VIROSTARS e Pandemia: Il Linguaggio della Coercizione tra Obblighi e Disprezzo per i Non Vaccinati

4 days ago
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Ecco come parlavano i VIROSTARS durante la pandemia: si invocavano misure severe contro i non vaccinati, arrivando a proporre un obbligo vaccinale imposto con l'intervento delle forze dell'ordine. I tamponi venivano descritti come un'esperienza scomoda e psicologicamente pesante, ma necessari per chi rifiutava il vaccino. Si condannava chi non si vaccinava, considerandolo un pericolo per la società e addirittura meritevole di isolamento forzato, confinandolo in casa e limitandolo ai servizi di consegna a domicilio. Chi non rispettava le regole veniva accusato di mettere a rischio la salute pubblica, con toni di disprezzo e inviti espliciti a rispettare le imposizioni sanitarie, pena conseguenze gravi. Il messaggio dominante era chiaro: non vaccinarsi significava ammalarsi e morire, lasciando poco spazio al dialogo e molto alla coercizione.

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