Estratto dei pensieri dell’arcivescovo Viganò dall’intervista dell’8 agosto con T. Marshall /Parte 2/

4 months ago
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L’arcivescovo Viganò descrive l’attività attuale di alcune confraternite, come l’Istituto di Cristo Re: “Nel caso dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote la questione rituale e cerimoniale sembra prevalere su quella dottrinale, e non è un caso se nella dissoluzione generale i Canonici di Gricigliano sembrano essere esenti da opposizioni e ostracismi: essi non rappresentano un problema, perché non mettono minimamente in discussione il nuovo corso ed anzi hanno nelle proprie Costituzioni ampie citazioni di documenti conciliari. Gli altri istituti sopravvivono”.
L’arcivescovo Viganò caratterizza anche l’attuale Fraternità San Pio X: “La Fraternità San Pio X, dopo cinquant’anni di attività, dà segni di stanchezza e talvolta sembra che il suo silenzio sugli orrori di Santa Marta sia motivato da un tacito accordo di non belligeranza, forse nella speranza di poter diventare il collettore del conservatorismo e di parte del tradizionalismo cattolico, una volta eliminata da Bergoglio “la concorrenza” degli istituti ex-Ecclesia Dei. Il mio timore è che questa speranza finisca con il ratificare lo scisma de facto già presente nella Chiesa”.
L’arcivescovo Viganò fa una previsione di ciò che è probabile che accada ai cattolici ortodossi che chiamano eretico un eretico manifesto: “I Cattolici saranno costretti a lasciare la chiesa ufficiale come se fossero loro, e non la Gerarchia romana, in stato di scisma. Una volta eliminate le voci critiche, Bergoglio si troverebbe ad avere una “sua” chiesa ereticale, dalla quale sono banditi i sacerdoti e i fedeli che non accettano la rivoluzione permanente”.
L’arcivescovo Viganò tiene conto anche del disorientamento dei semplici fedeli che non vedono dietro le quinte della Chiesa: “Per quanto riguarda i fedeli, credo sia necessario comprendere la situazione di grande disorientamento e di anarchia presente nella Chiesa”.
L’arcivescovo Viganò, da ex nunzio negli Stati Uniti, valuta l’episcopato statunitense: “L’Episcopato statunitense è il frutto di decenni di mala gestio vaticana: la corruzione e la presenza di una potentissima lobby omosessuale – formata in gran parte di protetti di McCarrick – è totalmente favorevole al nuovo corso bergogliano, in un appiattimento scandaloso sulle posizioni woke della Sinistra radicale che sta distruggendo gli Stati Uniti. Tra questi corrotti possono essere annoverati i Cardinali Spellman, Bernardin, Dearden, McCarrick e la loro progenitura, oltre beninteso alla Compagnia di Gesù, che ha giocato un ruolo decisivo nella dissoluzione del Cattolicesimo”.
L’arcivescovo menziona anche la parte sana dei vescovi negli Stati Uniti, che ha cercato di sostenere: “La parte “sana” di Vescovi – che come Nunzio ho cercato in ogni modo di promuovere e di difendere – è minoritaria, conservatrice ma di impostazione conciliare”.
L’arcivescovo Viganò afferma come sarà possibile riconoscere il vero Papa in futuro: “Ma se la Provvidenza si degnasse di concedere alla Chiesa un vero Papa, egli potrebbe essere riconoscibile per la condanna e la dichiarazione di nullità del Concilio e dei disastri che ha prodotto...”
L’arcivescovo Viganò paragona lo scomunicato papa Onorio e la sua colpa di eresia all’attuale eretico manifesto Bergoglio: “La condanna dell’errore è necessaria per ripristinare l’ordine violato, che si fonda in Dio, ossia sulla Verità somma. Onorio fu scomunicato da Papa Leone II non perché eretico, ma perché profana proditione immaculatam fidem subvertere conatus est – con prodizione mondana provò a sovvertire la purezza della Fede – perché non aveva condannato chiaramente l’eresia monotelita, secondo cui in Cristo non vi sarebbero due volontà… L’azione sovversiva di Bergoglio è ben più grave, così come sono ben più gravi le eresie che il Vaticano II non solo non combatté, ma di cui anzi si fece veicolo pastorale, in un colossale inganno del corpo ecclesiale”.
L’arcivescovo Viganò mostra cosa porterà la rivoluzione nella Chiesa, iniziata segretamente dal Concilio e apparentemente portata a termine dallo pseudo papa Bergoglio: “La rivoluzione conciliare – di cui Bergoglio è implacabile esecutore – ha come scopo la dissoluzione del Cattolicesimo Romano in una falsa religione senza dogmi di ispirazione massonica, da ottenersi mediante la parlamentarizzazione della Chiesa sul modello delle istituzioni civili. Ciò richiede un ridimensionamento del Papato e l’estinzione della Successione Apostolica, assieme ad un radicale stravolgimento del Sacerdozio ministeriale”.
L’arcivescovo Viganò non affronta ancora in modo approfondito la questione dei papi conciliari e postconciliari, ma mette in guardia da quanto da essi prodotto: “… anche se al momento è opportuno sospendere il giudizio definitivo sul Papi del Concilio, è necessario mettere per così dire tra parentesi tutto ciò che essi hanno prodotto, in particolare il Catechismo e l’insegnamento dottrinale, la riforma della Messa e dei Sacramenti, e tra questi il rito di conferimento degli Ordini Sacri”.
L’arcivescovo Viganò commenta la questione della validità dell’ordinazione dei vescovi e dei sacerdoti, e di conseguenza della validità della Messa e dei Sacramenti nel periodo post-Vaticano II. Conclude sottolineando la necessità di ripristinare l’integrità del deposito della fede:
“Quel che posso dire è che, rispetto alle tesi del sedevacantismo o del sedeprivazionismo – che pure hanno elementi condivisibili in linea teorica – non è possibile credere che il Signore abbia permesso che la Sua Chiesa rimanesse eclissata e priva dei mezzi ordinari della Grazia – i Sacramenti – per oltre sessant’anni, con Vescovi e sacerdoti non validamente ordinati e quindi con Messe e Sacramenti invalidi. Il mysterium iniquitatis non può implicare il venir meno dell’assistenza promessa da Cristo alla Chiesa – Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem sæculi (Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo) (Mt 28, 19). Ma da parte nostra urge il ripristino dell’integrità del Depositum Fidei…”

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

9 settembre 2024

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