Non Solo Roma - Puntata di Martedì 9 Luglio 2024

2 months ago
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Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 9 Luglio 2024
Verde pubblico di Roma, i mini alberi alle fermate bus che (non) fanno ombra
Ospite in collegamento: Gianluca Burchi, dirigente di ricerca di "CREA - Orticoltura e Florovivaismo"

Si chiama "Piano del verde di emergenza": approvato dalla giunta capitolina lo scorso 6 giugno, prevede il posizionamento di alberi in vaso per creare zone d’ombra e accompagnare l’attesa dei cittadini, soprattutto vicino alle fermate dei trasporti pubblici in varie zone della città. Parliamo di circa 30 piante disposte in 18 aree della città.

Si è partiti da Torre Argentina, precisamente a poca distanza da "L'area sacra". “Nessuno può più negarlo, Roma deve adattarsi e diventare ancora più green. - aveva detto l'assessora al ciclo dei rifiuti e ambiente Sabrina Alfonsi - Verde stabile ma anche verde temporaneo: il verde di emergenza fa parte della strategia di adattamento per fronteggiare le isole di calore laddove si creano, in estati sempre più torride. Lo scorso anno, il 18 luglio, a Roma ci sono stati 42,9 gradi. Un record, purtroppo, che rischiamo di superare in quest’estate già esplosa, pur essendo ancora a giugno”.

Vedi anche: A Roma allerta caldo, bollino arancione

C'è un ma, tuttavia. Alcuni quotidiani hanno pubblicato foto di cittadini che con evidente difficoltà cercano di ripararsi dal caldo in quelli che sono letteralmente mini alberi. E sono proprio i romani ad ironizzare sui social in merito al Piano Verde: siamo sicuri che questo sia il modo giusto? Ma soprattutto qual è il reale rapporto costi-benefici?

"Il problema è il numero, - ha sottolineato Gianluca Burchi - 30 piante in una città come Roma è qualcosa di davvero irrisorio. Lo capirebbe chiunque che non sono sufficienti, ma non è tutto: questo progetto andava fatto prima. Queste sono piante tolte da un vivaio e ora impiantate in strada con tutto lo stress che subiranno, tra caldo e smog. Immaginate? Bisognava progettare il tutto almeno con un anno di anticipo, installare questi esemplari a marzo, farle abituare e forse un minimo di beneficio era possibile".

Vedi anche: Lo stato del verde in città
Lotta all'abbandono degli animali, si propone un contributo per i "padroni indigenti"
Ospite in collegamento: Claudia Taccani, responsabile ufficio legale "OIPA" e portavoce del Presidente

La legge parla chiaro: chiunque abbandoni un animale domestico o che abbia acquisito abitudini della cattività, è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da mille a 10mila euro. Un reato con pene inasprite nel Nuovo Codice della strada, soprattutto se a seguito dell'abbandono si verifica un incidente stradale con morti e feriti. In questo caso il responsabile rischia fino a sette anni di carcere e le pene accessorie previste per i reati di omicidio stradale e lesioni personali, dalla sospensione alla revoca della patente.

E così è diventato molto più semplice abbandonare il proprio animale, magari fino ad allora viziato e coccolato, fingendo di portarlo a spasso al parco, lasciandolo accanto ai carrelli della spesa di un supermercato o depositandolo di fronte a rifugi e canili, a volte con strazianti cartelli appesi al collo.

La piaga dell'abbandono degli animali, come è noto, si intensifica soprattutto con l'arrivo della stagione estiva. Ultimamente, però, si stanno verificando tanti abbandoni e cessioni di proprietà dovute a problemi economici, molti cominciano ad abbandonare gli animali perché non hanno più soldi per provvedere al loro sostentamento.

E così arriva la proposta del Garante dell'authority indipendente per la tutela e il benessere degli animali di Roma, Patrizia Prestipino: "Come Garante ho intenzione di proporre, d'accordo con alcuni consiglieri, l'inserimento nel prossimo bilancio di sovvenzioni destinate alle persone indigenti, individuate in base all'Isee, nel totale rispetto della privacy, un po' come si fa con i buoni pasto o i buoni spesa, proprio per dare una mano a chi si trova in difficoltà e contribuire così ad arginare il fenomeno in costante aumento degli abbandoni dovuti a motivi economici.

E a proposito di Roma, tra poche ore nella Capitale ci sarà il convegno “Le razze non c’entrano, un patentino per educare gli adottanti” organizzato dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).

L’appuntamento, aperto a tutti, è per mercoledì 10 luglio alle ore 17 nella Sala David Sassoli di Palazzo Valentini in via IV Novembre 119/A (Piazza Venezia), a Roma.

L’Oipa, anche a seguito dei ricorrenti tragici fatti di cronaca, ha chiesto da tempo d’introdurre anche nella Capitale e a livello nazionale un regolamento che preveda una particolare autorizzazione per la detenzione di particolari razze o simil-razze di cani.

Il patentino potrebbe inoltre prevenire incidenti, anche gravi, e impedirebbe a soggetti non in grado di gestire i cosiddetti “cani impegnativi” di rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità e di andare incontro a cause legali. Molti sono i cani che, nella migliore delle ipotesi, vengono lasciati in strutture pubbliche e private solo perché i proprietari si sono rivelati incapaci di saperli educare e condurre.

Prima volta con la fascia tricolore per Piendibene
Ospite in collegamento: Francesco Baldini, cronista di "Civonline"

Emozione, tanti volti nuovi e la voglia di mettersi subito al lavoro per la città. Il primo consiglio comunale dell’era Piendibene che si è svolto oggi in un’aula Pucci gremita ha visto il primo cittadino giurare davanti a consiglieri e cittadini e la votazione di presidente e vicepresidente già alla prima seduta.

Entrambe le votazioni si sono chiuse con un voto all’unanimità per il presidente Marco Di Gennaro ed il vice Giancarlo Frascarelli, come proposto da maggioranza ed opposizione.

«Due gli obiettivi - ha detto Di Gennaro - vedere quest’aula sempre piena, perché questo è il luogo della democrazia e la democrazia non può fare a meno del popolo e lavorare in modo propositivo, affinché non sia un consiglio passacarte ma un’aula dalla dialettica seria, dove si discutono i provvedimenti». Ringraziamenti anche da Frascarelli che ha auspicato «sempre più consigli aperti, per risolvere i problemi della città».

Un Marco Piendibene visibilmente emozionato ha indossato per la prima volta la fascia tricolore all’aula Pucci. «Grazie a chi ci ha sostenuto - ha commentato - ma mi sento di assumere un impegno solenne con chi non ci ha sostenuto, sia con chi non ha votato, e sono tanti, sia con chi ha deciso legittimamente di votare in modo diverso. A tutti dico che, dal 24 giugno scorso, è iniziato un nuovo percorso verso un cammino più prospero, solidale e sereno. Insomma, tradotto sarò il sindaco di tutti, questa è la realtà. Nessuno deve sentirsi escluso».

Toni pacati e nessun eccesso, mantenendo quanto già emerso in una campagna elettorale corretta. Con Piendibene che ha rivolto un’attenzione anche all’opposizione, convinto che «non ci saranno posizioni preconcette. Sono fisiologiche posizione diverse su differenze programmatiche. Ci assumiamo le nostre responsabilità, seppellendo frasi del tipo “è colpa di chi c'era prima". L’obiettivo è di unirci tutti in questo difficile e straordinario percorso. Già le votazioni alla prima seduta di presidente e vicepresidente sono un bel segnale».

E la promessa è stata quella di invitare il giovane tritone civitavecchiese Lorenzo Ballatati ad uno dei prossimi consigli, per tributargli il doveroso applauso della città.

Ambufest, il primo giorno è un centro: cure veloci e poche attese

Bene la prima giornata di Ambufest a Civitavecchia. È partita ieri l’iniziativa che vede la collaborazione di medici di medicina generale e Asl Roma 4, un ambulatorio di cure primarie ad accesso diretto, attivo nei festivi e il sabato, all’interno del quale l’utente, che presenta patologie di bassa intensità, potrà ricevere assistenza da un Medico di medicina generale e da un infermiere del Dapss. Il servizio sarà presente tutti i week end e i festivi, fino al 31 dicembre, dalle 10 alle 19 presso i locali del Consultorio dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia.

Ad inaugurare la prima giornata ieri è stato il coordinatore del progetto, il dottor Mauro Mocci. In totale sono state 24 le persone che hanno fatto accesso all’Ambufest ricevendo cure puntuali e rapide, senza andare ad intasare quindi il Pronto soccorso.

Ci si può rivolgere all’ambulatorio per ferite superficiali che non necessitano punti di sutura, medicazioni, rimozione di punti di sutura, sindromi influenzali, infiammazione delle vie respiratorie, controllo della pressione, punture di insetto senza reazioni, rash cutanei, orticaria, ustioni di primo grado, disturbi urologici, congiuntiviti e tutte quelle patologie per cui abitualmente ci si rivolge al medico di medicina generale. Inoltre si potranno rilasciare anche certificati di malattia e prescrizioni in forma digitale.

“Una bella idea”, come commentato da un’anziana signora che in pochi minuti ha ricevuto una terapia e indicazioni su futuri approfondimenti medici da eseguire. Un’iniziativa nell’ottica di “fare rete” per alleggerire la pressione sul Pronto soccorso in una fase di aumento del carico di lavoro legata a crociere e turisti. Ambufest sarà aperto anche oggi, sempre dalle 10 alle 19.

Estate da record per crociere e traghetti

Con un'estate che promette numeri record e un flusso continuo di passeggeri, il porto di Civitavecchia si conferma punto di riferimento per il comparto delle crociere e per le Autostrade del mare.

Gli sforzi per mantenere standard elevati di accoglienza e operatività continuano a premiare lo scalo, modello di efficienza e professionalità. Un lavoro di squadra evidenziato dal presidente dell’Adsp Pino Musolino, il quale ha evidenziato come i risultati siano sotto gli occhi di tutti.

«Si lavora in continuità con lo scorso anno e possiamo dire che i periodi bui dello scalo sono ormai solo un triste ricordo - ha sottolineato il presidente - ma soprattutto vedere il porto pieno sia per il traffico ro-ro e ro-pax delle Autostrade del Mare che per le crociere, consolida definitivamente il nostro ruolo e la nostra leadership anche agli occhi di armatori e compagnie, che sanno di poter contare su accoglienza, professionalità e servizi di qualità».

I dati aggiornati dall'Adsp dimostrano che il porto sta vivendo un periodo di forma piena.

Nei primi cinque mesi del 2024, il traffico passeggeri di linea ha raggiunto oltre 515mila unità, replicando l’andamento positivo del 2023. Questo trend positivo è destinato a crescere ulteriormente nei mesi di luglio e agosto. Le prenotazioni per questo bimestre, riportate dalle principali compagnie di navigazione suggeriscono un incremento del 20% rispetto all'anno precedente.

Le previsioni indicano che circa 715 mila passeggeri transiteranno per il porto di Roma tra luglio e agosto, con la metà di questi diretti verso le spiagge della Sardegna. Inclusi i dati di giugno, il totale si avvicinerà ai 900mila turisti. Considerando la tendenza alle prenotazioni last-minute, questi numeri potrebbero aumentare ulteriormente, portando il porto a superare agilmente il milione di passeggeri entro la fine dell’estate.

E se i traghetti verso Sardegna, Sicilia, Barcellona e Tunisia viaggiano a vele spiegate, stesso trend positivo si registra anche per le crociere che nei primi 6 mesi hanno portato a Civitavecchia 1.350.000 di passeggeri, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il porto ospita regolarmente da 3 a 4 mega navi da crociere; ma alcuni giorni vedono un'affluenza record.

Il 30 giugno scorso, ad esempio, otto navi hanno attraccato simultaneamente, utilizzando tutte le banchine disponibili, comprese quelle nell'area commerciale, per un totale di oltre 30mila passeggeri in una sola giornata. Un successo reso possibile dall’impegno congiunto di diversi attori come AdSP, Roma Cruise Terminal, Capitaneria di porto e forze dell'ordine, servizi tecnico-nautici, Cpc, Cpr e società di servizi, agenzie marittime e tutte le realtà che operano all’interno dello scalo.

Sviluppo e cooperazione internazionale: una eccellenza tutta italiana
Ospite in collegamento Damiano Petruzzella, Resp. scientifico “ Open Innovation e imprenditorialità giovanile”– CIHEAM BARI

Si sono concluse pochi giorni fa "Le Giornate della Cooperazione Internazionale", che si sono svolte al CIHEAM Bari dal 27 giugno al 4 luglio.

C'erano importanti figure istituzionali e coordinatori dei 36 progetti finanziati dalla Cooperazione Italiana e realizzati dall’Istituto di Bari in 26 Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente e dell'Africa Sub-sahariana.

In linea con le priorità del Piano Mattei per l’Africa i temi trattati durante i lavori, con un focus particolare su istruzione, formazione, agricoltura, sviluppo rurale e gestione delle risorse idriche. L'obiettivo è stato garantire lo sviluppo delle comunità locali, promuovendo al contempo la transizione digitale. L’evento, inoltre, ha costituito l’occasione per il lancio del documento strategico del CIHEAM Bari sull’approccio “Result Based Management”.

La settimana di lavori è stata arricchita dalla presenza del Segretario Generale del CIHEAM, Teodoro Miano, oltre che di numerosi ospiti istituzionali e personalità italiane e internazionali. In particolare, Giuseppe Corvaro, inviato speciale del Governo per il cambiamento climatico, che ha tenuto una relazione dal titolo "L’Italia e le sfide del cambiamento climatico", apportando il suo prezioso contributo alla discussione sul futuro sostenibile del nostro Paese e delle Regioni limitrofe.

Questo incontro semestrale rappresenta una preziosa occasione per la condivisione di esperienze e strategie, rafforzando la cooperazione e il dialogo tra i vari attori coinvolti nella cooperazione allo sviluppo.

"I numeri ci incoraggiano a fare sempre meglio, - ha sottolineato Damiano Petruzzella - soprattutto perché ci sono arrivate tantissime proposte di nuove start up innovative. A fare da traino le aziende italiane che costituiscono un vero e proprio esempio nel campo della cooperazione internazionale. L'Italia si dimostra vincente in questo senso e pensiamo di poter fare molto altro di più".

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