Il processo farsa contro l’arcivescovo C. M. Viganò strappa le maschere dei nemici nascosti di Cristo

Guarda questo video su: https://vkpatriarhat.org/it/?p=10903

Iscriviti alla PCB-Newsletter https://bit.ly/3Jdjdtu

Il processo farsa contro l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha rivelato chi è chi. Chi sta dalla parte dell’eretico manifesto Bergoglio e chi sta dalla parte di Cristo e della verità, cioè dalla parte dell’arcivescovo Viganò.
Il Patriarcato risponde alle notizie dei media.
Roberto de Mattei, storico, ha commentato: “Mons. Strickland ha riconosciuto l’autorità di papa Francesco, rifiutandosi di seguire i consigli di quei conservatori e/o tradizionalisti americani che lo incitavano a resistere alla decisione del Pontefice”.
Ha ragione lo storico De Mattei; Il vescovo Strickland ha riconosciuto e riconosce ancora l’autorità del falso papa Francesco come legittimo papa, anche adesso dopo l’emissione della Fiducia supplicans. Così facendo, si è allineato alla sua apostasia e ribellione contro Dio. Fare riferimento alla cosiddetta obbedienza al Santo Padre è assurdo. Bergoglio, che si è scomunicato dalla Chiesa, non può esserne il capo, come affermano i Padri e i Dottori della Chiesa.
De Mattei fa poi riferimento alla costituzione Pastor aeternus: “Ma quando il Papa prende delle decisioni che riguardano la disciplina e il governo della Chiesa, senza trasgredire direttamente la legge divina e naturale, ciò che è doverosa non è la resistenza, ma l’obbedienza…”
Ma nel caso di Bergoglio le decisioni non vengono prese senza trasgredire direttamente la legge divina e naturale. L’ha già trasgredito in Amoris laetitia, dove ha praticamente abrogato i comandamenti di Dio e negato l’esistenza di norme morali oggettivamente valide. Ha sostituito la legge divina con un approccio soggettivo. Con la dichiarazione dogmatica Fiducia supplicans, egli cancella di fatto l’intero Decalogo. In Ad theologiam promovendam ha stabilito il principio del cambio di paradigma, affermando che tutto ciò che è contrario a ciò che ha decretato è nullo e non valido. In questo modo ha invalidato la Sacra Scrittura e la Tradizione. Ne consegue che ciò che è un dovere sacro è la disobbedienza e la resistenza a ciò che l’apostata Bergoglio ha decretato.
Citazione del vescovo Schneider: “Non esiste alcuna autorità che possa dichiarare o considerare invalido un Papa eletto e generalmente accettato come tale”.
Con questa affermazione Schneider chiarisce che per lui non esiste alcuna autorità al di fuori dell’apostata Bergoglio – né l’autorità delle Sacre Scritture né l’autorità della Tradizione, cioè i Padri e i Dottori della Chiesa che affermano inequivocabilmente che il papa eretico è escluso da Dio dalla Chiesa e quindi non può esserne il capo. San Bellarmino afferma: “E questo scrive san Girolamo, aggiungendo che gli altri peccatori sono esclusi dalla Chiesa con sentenza di scomunica, ma gli eretici, con i propri atti, si esiliano e si separano dal corpo di Cristo… Il non-cristiano non può in alcun modo essere papa... non può essere capo di ciò che non è membro. Colui non essente un cristiano non è un membro della Chiesa ed un eretico manifesto non è un cristiano, come chiaramente insegnato da san Cipriano (libro 4, epistola 2), da sant’Atanasio (scritto 2 contro gli Ariani), da sant’Agostino (lib. De grat. Christ.), da san Girolamo (Dial. contra Lucif.) e altri; Pertanto, l’eretico manifesto non può essere papa”.
L’affermazione della Sacra Scrittura è chiara: “Se qualcuno predica un altro vangelo, sia escluso, maledetto: anatema”. (Gal 1,8-9)
Citazione di Schneider: “La pratica costante della Chiesa rende evidente che anche nel caso di un’elezione non valida, questa viene di fatto perfezionata dall’accettazione generale del nuovo eletto da parte della stragrande maggioranza dei cardinali e dei vescovi”.
Tuttavia, se viene eletto un eretico, questa elezione non è valida secondo la bolla dogmatica di Paolo IV, anche se viene eletto all’unanimità da tutti i cardinali. La bolla afferma inoltre che tutte le azioni di questo eretico sono nulle e senza alcun valore.
In questa situazione, fare riferimento alla pratica costante della Chiesa è inadeguato, poiché non ha precedenti nella storia che il cosiddetto papa rilasci una dichiarazione dottrinale che consenta la benedizione del peccato di sodomia che grida verso al cielo o che il papa si consacri pubblicamente a Satana.
Citazione di Schneider: “Anche nel caso di un Papa eretico, egli non perde automaticamente la carica...”
Questa affermazione di Schneider rivela la sua ignoranza o il suo deliberato inganno.
L’interpretazione del diritto canonico dei canonisti Wernz e Vidal si basa sulla bolla dogmatica Cum ex apostolatus officio, sugli insegnamenti dei Padri della Chiesa come san Cipriano, sant’Atanasio, sant’Agostino o san Girolamo, e dei Dottori della Chiesa come san Bellarmino (1610), san Francesco di Sales (1622), sant’Antonino vescovo (1459), oppure sant’Alfonso dei Liguori. Nella loro interpretazione del diritto canonico del 1943, essi forniscono la seguente spiegazione: “In forza dell’eresia notoria e apertamente divulgata, il Romano Pontefice, se in essa incorra, perde ipso facto il proprio potere di giurisdizione, anche prima di qualsiasi sentenza dichiarativa da parte della Chiesa”.
Citazione di Schneider: “...né esiste alcun organo nella Chiesa che possa dichiararlo (un papa manifestamente eretico) deposto per eresia”.
San Bellarmino, invece, dice: “L’opinione vera è dunque quella secondo cui un papa che è manifestamente eretico cessa da sé di essere papa e capo, così come cessa di essere cristiano e membro del corpo della Chiesa. Pertanto può essere giudicato e punito dalla Chiesa. Questo è l’insegnamento di tutti i santi padri i quali insegnarono che gli eretici manifesti perdono immediatamente tutta la giurisdizione, come insegna chiaramente anche san Cipriano”.
Schneider afferma che non esiste alcun organo nella cosiddetta Chiesa odierna che possa dichiarare deposto il cosiddetto Papa per eresia. Ciò dimostra che la Chiesa oggi è occupata dalla setta bergogliana, che ha preso tutte le posizioni chiave. Schneider è un apologeta di questa setta. Per apparenza egli respinge, per così dire, Fiducia supplicans, ma allo stesso tempo si sottomette al suo autore e quindi di fatto accetta questa dichiarazione.
Citazione dello storico De Mattei: “Mons. Schneider, segue l’insegnamento di sant’Alfonso Liguori”. Schneider non segue l’insegnamento di sant’Alfonso de’ Liguori. Sant’Alfonso dice quanto segue: “Se Dio permettesse che un papa fosse notoriamente eretico e contumace, egli cesserebbe d’essere papa, e vacherebbe il pontificato (sede vacante)”. Ciò vale in pieno per Jorge Bergoglio.
Citazione dello storico De Mattei: “Mons. Schneider, segue l’insegnamento … del cardinale Billot, e della scuola teologica romana, secondo il quale colui che è accettato da tutta la Chiesa come Papa è il vero Pontefice”.
Se qualcuno è accettato da tutta la Chiesa come papa, si presume che non sia affatto un eretico manifesto. Un eretico manifesto non è nemmeno membro della Chiesa, come scrive san Bellarmino: “Il papa che è manifestamente eretico cessa da sé di essere papa e capo, così come cessa di essere cristiano e membro del corpo della Chiesa”. Lo stesso ci confermano i Padri e i Dottori della Chiesa.
Citazione dello storico De Mattei: “…perché, se si aderisce a un falso Papa, tutta la Chiesa si attiene a una falsa regola di fede”.
Questo è esattamente ciò a cui stiamo assistendo oggi. Il falso papa costringe l’intera Chiesa cattolica, tutti coloro che aderiscono a lui, ad attenersi a una falsa regola di fede, trasformando la Chiesa in un’anti-chiesa New Age. Nel suo motu proprio Ad theologiam promovendam, Bergoglio ammette addirittura pubblicamente che sta cambiando i paradigmi fondamentali, o in altre parole, sta stabilendo false regole di fede. In tal modo, dimostra anche retroattivamente di essere davvero un falso papa.
Citazione dello storico De Mattei: “… si possono isolare molte parole o atti di papa Francesco e mostrare che, oggettivamente, non siano finalizzati al bene delle anime. Ma poiché esistono altri atti del suo pontificato che non hanno queste caratteristiche (ad esempio la proclamazione dell’anno di san Giuseppe, l’8 dicembre 2020)...”
Lo storico De Mattei starà scherzando. Se è serio, allora sta solo costruendo problemi intellettuali artificiali. Tuttavia, ignora totalmente la realtà fondamentale, che è l’iniquità nel luogo santo, cioè l’apostasia nella più alta carica della Chiesa. Lo ricordiamo ancora: il 1° novembre 2023 Bergoglio ha emanato il motu proprio Ad theologiam promovendam, stabilendo così il principio di un cambio di paradigma. Successivamente, il 18 dicembre, emanò la dichiarazione dottrinale Fiducia supplicans, nella quale legalizzò il grave peccato della sodomia e ne introdusse la benedizione. In tal modo, ha de facto invalidato il Decalogo e il Credo e ha trasformato la Chiesa cattolica in un’anti-chiesa New Age. De Mattei ignora totalmente questo fatto fondamentale che Bergoglio si è dimostrato un eretico manifesto.
L’arcivescovo Carlo Maria Viganò punta il dito sulle eresie e sui crimini di Bergoglio. Secondo l’insegnamento della Sacra Scrittura e dei Padri della Chiesa, dimostra di non essere un papa valido. Nelle sue dichiarazioni, De Mattei denigra grossolanamente il vero arcivescovo cattolico per mettere a tacere questo principale testimone di Cristo. Il Signore Gesù dovrebbe dire oggi a Roberto de Mattei: “Guai a voi, farisei ipocriti, razza di vipere, perché filtrate il moscerino, e ingoiate il cammello. Non entrate voi nel regno dei cieli, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. (cfr. Mt 23,23s)
Anche il portale italiano “La Nuova Bussola Quotidiana” si è rivelato poco serio, pieno di teorie complottiste indegne di fiducia. Un esempio è la grossolana manipolazione e la vile denigrazione del vero arcivescovo cattolico Viganò. Allora a chi serve il portale? Un giornalista ipocrita ha recentemente pubblicato un’altra bufala, scrivendo: “Da diversi mesi circolano informazioni sulla riconsacrazione che dovrebbe (presumibilmente) ricevere l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico a Washington”.
Il cospiratore, volendo trovare un argomento per confermare la sua teoria, scrisse di essersi rivolto a Mons. Viganò, il quale rispose solo con sorpresa sul motivo per cui Bussola si rivolgeva a lui. Questo portale lo diffama costantemente. Tuttavia, il giornalista, sorpreso, concluse che il suo complotto era stato confermato. Non vogliamo discutere qui della malignità, dell’ipocrisia e della manipolazione che Nuova Bussola commette per distruggere la verità stessa e per difendere la via della menzogna e dell’apostasia. Lo riassumiamo solo brevemente: Bussola usa i metodi del mainstream: bugie, bugie e ancora bugie.
Schneider ha scritto: “Mi rincresce che l’arcivescovo Viganò usi un linguaggio irrispettoso”.
Mons. Viganò non usa affatto un linguaggio irrispettoso; al contrario, chiama le cose con il loro vero nome, in conformità con le Sacre Scritture. Inoltre, Gesù ha detto parole molto dure nei confronti dei farisei, definendoli una razza di vipere, serpenti, sepolcri imbiancati e ipocriti. Schneider non riesce a distinguere le cose fondamentali, cioè che l’arcivescovo Viganò conduce gli uomini sulla via della verità e del pentimento e quindi alla salvezza, mentre il falso papa Bergoglio conduce gli uomini attraverso le eresie e la sodomia alla perdizione eterna. E questa è una differenza diametrale.
Secondo Schneider, Bergoglio usa probabilmente un linguaggio rispettoso quando commette blasfemia e afferma che il Signore Gesù “si è fatto serpente e diavolo” per noi. Bergoglio ha anche gravemente diffamato l’arcivescovo Viganò, etichettandolo come “accusatore dei fratelli” e “servo di Satana”. Ma Schneider non se ne rincresce.
Citazione dei media: “La Fraternità Sacerdotale San Pio X (FSSPX) ha rilasciato il 24 giugno un comunicato in cui prende le distanze dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò: ‘Mons. Viganò fa nel suo testo una chiara dichiarazione di sedevacantismo. In altre parole, secondo lui, papa Francesco non è papa… Né Mons. Lefebvre, né la Fraternità da lui fondata, hanno accettato di avventurarsi su questo terreno’”.
Al contrario, Mons. Lefebvre non potrebbe essere d’accordo con le attuali posizioni della Fraternità. A differenza della Fraternità, Mons. Williamson, ordinato da Mons. Lefebvre, condivide la stessa posizione di Mons. Viganò, cioè che Bergoglio non è un papa valido. Mons. Lefebvre assumerebbe sicuramente questa posizione. Ma proprio come questa fraternità contraddittoria ha espulso Mons. Williamson, così espellerebbe oggi Mons. Lefebvre.
Citazione dei media: “La Fraternità San Pio X, invece, riconosce Papa Francesco come un Papa eminente… Vescovi e sacerdoti della Fraternità celebrano la Santa Messa in comunione con il Santo Padre”.
Se i vescovi e i sacerdoti della Fraternità celebrano la Santa Messa in comunione interiore con il cosiddetto Santo Padre anche dopo il 18 dicembre 2023, accettano l’eresia della Fiducia supplicans. Allora l’anatema di Dio secondo Gal 1,8, che Jorge Bergoglio ha attirato su di sé, vale anche per loro e celebrano la liturgia invalidamente! Il sacerdote che ha ricevuto l’anti-vangelo sodomita ha ricevuto anche lo spirito dell’anticristo. Lo spirito dell’anticristo non può consacrare.
Come ha commentato Mons. Viganò il processo farsa in corso?
“Preciso dunque di non essermi recato in Vaticano [20 e 28 giugno]... e di non aver consegnato alcun memoriale o documento a mia difesa al Dicastero, del quale non riconosco l’autorità, né quella del suo Prefetto, né di chi lo ha nominato”.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

2 luglio 2024