Francesco Bergoglio celebra la liturgia invalidamente perché un eretico manifesto non è membro della Chiesa

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San Bellarmino insegna: “Anche i cattivi cattolici [cioè quelli che non sono eretici] sono uniti (alla Chiesa) e sono (sue) membra, spiritualmente per la fede, corporalmente per la confessione di fede e per la partecipazione ai sacramenti visibili. Gli eretici occulti [cioè segreti] sono uniti (alla Chiesa) e sono (suoi) membri anche se solo per unione esterna; al contrario, i buoni catecumeni appartengono alla Chiesa solo per unione interna, non per quella esterna; ma gli eretici manifesti non appartengono alla Chiesa in alcun modo (né esterno né interno).”
Ne consegue che se gli eretici manifesti non appartengono in alcun modo alla Chiesa, né internamente né esternamente, celebrano la Messa invalidamente.
Francesco Bergoglio è un eretico manifesto? Sì. Lui è provocatoriamente consacrato a Satana e promuove pubblicamente l’abrogazione delle leggi di Dio e l’applicazione delle anti-leggi della sodomia.
È dunque scomunicato dalla Chiesa in modo esterno e interno? Sì, lo è.
Quindi Jorge Bergoglio celebra validamente la liturgia? No. La sua liturgia è solo un pio spettacolo per ingannare i fedeli. Non è più membro della Chiesa e quindi non può esserne il capo, né può celebrare validamente la liturgia o amministrare validamente i sacramenti. Ciò deriva dal principio fondamentale secondo cui un eretico non è membro della Chiesa. Questo non è solo l’insegnamento di san Bellarmino, ma è anche l’insegnamento dei Padri della Chiesa, che si fondano sull’essenza stessa dell’insegnamento di Cristo. Ciò che vale per Bergoglio vale pienamente anche per la sua setta bergogliana che oggi occupa la Chiesa.
Una persona scomunicata non può essere il capo della Chiesa e non può ricoprire validamente alcuna carica ecclesiastica. Il fatto che Bergoglio e la sua setta non lo rispettino è un altro discorso. Il problema è che la loro apostasia pubblica è rispettata dai cattolici che hanno ceduto all’eresia della papolatria. Coloro che si sono scomunicati dalla Chiesa non possono validamente celebrare la Santa Messa, quindi non possono consacrare. La Chiesa ortodossa si riferisce a tale situazione come a quella in cui il vescovo o il sacerdote sono stati privati della grazia di Dio.
I veri vescovi cattolici sono obbligati a obbedire agli ordini di Bergoglio e a sottoporsi alle punizioni da lui inflitte, come la scomunica o la rimozione dall’incarico? No, i vescovi non devono sottomettersi o obbedire a un eretico manifesto consacrato a Satana. Purtroppo, il vescovo Strickland ha commesso questo tragico errore. Se San Pietro avesse obbedito alla gerarchia di allora, che vietava agli apostoli di predicare la Parola di Dio, la Chiesa non esisterebbe. L’apostolo Pietro rispose ai divieti del Sommo Sacerdote dicendo: “Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini”. (At 5,29)
Questo atteggiamento dell’apostolo Pietro va applicato anche a Bergoglio e alla sua setta, che occupa la carica più alta. Chiunque gli obbedisce e si sottomette a lui, con ciò disobbedisce a Cristo e rinuncia a Lui, consciamente o inconsciamente. E chi obbedisce a un eretico partecipa della maledizione che ha attirato su di sé. È un’assurdità che l’arcieretico Bergoglio abroga le leggi stesse di Dio, ma fa appello alle leggi della Chiesa che gli convengono. Se le leggi di Dio vengono rovesciate, le leggi della Chiesa non hanno più alcuna giustificazione, soprattutto quando vengono abusate contro l’essenza stessa dell’insegnamento di Cristo.
Un eretico celebra la liturgia invalidamente. In nessun caso si può parlare qui del principio di Ecclesia supplet. Un sacerdote che è in peccato grave celebra validamente la liturgia perché non si è scomunicato dalla Chiesa per eresia, ma celebra indegnamente. Se un sacerdote o un vescovo è un eretico manifesto che si è scomunicato dalla Chiesa, celebra invalidamente la liturgia perché l’eretico non è membro della Chiesa, come sottolineano san Bellarmino e i Padri della Chiesa.
Per essere chiari, bisogna sapere che chiunque condivida l’unità di spirito con l’eresia bergogliana, cioè sia disposto a legalizzare la sodomia e anche a benedire questi atti peccaminosi, questo vescovo o sacerdote è un eretico manifesto che si è scomunicato dalla Chiesa cattolica e quindi non può più celebrare validamente la liturgia. Si tratta di una chiara cartina di tornasole per identificare un eretico manifesto, un vescovo o un sacerdote, dal quale i fedeli devono separarsi se non vogliono partecipare al suo cammino di ribellione a Dio che porta alla dannazione eterna.
Il papato abusato cambia insegnamento e spirito. Al posto del Vangelo di Cristo c’è l’anti-vangelo di Sodoma, al posto dello Spirito di Cristo c’è lo spirito dell’anticristo. Al posto di un cammino verso la salvezza c’è un cammino sinodale che porta alla dannazione.
Abusando della massima autorità, Bergoglio costringe sistematicamente ogni vescovo e ogni prete a bestemmiare Dio e a convertirsi ai cosiddetti accoglitori delle persone LGBTQ. Questa è pubblica apostasia dalla Chiesa.
Bergoglio sta spingendo fortemente affinché venga data l’opportunità ai peccatori impenitenti, ai sodomiti e ad altre persone LGBTQ, che vivono in aperta ribellione contro Dio, di ricevere la Santa Comunione e commettere sacrilegio.
“Chi mangia e beve indegnamente mangia e beve la propria condanna”. (1 Cor 11,29)
Qual è il significato del sacrificio di Cristo sul Calvario e la sua attualizzazione nella liturgia? Gesù dice: “Questo è il mio sangue, che è versato per voi in remissione dei peccati”. Ma la condizione fondamentale per il perdono dei peccati, cioè per poter partecipare a questo sacrificio, è il pentimento. Ciò significa riconoscere il nostro peccato e averlo purificato mediante la potenza del sangue di Cristo attraverso la fede. Ma poi dobbiamo combattere il peccato. Dobbiamo continuare a chiamarlo peccato e non affermare di non avere peccati. Criticando il Sinodo di ottobre, il cardinale Müller ha anche rivelato la promozione di un’eresia manifesta che sostiene l’assurdità secondo cui lo Spirito Santo ora dovrebbe benedire gli atti omosessuali! Il peccato stesso è ora benedetto nelle chiese nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!
E Bergoglio promuove questo calpestio del sacrificio di Cristo sulla croce e dell’essenza della santa liturgia. Questa blasfemia equivale alla profanazione satanista nelle cosiddette messe nere! Purtroppo, molti vescovi, sacerdoti e credenti, sotto l’influenza dell’eresia della papolatria, accettano questa suprema bestemmia come una nuova rivelazione dello Spirito Santo, che si dice sia stata ricevuta dal “Santo Padre Francesco”. Questo manicomio era l’agenda segreta dell’intero Sinodo di ottobre.
Inoltre, Bergoglio si sforza di introdurre elementi pagani nella liturgia, e questo mira anche a sostituire gradualmente lo Spirito di Cristo con lo spirito dell’anticristo. Ci chiediamo: a quale stadio di questa trasformazione la liturgia diventerà invalida? Si suppone che il degrado della liturgia culmini con l’introduzione dell’ordinazione di donne diacono e sacerdote, e di conseguenza di vescovi. Questa sarà già una gerarchia satanica e il più grossolano insulto a Gesù Cristo e alla Sua morte salvifica sulla croce. Una liturgia mista a riti pagani di adorazione dei demoni, con una cosiddetta donna ordinata in paramenti sacerdotali all’altare al posto del sacerdote, non sarà valida.
Poiché Jorge Bergoglio è un eretico manifesto, è scomunicato dalla Chiesa, e quindi non può essere capo della Chiesa, né può celebrare validamente la Santa Messa. Vescovi, sacerdoti e fedeli non devono obbedirgli e devono separarsi da lui come un eretico manifesto.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari