Lavoro, salari e sindacato: abbiamo qualcosa da dire

2 days ago
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Ci sono venuti a trovare gli amici di Alessandria, in questa puntata del Bar, che dei sindacati hanno fatto parte e che parlano a ragion veduta, quindi, sapendo che cosa è successo in questi ultimi anni nel panorama del mondo del lavoro.

E noi li abbiamo ascoltati volentieri, perché non ci piacciono gli scioperi selvaggi telecomandati da un parte politica per colpire gli avversari, specie quando di momenti per protestare, ce ne sarebbero stati tanti, nel passato.

Lo ammettiamo: non ci piacciono i Landini che sono andati a braccetto con Draghi, salvo poi proclamare oggi la necessità della rivolta sociale, con una notevole faccia tosta.

Rifiutiamo la leadership dei dirigenti sindacali che hanno sostenuto il green pass, anche se stava costando lo stipendio e non solo a migliaia di lavoratori, come non possiamo dirci soddisfatti delle iniziative di chi è stato muto quando il diritto al lavoro è stato picconato a colpi di Jobs Act.

Perciò in questa puntata parliamo di questi sindacati, che in questi ultimi venti anni non si sono accorti che le politiche d'austerità ci avrebbero condotti al collasso, livello salariale compreso, che cresce dappertutto tranne che da noi in Italia. Le responsabilità della triade sono condivise con la nostra classe politica, e gli italiani questo lo sanno bene. Per questa ragione l'ondata proclamata di scioperi risulta sempre più insopportabile.

Ormai è noto: non è in ballo il futuro del lavoro in Italia. Semmai, piuttosto, le aspirazioni di leadership politica della dirigenza sindacale italiana, che gode di privilegi da sempre. E noi su questo e altro avremmo qualcosa da dire.

Buona visione!

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