GEOINGEGNERIA: PARTENARIATO BILATERALE USA-ITALIA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO (Le fonti nella sezione descrizione)

2 months ago
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PARTENARIATO BILATERALE USA-ITALIA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Il 19 luglio 2001 iniziarono formalmente i problemi per gli italiani legati alla geoingegneria, grazie a Berlusconi. Ma poi supportato e sostenuto da tutta la classe politica sia di destra, di centro e di sinistra. Senza esclusioni!

Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici (pdf 51 pag)
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:312db75c-65db-4a25-8a61-884d3db37b0a

<<Il presidente George W. Bush e il primo ministro Silvio Berlusconi hanno promesso che gli Stati Uniti e l'Italia avrebbero portato avanti programmi di ricerca congiunti sui cambiamenti climatici e sullo sviluppo di tecnologie a basse emissioni. Questa partnership in corso ha portato a incontri regolari tra i due paesi per discutere della collaborazione in corso e futura sulla ricerca sul ciclo del carbonio; modelli climatici globali e regionali; sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio; e tecnologie delle celle a combustibile a idrogeno.>>

TUTTI GLI INCONTRI BILATERALI INTERCORSI
"Joint Climate Change Research Meeting"
<<Dichiarazione congiunta degli Stati Uniti e dell'Italia sulle tecnologie per l'energia pulita e i cambiamenti climatici>>

COOPERAZIONE TRA ITALIA E USA SU SCIENZA E TECNOLOGIA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI - ALL. N. 4
Piano di dettaglio dei lavori del Progetto
Link pdf originale
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:3b8fbb95-f680-417b-909c-113a946ea3f8

1° MEETING - 19/7/2001
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:0a3a2e3b-592d-4b35-bac0-cf3f97787683
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/c22821.htm?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2CwMpuRJkPsjppzPBQahXi5dmdKKcJZOMhi3qYxN27gx-v2ZcRt9PdcNw_aem_Ad8Wd_pX24KKnk25NpC2-oUEzx8CT2U6sbqMS696P3nCcVIQLTVuBiZj6jT9LqKEHU8HttSIxoHMFDvBgVZL7ciY

2° MEETING - 23/01/2002
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:9950a11f-310e-4405-9ae4-59de4cf678f9
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/r/pa/prs/ps/2002/7412.htm

3° MEETING - 20/6/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:3e0f3b6e-b8a1-48f6-a2fd-f2fa039f804e
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/22042.htm

4° MEETING - 11/12/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:34bb361b-4cb4-414c-ab29-eb8ab273d4c4
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/27108.htm

5° MEETING - 16/09/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:c7effee5-2eb8-48c3-9595-4ed7170aa488
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/24168.htm

6° MEETING - 20/10/2004
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:79162d28-ac9e-44a3-8b09-ce16f567d4b5
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/2004/37411.htm

7° MEETING 18/6/2007
<<Il Dipartimento di Stato ha ospitato il 5 ° incontro bilaterale USA-Italia sui cambiamenti climatici. I principali argomenti di discussione includevano tecnologie pulite, energia rinnovabile e impatti climatici e adattamento. Circa 90 persone hanno partecipato all'incontro, tra cui rappresentanti dei governi degli Stati Uniti e dell'Italia, nonché accademici e rappresentanti del settore privato di entrambi i paesi>>
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:b6a59861-bb54-4fda-9471-cd1f3d2851fb
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/86789.htm
ELENCO DEI PARTECIPANTI
Link originale
https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/87327.htm
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STRATEGIA DI INIEZIONE: UN MOTORE DELLA CIRCOLAZIONE ATMOSFERICA E DELLA RISPOSTA DELL'OZONO ALLA GEOINGEGNERIA DEGLI AEROSOL STRATOSFERICI
https://acp.copernicus.org/articles/23/13665/2023/
<<Nonostante la compensazione della temperatura media globale della superficie, vari studi hanno dimostrato che l'iniezione di aerosol stratosferico (SAI) potrebbe influenzare il recupero dell'ozono stratosferico e avere impatti importanti sulla circolazione stratosferica e troposferica, svolgendo così potenzialmente un ruolo importante nella modulazione della variabilità climatica regionale e stagionale. Tuttavia, finora, la maggior parte delle valutazioni di tale approccio provengono da simulazioni di modelli climatici in cui l'SO2 viene iniettato solo in una singola posizione o in un insieme di posizioni.

Qui utilizziamo simulazioni SAI CESM2-WACCM6 con un set completo di strategie SAI che raggiungono la stessa temperatura media globale della superficie con diverse posizioni e/o tempistiche delle iniezioni, vale a dire un'iniezione equatoriale, un'iniezione annuale di uguali quantità di SO2 a 15 ∘ N e 15 ∘ S, un'iniezione annuale di uguali quantità di SO2 a 30 ∘ N e 30 ∘ S e una strategia polare che inietta SO2 a 60 ∘ N e 60 ∘ S solo in primavera in ciascun emisfero.

Dimostriamo che, nonostante il raggiungimento della stessa temperatura media globale della superficie, le diverse strategie determinano grandezze contrastanti del riscaldamento della stratosfera inferiore indotto dagli aerosol, dell'umidificazione stratosferica, del rafforzamento dei getti polari stratosferici in entrambi gli emisferi e dei cambiamenti nella velocità della circolazione residua. Questi impatti tendono a massimizzarsi con la strategia di iniezione equatoriale e a ridursi man mano che gli aerosol vengono iniettati lontano dall'equatore nelle zone subtropicali e nelle latitudini più elevate. Insieme alle differenze negli impatti radiativi diretti in superficie, questi diversi cambiamenti stratosferici determinano diversi impatti sulle modalità di variabilità extratropicali (modalità anulari settentrionali e meridionali), tra cui importanti conseguenze sul clima invernale della superficie settentrionale e sull'intensità delle circolazioni troposferiche tropicali di Walker e Hadley, che determinano i modelli di precipitazione tropicale. Infine, dimostriamo che la scelta della strategia di iniezione svolge anche un ruolo di primo ordine nella futura evoluzione dell'ozono stratosferico sotto SAI in tutto il mondo. Nel complesso, i nostri risultati contribuiscono a una migliore comprensione della delicata interazione tra vari processi radiativi, dinamici e chimici che guidano la circolazione atmosferica e la risposta dell'ozono all'SAI e pongono le basi per la progettazione di una strategia SAI ottimale che potrebbe costituire la base per futuri confronti tra più modelli.>>

STRATEGIE EMISFERICAMENTE SIMMETRICHE PER L'INIEZIONE DI AEROSOL STRATOSFERICO
https://esd.copernicus.org/articles/15/191/2024/
<<L'iniezione di aerosol stratosferico (SAI) comporta un'ampia gamma di possibili scelte progettuali, come la posizione e la tempistica dell'iniezione. Diverse strategie di iniezione di aerosol stratosferico possono produrre diverse risposte climatiche; pertanto, comprendere la gamma di possibili risultati climatici è fondamentale per prendere decisioni future informate sull'SAI, insieme alla considerazione di altri fattori. Tuttavia, fino ad oggi, non è stata condotta un'esplorazione sistematica di un'ampia gamma di strategie SAI. Ciò limita la capacità di determinare quali effetti sono solidi in diverse strategie e quali dipendono da specifiche scelte di iniezione. Questo studio esplora sistematicamente come la scelta della strategia SAI influisce sulle risposte climatiche in un modello climatico. Qui, introduciamo quattro strategie di iniezione emisfericamente simmetriche, tutte progettate per mantenere la stessa temperatura media globale della superficie: un'iniezione annuale all'Equatore (EQ), un'iniezione annuale di uguali quantità di SO2 a 15° N e 15° S (15N + 15S), un'iniezione annuale di uguali quantità di SO2 a 30° N e 30° S (30N + 30S) e una strategia di iniezione polare che inietta uguali quantità di SO2 a 60° N e 60° S solo durante la primavera in ciascun emisfero (60N + 60S). Confrontiamo queste quattro strategie SAI emisfericamente simmetriche con una strategia di iniezione più complessa che inietta diverse quantità di SO2 a 30° N, 15° N, 15° S e 30° S per mantenere non solo la temperatura media globale della superficie ma anche i suoi gradienti orizzontali su larga scala. Tutte e cinque le strategie sono simulate utilizzando la versione 2 del Community Earth System Model con la versione dell'atmosfera media del modello Whole Atmosphere Community Climate, versione 6, come componente atmosferica, CESM2(WACCM6-MA), con lo scenario di riscaldamento globale, Shared Socioeconomic Pathway (SSP)2-4.5. Abbiamo scoperto che la scelta della strategia SAI influisce sulla distribuzione spaziale delle profondità ottiche degli aerosol, sull'efficienza di iniezione e su varie risposte climatiche superficiali. Inoltre, l'iniezione nelle zone subtropicali produce un maggiore raffreddamento globale per unità di iniezione, con i casi EQ e 60N + 60S che richiedono, rispettivamente, il 59% e il 50% in più di iniezione rispetto al caso 30N + 30S per raggiungere lo stesso obiettivo di temperatura media globale. L'iniezione a latitudini più elevate determina gradienti di temperatura dall'equatore al polo più ampi. Mentre tutte e cinque le strategie ripristinano il ghiaccio marino artico di settembre, la strategia di iniezione ad alta latitudine è più efficace a causa del raffreddamento indotto da SAI che si verifica preferibilmente a latitudini più elevate. Questi risultati suggeriscono dei compromessi in base ai quali diverse strategie appaiono migliori o peggiori, a seconda delle metriche ritenute importanti.>>

DIPENDENZA DEGLI IMPATTI DELLA GEOINGEGNERIA DALLA STRATEGIA DI INIEZIONE DELLO ZOLFO NELLA STRATOSFERA – Parte 1 (4 genn 2022)
https://acp.copernicus.org/articles/22/93/2022/
<<L'iniezione di anidride solforosa nella stratosfera con l'intento di creare uno strato di aerosol riflettente artificiale è una delle opzioni più studiate per la gestione della radiazione solare. Precedenti studi di modellazione hanno dimostrato che le iniezioni di zolfo stratosferico hanno il potenziale per compensare il riscaldamento indotto dai gas serra su scala globale.
Tuttavia, esiste una significativa diversità nel forzante radiativo modellato dagli aerosol stratosferici a seconda del modello e della strategia utilizzata per iniettare zolfo nella stratosfera. Finora, non era chiaro in che modo l'evoluzione degli aerosol e il loro forzante radiativo risultante dipendessero dallo schema microfisico degli aerosol utilizzato, ovvero se gli aerosol fossero rappresentati da una distribuzione modale o sezionale. Qui, abbiamo studiato diverse strategie di iniezione spazio-temporale con diverse grandezze di iniezione utilizzando il modello aerosol-clima ECHAM-HAMMOZ con due moduli microfisici degli aerosol: il modulo sezionale SALSA (Sectional Aerosol module for Large Scale Applications) e il modulo modale M7. Abbiamo trovato differenze significative nelle risposte del modello a seconda del modulo microfisico dell'aerosol utilizzato. In un caso in cui SO 2 è stato iniettato in modo continuo nella stratosfera equatoriale, le simulazioni con SALSA hanno prodotto un forzante radiativo netto all-sky dell'88%–154% superiore rispetto alle simulazioni con M7 per tassi di iniezione da 1 a 100 Tg (S) anno −1.
Si ritiene che queste grandi differenze siano causate da due fattori principali. Innanzitutto, la competizione tra nucleazione e condensazione: mentre lo zolfo iniettato tende a produrre nuove particelle a scapito dell’acido solforico gassoso che si condensa su particelle preesistenti nel modulo SALSA, la maggior parte dell’acido solforico gassoso si ripartisce in particelle tramite condensazione a scapito di nuova formazione di particelle nel modulo M7.
Pertanto, i raggi effettivi degli aerosol stratosferici erano più grandi del 10%–52% in M7 rispetto a SALSA, a seconda della velocità e della strategia di iniezione. In secondo luogo, il trattamento della distribuzione dimensionale modale in M7 limita la crescita della modalità di accumulo che si traduce in un minimo locale nella distribuzione dimensionale del numero di aerosol tra la modalità di accumulo e quella grossolana. Questo minimo locale rientra nell’intervallo dimensionale in cui la diffusione della radiazione solare è più efficiente. Abbiamo anche scoperto che diverse strategie di iniezione spazio-temporale hanno un impatto significativo sull’entità e sulla distribuzione zonale della forzatura radiativa. Sulla base di simulazioni con vari tassi di iniezione utilizzando SALSA, la strategia di iniezione studiata più efficiente ha prodotto una forzante radiativa del 33%–42% rispetto alla strategia meno efficiente, mentre le simulazioni con M7 hanno mostrato una differenza ancora maggiore del 48%–116%. Le differenze nella forzatura radiativa media zonale erano ancora maggiori.
Mostriamo anche che un conseguente riscaldamento stratosferico e il suo impatto sull’oscillazione quasi biennale dipendono sia dalla strategia di iniezione che dal modello microfisico dell’aerosol. Nel complesso, questi risultati evidenziano l’impatto cruciale della microfisica dell’aerosol sulle proprietà fisiche dell’aerosol stratosferico che, a sua volta, causa significative incertezze nella stima degli impatti climatici delle iniezioni di zolfo nella stratosfera>>

ANALISI DEL BILANCIO GLOBALE DELLO ZOLFO ATMOSFERICO DI FONDO IN UN QUADRO MULTI-MODELLO
(14 maggio 2024)
https://acp.copernicus.org/articles/24/5513/2024/
<<Un numero crescente di modelli di circolazione generale stanno adattando schemi interattivi di zolfo e aerosol per migliorare la rappresentazione dei processi fisici e chimici rilevanti e dei feedback associati. Sono motivati ​​da indagini sulla risposta climatica alle principali eruzioni vulcaniche e da potenziali scenari di geoingegneria solare. Tuttavia, le incertezze in questi schemi non sono ben limitate. Il solfato stratosferico è modulato dalle emissioni di specie contenenti zolfo di origine antropica e naturale, inclusa l'attività vulcanica. Mentre gli effetti delle eruzioni vulcaniche sono stati studiati nel quadro dei confronti tra modelli globali, le condizioni di fondo del ciclo dello zolfo non sono state affrontate in questo modo. Qui, colmiamo questa lacuna analizzandola distribuzione delle principali specie di zolfo in nove modelli globali di aerosol atmosferico per un periodo vulcanicamente quiescente. Utilizziamo dati osservativi per valutare i risultati del modello. Nel complesso, i modelli concordano sul fatto che le tre specie di zolfo dominanti in termini di carichi (aerosol di solfato, OCS e SO 2 ) costituiscono circa il 98 % di zolfo stratosferico e il 95 % di zolfo troposferico. Tuttavia, i modelli variano considerevolmente nella suddivisione tra queste specie. I modelli concordano sul fatto che l'emissione antropogenica di SO 2 influenza fortemente il carico di aerosol di solfati nella troposfera dell'emisfero settentrionale, mentre la sua importanza è molto incerta in altre regioni, dove le emissioni sono molto più basse. L'aerosol di solfato è la principale specie depositata in tutti i modelli, ma i valori si discostano di un fattore 2. Inoltre, la ripartizione tra flussi di deposizione umida e secca dipende fortemente dal modello. La variabilità tra modelli nelle specie di zolfo è bassa ai tropici e aumenta verso i poli. Le differenze sono maggiori nella regione extratropicale dell’emisfero settentrionale dinamicamente attiva e potrebbero essere attribuite alla rappresentazione della circolazione stratosferica. Le differenze nel bilancio dello zolfo atmosferico tra i modelli derivano dalla rappresentazione di processi sia chimici che dinamici, la cui interazione complica l’attribuzione dei bias. Diversi punti problematici identificati per i singoli modelli sono legati alle specificità degli schemi chimici, alla risoluzione del modello e alla rappresentazione del trasporto attraverso la tropopausa negli extratropici. Sono necessarie ulteriori ricerche di confronto tra modelli con particolare attenzione al chiarimento delle ragioni dei bias, data l’importanza di questo argomento per gli studi sull’iniezione di aerosol stratosferico.>>

DIPENDENZA DEGLI IMPATTI DELLA GEOINGEGNERIA DALLA STRATEGIA DI INIEZIONE DELLO ZOLFO NELLA STRATOSFERA – Parte 2 (24/4/2024)
https://esd.copernicus.org/articles/15/405/2024/
<<Come i cambiamenti nel ciclo idrologico dipendono dalla velocità di iniezione e dal modello utilizzato
Dipendenza degli impatti della geoingegneria sulla strategia di iniezione di zolfo nella stratosfera.
Questo è il secondo di due articoli in cui studiamo la dipendenza degli impatti delle iniezioni di zolfo stratosferico dal modello e dalla strategia di iniezione utilizzati. Qui, le proprietà ottiche degli aerosol da iniezioni di aerosol stratosferico simulate utilizzando due modelli di aerosol (schema modale M7 e schema sezionale SALSA), come descritto nella Parte 1 ( Laakso et al. , 2022 ) , vengono implementate in modo coerente nei modelli di sistema EC-Earth, MPI-ESM e CESM Earth (ESM) per simulare gli impatti climatici di diversi tassi di iniezione che vanno da 2 a 100 Tg(S) anno −1 . Sono state eseguite due serie di simulazioni con i tre ESM: (1) simulazioni di regressione, in cui è stato applicato un brusco cambiamento nella concentrazione di CO2 o negli aerosol stratosferici rispetto alle condizioni preindustriali per quantificare le risposte climatiche globali medie rapide indipendenti dalla temperatura e la dipendenza quasi lineare dalla temperatura, e (2) simulazioni di equilibrio, in cui il forzante radiativo delle iniezioni di aerosol con varie grandezze ha compensato il corrispondente forzante radiativo dell'aumento di CO2 per studiare la dipendenza delle precipitazioni dall'entità dell'iniezione. Quest'ultimo consente anche di esplorare le risposte climatiche regionali. Grandi differenze nel forzante radiativo simulato SALSA e M7 nella Parte 1 si sono tradotte in grandi differenze nella temperatura superficiale stimata e nei cambiamenti delle precipitazioni nelle simulazioni ESM; ad esempio, un tasso di iniezione di 20 Tg(S) yr −1 in CESM utilizzando aerosol simulati M7 ha portato a un raffreddamento medio globale di soli 2,2 K, mentre la combinazione EC-Earth–SALSA ha prodotto una variazione di 5,2 K. Nelle simulazioni di equilibrio, in cui le iniezioni di aerosol sono state utilizzate per compensare il forzante radiativo causato da una concentrazione atmosferica di CO2 di 500 ppm, la diminuzione della precipitazione media globale è variata tra i modelli, variando da -0,7 % a -2,4 % rispetto al clima preindustriale. Questi cambiamenti di precipitazione possono essere spiegati dalla rapida risposta delle precipitazioni dovuta ai cambiamenti di radiazione causati dagli aerosol stratosferici e dalla CO2, poiché la risposta media globale alle precipitazioni rapide è risultata negativamente correlata all'assorbimento atmosferico medio globale. Il nostro studio dimostra che stimare l'impatto dell'iniezione di aerosol stratosferico sul clima non è semplice. Questo perché la capacità simulata dello strato di solfato di riflettere la radiazione solare e assorbire la radiazione a onde lunghe è sensibile alla velocità di iniezione e al modello di aerosol utilizzato per simulare il campo di aerosol. Questi risultati sottolineano la necessità di una simulazione precisa della microfisica degli aerosol per stimare accuratamente gli impatti climatici dell'intervento sullo zolfo stratosferico. Questo studio rivela anche lacune nella nostra comprensione e incertezze che ancora esistono in relazione a queste tecniche controverse.>>

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GEOMIP:
Geoengineering Model Intercomparison Project

GEOMIP FASE 6
Una serie di nuovi progetti di esperimenti di modelli climatici per il "Geoengineering Model Intercomparison Project (GeoMIP)".
https://opensky.ucar.edu/islandora/object/articles:17749 (1/1/2019)
Questo set di esperimenti, denominato "GeoMIP6" (per essere coerente con la Coupled Model Intercomparison Project Phase 6), si basa sulle precedenti simulazioni del progetto GeoMIP ed è stato ampliato per affrontare diversi altri argomenti importanti, tra cui le incertezze chiave negli eventi estremi, l'uso della geoingegneria come parte di un portafoglio di risposte al cambiamento climatico e l'idea relativamente nuova di assottigliamento dei cirri per consentire a una maggiore radiazione a onde lunghe di fuoriuscire nello spazio.
Discutiamo i progetti di esperimenti, nonché la logica di tali progetti, mostrando i risultati preliminari di singoli modelli quando disponibili. Introduciamo anche una nuova funzionalità, denominata GeoMIP Testbed, che fornisce una piattaforma per simulazioni che saranno eseguite con alcuni modelli e successivamente valutate per determinare se i progetti di esperimenti proposti saranno adottati come esperimenti GeoMIP di base (Tier 1). Ciò ha lo scopo di incoraggiare vari stakeholder a proporre nuovi esperimenti mirati che affrontino le loro principali questioni di scienza aperta, con l'obiettivo di rendere GeoMIP più rilevante per un insieme più ampio di comunità.>>

VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLA GEOINGEGNERIA STRATOSFERICA CON AEROSOL DI SOLFATI
The Geoengineering Model Intercomparison Project (GeoMIP)
Link aprile 2011:
https://www.researchgate.net/publication/47330552_The_Geoengineering_Model_Intercomparison_Project_GeoMIP
<<Per valutare gli effetti della geoingegneria stratosferica con aerosol di solfati, sono stati programmati 4 scenari di "forcing standard" da applicare a più modelli climatici per confrontare i loro risultati e determinare la robustezza delle loro risposte. Finora, diversi gruppi di modellizzazione hanno utilizzato diversi scenari di forzante sia per il riscaldamento globale che per la geoingegneria, complicando il confronto dei risultati. Quattro esperimenti per esplorare la misura in cui la geoingegneria potrebbe compensare il cambiamento climatico previsto in alcuni degli esperimenti del "Climate Model Intercomparison Project 5" . Questi esperimenti si concentrano sugli aerosol stratosferici, ma gli esperimenti futuri in questo quadro potrebbero concentrarsi su diversi mezzi di geoingegneria.>>

ISIMIP: INFORMAZIONI SUL PROGETTO GEOENGINEERING MODEL INTERCOMPARISON (GeoMIP)
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:6df6ad54-1c2f-4a03-85c0-b1f3d4bd1142
Link originale:
https://www.isimip.org/newsletter/information-about-geoengineering-modelintercomparison-project-geomip/

GEOMIP: Geoengineering Model Intercomparison Project
(Progetto di interconfronto dei modelli di geoingegneria)
Link in italiano (pdf): https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:845a2947-89c2-47d6-9eab-8a807ac3a5c2
Link originale: https://climate.envsci.rutgers.edu/GeoMIP/

GEOMIP: Progetto di interconfronto dei modelli di geoingegneria
https://www.wcrp-climate.org/modelling-wgcm-mip-catalogue/cmip6-endorsed-mips-article/1054-modelling-cmip6-geomip

INFORMAZIONI SU GEOMIP
Geoengineering Model Intercomparison Project
(Progetto di interconfronto dei modelli di geoingegneria)
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:5f9df47a-7e69-4957-a2c4-1891e5e06c99
Link originale:
https://climate.envsci.rutgers.edu/geomip/about.html

I RUOLI SCIENTIFICI E DI COSTRUZIONE DELLA COMUNITÀ DEL "GEOENGINEERING MODEL INTERCOMPARISON PROJECT" (GeoMIP): PASSATO, PRESENTE E FUTURO
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:19a3dbcb-c1d1-401f-bad7-6c3c149dd732
Link originale:
https://www.rifs-potsdam.de/en/output/publications/2023/opinion-scientific-and-community-building-roles-geoengineering-model

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https://www.facebook.com/share/p/89hVxk3vArQMrvxb/

PARTENARIATO BILATERALE USA-ITALIA SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Accordo di Cooperazione Italia-USA su "Scienza e Tecnologia dei Cambiamenti Climatici"
Joint Climate Change Research Meeting

Link descrizione (video)
https://rumble.com/v4ct2l9-february-11-2024.html

I 7 INCONTRI BILATERALI INTERCORSI

1° MEETING - 19/7/2001
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:0a3a2e3b-592d-4b35-bac0-cf3f97787683
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/c22821.htm?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2CwMpuRJkPsjppzPBQahXi5dmdKKcJZOMhi3qYxN27gx-v2ZcRt9PdcNw_aem_Ad8Wd_pX24KKnk25NpC2-oUEzx8CT2U6sbqMS696P3nCcVIQLTVuBiZj6jT9LqKEHU8HttSIxoHMFDvBgVZL7ciY

2° MEETING - 23/01/2002
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:9950a11f-310e-4405-9ae4-59de4cf678f9
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https://2001-2009.state.gov/r/pa/prs/ps/2002/7412.htm

3° MEETING - 20/6/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:3e0f3b6e-b8a1-48f6-a2fd-f2fa039f804e
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/22042.htm

4° MEETING - 11/12/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:34bb361b-4cb4-414c-ab29-eb8ab273d4c4
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/27108.htm

5° MEETING - 16/09/2003
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:c7effee5-2eb8-48c3-9595-4ed7170aa488
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/24168.htm

6° MEETING - 20/10/2004
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:79162d28-ac9e-44a3-8b09-ce16f567d4b5
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/2004/37411.htm

7° MEETING 18/6/2007
<<Il Dipartimento di Stato ha ospitato il ° incontro bilaterale USA-Italia sui cambiamenti climatici. I principali argomenti di discussione includevano tecnologie pulite, energia rinnovabile e impatti climatici e adattamento. Circa 90 persone hanno partecipato all'incontro, tra cui rappresentanti dei governi degli Stati Uniti e dell'Italia, nonché accademici e rappresentanti del settore privato di entrambi i paesi>>
Link in italiano (pdf):
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:b6a59861-bb54-4fda-9471-cd1f3d2851fb
Link originale:
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/86789.htm
ELENCO DEI PARTECIPANTI
Link originale
https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/87327.htm

INTERVISTA
Il 19 luglio 2001 iniziarono formalmente i problemi per gli italiani legati alla geoingegneria, grazie a Beusconi. Ma poi supportato e sostenuto da tutta la classe politica sia di destra, di centro e di sinistra. Senza esclusioni!

Il presidente degli USA George W. Bush e il Capo del governo Silvio Berlusconi Sii impegnarono affinché Stati Uniti e Italia avrebbero portato avanti programmi di ricerca congiunti sui cambiamenti climatici e sullo sviluppo di tecnologie a basse emissioni. Questa partnership in corso ha portato a incontri regolari tra i due paesi per discutere della collaborazione in corso e futura su:
- ricerca sul ciclo del carbonio;
- modelli climatici globali e regionali;
- sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio;
- tecnologie delle celle a combustibile a idrogeno.

<<Gli sforzi congiunti stanno migliorando la nostra comprensione degli effetti riguardo l'aerosol sulle proprietà delle nuvole e sulla forzatura climatica e stanno migliorando la nostra capacità di simulare e prevedere la variabilità climatica dalla scala globale a quella regionale.

L'Italia sta giocando un ruolo sempre più attivo nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie innovative per la mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo contesto, le collaborazioni con enti, organizzazioni e aziende estere, in particolare statunitensi, sono fondamentali. Questi accordi non solo promuovono lo scambio di conoscenze e risorse, e facilitano anche la realizzazione di progetti avanzati di geoingegneria. Ecco un'analisi degli accordi principali e dei progetti autorizzati in Italia.

Questo accordo ha segnato l'inizio di una stretta collaborazione tra i due paesi per affrontare le sfide climatiche globali attraverso la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico. L'accordo prevede iniziative congiunte di ricerca, con particolare attenzione alla geoingegneria, e lo sviluppo di tecnologie per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Dal 2009, l'Italia partecipa attivamente al Geoengineering Model Intercomparison Project (GeoMIP), un'iniziativa internazionale che coordina simulazioni di geoingegneria per valutare l'efficacia e le implicazioni delle tecniche di mitigazione climatica. Questo progetto coinvolge la collaborazione di numerosi istituti di ricerca globali, tra cui enti statunitensi, per studiare l'impatto delle tecniche di iniezione di solfati nella stratosfera sul clima e sull'ambiente.

Coordinare le simulazioni di diverse tecniche di geoingegneria per valutare la loro efficacia e le possibili conseguenze ambientali.

Tecnologie di Mitigazione
Descrizione:La sperimentazione di tecnologie di mitigazione si concentra su metodi per ridurre le emissioni di gas serra e altri inquinanti atmosferici.
Include tecniche di geoingegneria come l'iniezione di aerosol stratosferici per riflettere la luce solare e ridurre il riscaldamento globale.

Progetti Chiave:
Iniezione di Aerosol Stratosferici: Studi sperimentali sull'efficacia dell'iniezione di particelle di solfato nella stratosfera per aumentare la riflettività della Terra e raffreddare il pianeta.

*****

NO GEOINGEGNERIA NORVEGIA
Link per leggere in italiano:
https://acrobat.adobe.com/id/urn:aaid:sc:EU:7dc8d767-b92b-4123-b548-202dbfa85b71

La notizia:è
https://geoengineering-norway.org/2024/09/25/den-italia-amerikanske-samarbeidsavtalen-om-vitenskap-og-teknologi-2002/

Nel 2002 Italia e Stati Uniti hanno stipulato un accordo denominato “Cooperazione Italia-USA su scienza e tecnologia per il
cambiamento climatico"

****'

GEOINGEGNERIA ACCORDO BILATERALE:
"Cooperazione ITALIA-USA su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici"

[il famigerato accordo attraverso cui Berlusconi cedette la sovranità del ns Spazio Aereo agli Stati Uniti - gennaio 2002]

Il 19 luglio 2001, il presidente George W. Bush e il primo ministro Silvio Berlusconi si promisero che i due paesi avrebbero portato avanti programmi di ricerca congiunti sul cambiamento climatico e sullo sviluppo di tecnologie a basse emissioni. Il 22 gennaio 2002 il Ministero dell'Ambiente e del Territorio italiano, il Dipartimento di Stato americano e il White Office of Science and Technology Policy hanno concordato di promuovere la cooperazione scientifica e tecnologica
Link 1 documento originale
https://2001-2009.state.gov/g/oes/climate/c22821.htm?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR2CwMpuRJkPsjppzPBQahXi5dmdKKcJZOMhi3qYxN27gx-v2ZcRt9PdcNw_aem_Ad8Wd_pX24KKnk25NpC2-oUEzx8CT2U6sbqMS696P3nCcVIQLTVuBiZj6jT9LqKEHU8HttSIxoHMFDvBgVZL7ciY

Link 2 documento originale
https://2001-2009.state.gov/g/oes/rls/or/22042.htm
Link 2 documento tradotto:
https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:22d15803-38f9-3c1f-8795-7a4f211cbc49

Link video TG RAI
https://rumble.com/v4ct2l9-february-11-2024.html

Video descrittivo del
ACCORDO BILATERALE: "Cooperazione ITALIA-USA su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici":
https://rumble.com/v2qhmx2-geoingegneria-joint-declaration-laccordo-tra-berlusconi-e-bush-.html
<<Gli sforzi congiunti stanno migliorando la nostra comprensione degli effetti riguardo l'aerosol sulle proprietà delle nuvole e sulla forzatura climatica e stanno migliorando la nostra capacità di simulare e prevedere la variabilità climatica dalla scala globale a quella regionale. La ricerca cooperativa sul ciclo del carbonio include progetti per ridurre le incertezze nel bilancio del carbonio, lo sviluppo di tecnologie per misurare il flusso di carbonio e per valutare i bilanci di carbonio della costa occidentale degli Stati Uniti e dell'Italia>>

ITALIA E USA HANNO FIRMATO UNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLA COOPERAZIONE SCIENTIFICA
(17 gennaio 2023)
https://innovitalia.esteri.it/notizia/italia-e-usa-firmano-la-dichiarazione-congiunta-sulla-cooperazione-scientifica
Tra i numerosi punti inseriti nell'accordo, ce n'è uno che ricarica quello già siglato nel 2001 tra Berlusconi e Bush, che si esprime in due parole "CAMBIAMENTO CLIMATICO E MITIGAZIONE". Che in parole povere si traduce in GEOINGEGNERIA SOLARE

DOSSIER GEOINGEGNERIA: LA RICOSTRUZIONE STORICA RIGUARDO L'IRRORAZIONE DEI NOSTRI CIELI
https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:68875303-8521-3f9e-b94d-d603d6e177bf

ERICE 1997, DOVE TUTTO EBBE INIZIO ALLA PRESENZA DEL PROF. ANTONIO ZICHICHI (Zichichi deve dirci cosa si disse e cosa ne pensa)
Il sottostante articolo, tratto dal Corriere della Sera, del 14 settembre 1997, porta all’attenzione dei lettori il progetto di Edward Teller (scienziato ungherese), che presentó nell'agosto 1997, ad una conferenza tenuta presso il Centro Ettore Majorana (ERICE, TP), in merito al progetto per contrastare “l’effetto serra". Successivamente, nel 2001, a Genova, Silvio Berlusconi e G.W. Bush siglarono un accordo bilaterale, tenuto segreto, sulla sperimentazione climatica.
Questo, in violazione della CONVENZIONE ONU "ENMOD", ratificata dall'Italia con la legge n. 962 del 1980, ma mai ratificato dal Parlamento, e giammai portato all'attenzione della popolazione italiana.
Fu così che l'Italia divenne il Paese sui cui cieli si è potuto sperimentare la GEOINGEGNERIA SOLARE.
Questo ebbe inizio nel 2002.
Il programma Teller voleva significare: impiegare l’aviazione sia civile che militare per diffondere nella stratosfera milioni di tonnellate di metalli elettroconduttivi per ridurre il riscaldamento globale. Egli, inoltre, ritenne che l’aviazione militare potesse essere usata per nebulizzare tali particelle, ma bassa quota.
PS: Siamo in attesa di capire se la nostra Aeronautica Militare è stata coinvolta in questa operazione, oltre a quella del 2004 nell'ambito del "Progetto Pioggia in Puglia" (attività di geoingegneria inerente il "CLOUD SEEDING")
Stralcio tratto dal rapporto di Edward Teller:
<<Eccoli in ordine crescente di efficienza nella diffusione della radiazione solare:
1) Spray di ossidi di zolfo (SO2 o SO3) da disperdere in stratosfera emulando un'emissione simile a quella prodotta dal vulcano filippino Pinatubo;
2) particelle di alluminio allo stato cristallino (Al2O3) da immettere in stratosfera attraverso i getti di missili;
3) minuscole pagliette di metalli a elevata conducibilita' da distribuire o in stratosfera oppure in orbita terrestre;
4) palloncini volanti ricoperti di un sottile film metallico, del tutto simili a quelli usati per gioco dai bambini, da liberare dal suolo fino alla stratosfera; 5) particelle submicroscopiche di perfluoroidrocarburi con capacita' di diffondere la radiazione solare per risonanza, da collocare in stratosfera>>
Fonte “Corriere della Sera”
http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/14/Sparare_cielo_uno_scudo_antiradiazione_co_0_97091413819.shtml

Link pdf articolo "Corriere della Sera" https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:e5217e3a-4376-3658-9937-239f4c13d91a

Rapporto originale di Edward Teller
https://www.rense.com/general18/scatteringEdTellerwithnotes.pdf

Rapporto Edward Teller tradotto in italiano
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2016/05/scie-belliche-il-progetto-teller.html?m=1

CONVENZIONE ONU "ENMOD", ratificata dall'Italia con la legge n. 962 del 1980
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1981/01/19/080U0962/sg#:~:text=1.,Ginevra%20il%2018%20maggio%201977.
Presidente della Repubblica e' autorizzato a ratificare la convenzione sul divieto dell'uso di tecniche di modifica dell'ambiente a fini militari o ad ogni altro scopo ostile, con allegato, adottata a New York il 10 dicembre 1976 e aperta alla firma a Ginevra il 18 maggio 1977.

QUESTA È LA PROPOSTA DI LEGGE DEGLI STATI UNITI IN CUI COMPARVE PER LA PRIMA VOLTA IL TERMINE “SCIE CHIMICHE”: “Space preservation act 2001”.
MA CHE NON FU APPROVATA. L’ANNO SEGUENTE, PERÒ, FU VARATA LA LEGGE “Space preservation act 2002”, IN CUI LA TERMINOLOGIA “SCIE CHIMICHE” SCOMPARVE Link documento pdf originale
https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:a7667b63-41c1-314a-98be-4a129615923f
Link documento dal sito CAMERA RAPPRESENTANTI
https://www.congress.gov/bill/107th-congress/house-bill/2977/text
Link documento pdf in italiano
https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:c52ed5d4-8a25-3181-9f90-49e6e3792c18

L'ATTIVITÀ DI GEOINGEGNERIA CON LE IRRORAZIONI HA AVUTO INIZIO NEL 1998 CON AEREI MILITARI DELL'AERONAUTICA MILITARE DEGLI STATI UNITI (USAF): F15 EAGLE, KC-10, KC-135
Link del rapporto originale che ha stabilito l'impiego degli aerei militari (gennaio 2009)
https://www.researchgate.net/publication/228506750_The_practicality_of_geoengineering
Link del rapportib tradotto in italiano:
https://acrobat.adobe.com/link/review?uri=urn:aaid:scds:US:beac6f4d-5475-324b-a0fc-d1a4809f7eac
Il geoingegnere Alan Robock:
https://www.agu.org/Fall-Meeting-2021/Speakers/Named-Lectures/Alan-Robock

TG TELECOLOR
Le irrorazioni hanno avuto inizio nel 1998 con aerei militari dell'Aeronautica Militare degli Stati Uniti: F15, KC-10, KC-135
https://www.telecolor.net/2023/05/le-teorie-del-riscaldamento-climatico-e-oscuramento-del-sole

1° documentario di RAI2 “Voyager” del 2008
https://rumble.com/v47l2ki-geoingegneria-1-documentario-di-rai2-voyager-2008.html
2° documentario di RAI2 “Voyager” del 2008
https://rumble.com/v47l50c-documentario-di-rai2-voyager-del-2008.html
3° documentario di RAI2 “Voyager” del 2008
https://rumble.com/v47la5u-guerra-alla-geoingegneria-3-documentario-di-rai2-voyager-del-2008.html

RIASSUNTO ANALITICO RIGUARDO L'ATTIVITÀ DI GEOINGEGNERIA - ESPERIMENTI PER OSCURARE IL SOLE IN ITALIA - TUTTO EBBE INIZIO NEL 2002
https://museoantiinter.forumfree.it/m/?t=71340459&fbclid=IwAR0OimtNiI6D4dGdoScs_v_bngsRpowVG6ESQhw0rx0VULezgphGYFA09XU#lj24fd7t7hpcy8b679y

Ecco un Link dove potrai fugare i tuoi dubbi al riguardo.
https://laviadiuscita.net/scie-chimiche-laccordo-segreto-dei-criminali-bush-berlusconi-svelati-tutti-misteri-e-le-menzogne-tra-stati-alleati/?print=print

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