziato Silvestro Scotti- la rappresentazione particolare rispetto alle caratteristiche organizzative delle singole regioni diventa il modus operandi in cui, però, si raggiungono gli obiettivi nazionali. Fino a quando questo non è chiaro- ha concluso il segretario generale Fimmg- il gioco delle tre carte può far entrare in mezzo anche i giochi politici: io trovo la regione di un colore che mi crea dinamiche di problema rispetto a creare problematiche più politiche che sostanziali e, alla fine, il rischio è che poi responsabili sono sempre i medici o, peggio, i sindacati che li rappresentano" (25.01.25)

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