Vaccini: Dibattito Pubblico con Borghi e De Vita su Sicurezza, Libertà e Salute Pubblica

1 month ago
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Claudio Borghi, senatore della Lega, ha recentemente suscitato polemiche proponendo un emendamento per abolire l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni, trasformando le vaccinazioni obbligatorie in raccomandate.

La proposta ha incontrato critiche da parte della comunità scientifica e di esponenti politici, che sottolineano l'importanza delle vaccinazioni obbligatorie per la salute pubblica.

Borghi ha difeso la sua posizione, affermando che l'obbligo vaccinale può generare rifiuto e che la sua proposta mira a promuovere una maggiore libertà di scelta informata.

Tuttavia, l'emendamento è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia dalla commissione Affari Sociali del Senato.

Questa vicenda ha riacceso il dibattito sull'obbligatorietà dei vaccini in Italia, evidenziando le tensioni tra libertà individuale e tutela della salute collettiva.

Il dottor Roy De Vita, primario di Chirurgia Plastica all'Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, ha espresso posizioni critiche riguardo all'obbligo vaccinale e alle sanzioni associate. In particolare, ha sottolineato che l'assunto iniziale secondo cui i vaccinati non avrebbero trasmesso il virus si è rivelato errato, mettendo in discussione la legittimità delle multe imposte agli over 50 non vaccinati. De Vita ha evidenziato come tali sanzioni, basate su presupposti scientifici poi smentiti, risultino inique e vessatorie. Inoltre, ha criticato l'atteggiamento di parte della sinistra politica, accusandola di mancanza di onestà intellettuale nel riconoscere gli errori commessi durante la gestione della pandemia. Ha anche espresso preoccupazione per la perdita di fiducia nella classe medica e nella scienza, attribuendone la responsabilità a una comunicazione incoerente e a decisioni politiche discutibili.

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