Piano Biden: Ricostruire Gaza per cancellare la Palestina - 20240607 - Pangea Grandangolo

6 months ago
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Centoquarantaquattresima puntata della trasmissione Pangea Grandangolo, la rassegna stampa internazionale di Byoblu, andata in onda sul canale tv Byoblu il 07/06/2024.
Il Presidente degli Stati Uniti Biden ha presentato un piano per “un cessate il fuoco duraturo” a Gaza. Esso prevede “il rilascio di tutti gli ostaggi” da parte di Hamas e allo stesso tempo “il ritiro delle forze israeliane da tutte le aree popolate di Gaza”. A questo punto “i civili palestinesi tornerebbero nelle loro case e nei loro quartieri in tutte le aree di Gaza”, ricevendo e “una accresciuta assistenza umanitaria da parte della comunità internazionale.” Inizierebbe quindi “la ricostruzione di Gaza da parte della comunità internazionale”.
In tal modo – sottolinea Biden – “Israele potrebbe integrarsi più profondamente nella regione, compreso un potenziale accordo storico di normalizzazione con l’Arabia Saudita, entrando a far parte di una rete di sicurezza regionale per contrastare la minaccia rappresentata dall’Iran.” Chiaro scopo del piano è quello di colpire i BRICS di cui fanno parte Russia e Cina, nei quali l’Arabia Saudita è entrata insieme all’Iran, che USA e Israele considerano il loro più pericoloso nemico nella regione. Resta comunque il fatto – conclude Biden – che “Israele avrà sempre il diritto di difendersi dalle minacce alla sua sicurezza” e che “gli Stati Uniti faranno sempre in modo che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi”.
Il piano di Biden è perfettamente funzionale alla strategia di guerra che gli Stati Uniti attuano in Medio Oriente. Esso mantiene l’asse strategico con Israele continuando a fornirgli i più avanzati sistemi d’arma e massicce quantità di munizioni, comprese quelle con cui Israele sta radendo al suolo Gaza. Allo stesso tempo prospetta una ricostruzione di Gaza – affidata alla “comunità internazionale”, ossia principalmente a Stati Uniti, Israele, Unione Europea e G7 – che, come specifica il piano presentato da Netanyahu, consisterebbe nel “ricostruire Gaza dal nulla” trasformandola in una “massiccia zona di libero scambio” con lussuosi grattacieli, impianti ecologici a energia solare e stabilimenti per la produzione di auto elettriche.
I palestinesi sopravvissuti, ritornati nelle loro case e nei loro quartieri, vi troverebbero solo macerie e non avrebbero più alcun reale diritto di proprietà. Ne seguirebbe un inevitabile esodo di massa, mentre quelli rimasti diverrebbero semplici dipendenti delle attività impiantate a Gaza dalla “comunità internazionale”. Verrebbe così cancellato il Territorio Palestinese di Gaza, insieme a quello della Cisgiordania, cancellando la Palestina come Stato.
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