Firenze - TURISMO. 'SITO AIRBNB PROMUOVE SELF CHECK-IN', SALVIAMO FIRENZE FA ESPOSTO (22.01.25)

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Firenze - TURISMO. 'SITO AIRBNB PROMUOVE SELF CHECK-IN', SALVIAMO FIRENZE FA ESPOSTO
Firenze, 22 gen. - Stavolta l'obiettivo non sono le key box, né i cin o le tastiere digitali disseminate in città. Il comitato Salviamo Firenze punta più in alto e se la prende direttamente con Airbnb presentando un esposto in procura. Il colosso degli affitti brevi, sostengono gli attivisti, "promuove sul proprio sito il self check-in" degli host con "la possibilità di ricercare e prenotare solo appartamenti che svolgono il self check-in", quello cioè che anche il Viminale ha negato giusto poche settimane fa con una circolare ad hoc. Non solo, evidenziano prima di varcare le porte del tribunale con tanto di screenshot stampati delle pagine del portale, ai naviganti viene data "la possibilità di ricercare e prenotare appartamenti senza standard di sicurezza, in quanto l'antincendio e il rilevatore di monossido di carbonio sono delle opzioni aggiuntive, e non obbligatorie o garantite, che il cliente può selezione o meno". Insomma, "si può scegliere se avere un appartamento sicuro o insicuro. E tuttavia i vincoli di sicurezza in Italia sono obbligatori per chi fa affitti brevi dallo scorso primo gennaio". Sono questi gli elementi che hanno gettato le basi per l'esposto- patrocinato dall'avvocato Urbano Rosa- corredato di link e di richiami web. "I fatti che rileviamo sono di straordinaria evidenza. Per questo li sottoponiamo all'attenzione della procura", sottolinea il portavoce di Salviamo Firenze, Massimo Torelli. "Così come mi pare evidente che questi grandi portali, che poi fanno il mercato, ignorano e non tengono in alcun modo conto delle normative italiane". Quello che viene segnalato, si inserisce Francesco Torrigiani, altro attivista, "è così evidente che non merita neanche troppi commenti. Le caratteristiche di sicurezza sono fondamentali: solo pochi giorni fa a San Felice a Ema", a Firenze, "è morta un'intera famiglia per il monossido di carbonio". Dopo l'esposto, sostiene l'avvocato Rosa che si sofferma sugli ipotetici effetti pratici dell'azione, "tecnicamente potrebbe essere disposto anche il sequestro delle pagine internet in cui si raffigura la violazione" delle normative, come l'obbligo di riconoscimento 'de visu' degli ospiti. (22.01.25)

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