la città egizia di Hermopolis,la città di Hermes DOCUMENTARIO Il suo nome egizio era Khemenu deriva dagli Ogdoade che erano otto divinità egizie venerate a Hermopolis.la religione egizia era politeista.gli antichi greci sincretarono Hermes con Thoth

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Hermopolis (greco antico: Ἑρμούπολις Hermoúpolis "la città di Hermes", anche Hermopolis Magna, Ἑρμοῦ πόλις μεγάλη Hermoû pólis megálẽ, Egiziano antico: ḫmnw χaˈmaːnaw, pronuncia egittologica: "Khemenu";
era una delle principali città dell'antichità, situata vicino al confine tra il Basso e l'Alto Egitto. Il suo nome deriva dagli Ogdoad, otto divinità egizie associate che risiedevano a Hermopolis.

Obelisco di siltite nera del re Nectanebo II (r. 358-340 a.C.). Secondo le iscrizioni verticali, egli eresse questo obelisco all'ingresso del santuario di Thoth Tre Volte Grande, Signore di Ermopoli. Ora è in mostra al British Museum di Londra.
Capitale di provincia sin dall'Antico Regno d'Egitto, Ermopoli si sviluppò in una delle principali città dell'Egitto romano e in un centro paleocristiano a partire dal III secolo. Fu abbandonata dopo la conquista musulmana dell'Egitto, ma fu restaurata sia come sede cattolica latina (nel frattempo soppressa) che come sede titolare copta ortodossa.

I suoi resti si trovano vicino alla moderna città di el-Ashmunein (dal nome copto) a Mallawi, nel governatorato di Minya, in Egitto.
https://en.wikipedia.org/wiki/Hermopolis https://www.britannica.com/place/Hermopolis-Magna
Khemenu (Ḫmnw), il nome in lingua egiziana della città,[5] significa "Otto Città", dal nome degli Ogdoad, un gruppo di otto divinità "primordiali" il cui culto era situato lì. Il nome è sopravvissuto come copto Ϣⲙⲟⲩⲛ Shmun, da cui deriva il nome moderno el Ashmunein (arabo: الأشمونين). [3]

Nella koinè greca, la città era chiamata "La città di Hermes" poiché i greci identificavano Hermes con Thoth, perché la città era il principale centro di culto di Thoth, il dio faraonico della magia, della guarigione e della saggezza e il patrono degli scribi. Thoth era associato allo stesso modo alla divinità fenicia Eshmun. Le iscrizioni al tempio chiamano il dio "Il Signore di Eshmun"
La città era la capitale del nome Hare (il quindicesimo nome dell'Alto Egitto) nell'Eptanomi. Ermopoli sorgeva ai confini dell'Alto e del Basso Egitto e, per molte epoche, la Tebaide o paese superiore si estendeva molto più a nord che in periodi più recenti. Come città di confine, Hermopolis era un luogo di grande villeggiatura e opulenza, al secondo posto solo dopo Tebe. Un po' a sud della città c'era il castello di Hermopolis, in cui le imbarcazioni fluviali provenienti dalla Tebaide pagavano i pedaggi (Ἑρμοπολιτάνη φυλακή,[7] il Bahr Yussef in arabo). Le grotte di Beni Hasan, vicino ad Antinoöpolis sulla riva opposta del Nilo, erano i cimiteri comuni degli Ermopolitani perché, sebbene il fiume dividesse la città dalla sua necropoli, dall'ampia curva delle colline occidentali in questo punto, era più facile traghettare i morti sull'acqua che trasportarli via terra sulle colline.

Hermopolis divenne una città importante nella provincia romana di Tebaide Prima, nella diocesi amministrativa dell'Egitto.

Le principali divinità egizie venerate a Ermopoli erano Tifone (Set) e Thoth. Tifone era rappresentato da un ippopotamo, sul quale sedeva un falco che combatteva con un serpente. [8] Thoth, che gli antichi greci associavano a Hermes perché erano entrambi dei della magia e della scrittura, era rappresentato dall'ibis.
Il dio Thoth dalla testa di ibis era, con i suoi emblemi di accompagnamento, l'ibis e la scimmia Cynocephalus, la più cospicua tra le sculture sul grande portico del tempio di Hermopolis. La sua designazione nelle iscrizioni era "Il Signore di Eshmoon". Questo portico era un'opera dell'epoca faraonica, ma le erezioni dei Tolomei a Ermopoli erano su una scala di grande estensione e magnificenza e, sebbene innalzate da monarchi greci, sono essenzialmente egiziane nella loro concezione ed esecuzione. Il portico, unico resto del tempio, è costituito da una doppia fila di pilastri, sei per fila. Gli architravi sono formati da cinque pietre; ognuno passa dal centro di un pilastro a quello del successivo, secondo un uso ben noto presso i costruttori egiziani. L'intercolumnio dei pilastri centrali è più ampio di quello degli altri; e la pietra sopra il centro è lunga venticinque piedi e sei pollici. Queste colonne erano dipinte di giallo, rosso e blu a bande alterne. C'è anche una particolarità nei pilastri del portico ermopolitano peculiare a se stessi, o almeno scoperta solo nel tempio di Gournou. (Dénon, L'Egypte, tavola 41.) Invece di essere formate da grandi masse poste orizzontalmente l'una sull'altra, sono composte da pezzi irregolari, così abilmente regolati che è difficile individuare le linee di giunzione. Le basi di queste colonne rappresentano le foglie inferiori del loto; seguono una serie di anelli concentrici, come i cerchi di una botte; e al di sopra di questi i pilastri appaiono come mazzi di canne tenuti insieme da legami orizzontali. Compreso il capitello, ogni colonna è alta circa 40 piedi; La circonferenza maggiore è di circa 28piedi e mezzo, a circa cinque piedi da terra, perché diminuiscono di spessore sia verso la base che verso il capitello. La parte più larga dell'intercolumnio è di 17 piedi; Gli altri pilastri sono distanti 13 piedi l'uno dall'altro.

Ermopoli (Khemno in egizio) è il nome attribuito dagli storici greci alla località egizia devota a Thot, dio della sapienza, identificato con Ermete Trismegisto dai greci, e al dio creatore Khnum. Era la capitale del 15º distretto dell'Alto Egitto e si trovava sulla riva occidentale del Nilo. Ebbe grande sviluppo in epoca faraonica , proseguito in epoca ellenistica e romana e fu sede in epoca tarda della chiesa copta. Fu distrutta nel V secolo d.C.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ermopoli
Il sito di Hermopolis era collegato agli antichi miti della creazione egizi; grazie agli otto dei primordiali dell'Ogdoade il primo sole del mondo sarebbe sorto proprio in questa città. Successivamente il culto solare di Amon si affermò e si fuse con quello dell'Ogdoade, quindi nuovi templi furono eretti in epoca ramesside. Nel periodo amarniano si impose brevemente il culto di Aton, presto rimpiazzato nuovamente da Amon. Infine venne il periodo tolemaico-romano sincretistico, fino al culto cristiano-copto. La città conserva notevoli tracce di edifici sacri e della città romana: i suoi due monumenti principali ancora in piedi sono i resti dell'agora romana e della basilica paleocristiana, con colossali colonne sormontate da capitelli corinzi, che sorge sui resti di un tempio tolemaico. Restano tre grandi porte monumentali datate alla XX dinastia, alla XIX dinastia ed all'epoca tolemaica. Molti elementi architettonici rinvenuti ad Ermopolis presentano caratteristiche tipiche della fase di Amarna anche se rimane ancora non chiarito se si tratti di parti di un tempio locale demolito, allo scopo di riutilizzare i materiali, in epoca ramesside o di materiali provenienti direttamente da Tell el-Amarna.

Di un tempio posto dietro la seconda porta rimangono solamente due statue colossali raffiguranti Ramesse II.

Attribuibili a Seti II sono i resti di un tempio dedicato al grande dio Thot (il Signore degli Otto) caratterizzati da un pilone che dà accesso ad una sala ipostila. Due obelischi di Nectanebo II, che ne ornavano l'accesso sono ora esposti al British Museum. Tutto il perimetro della città è circondato da un recinto risalente alla XXX dinastia, in quanto luogo sacro, destinato al culto delle prime divinità ancestrali, come il "Grande Cinque" e successivamente l'Ogdoade
https://it.wikipedia.org/wiki/Khnum
Khnum (in egizio: ẖnmw, pronuncia Khnemu) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Particolarmente venerato ad Assuan e Ermopoli, in Egitto, si considera protettore delle sorgenti del Nilo e della potenza creatrice delle inondazioni; viene raffigurato come un uomo con la testa di capro, a volte sormontata dal geroglifico del suo nome, l'anfora khenem, oppure dalla corona Atef, mentre tiene in mano l'ankh.

Secondo il mito plasmò l'uovo della creazione, e viene considerato il vasaio divino, che dona la vita alle sue creazioni modellandole al tornio con il limo del Nilo. Le sue compagne sono Satet, raffigurata con la corona bianca dell'Alto Egitto adorna di corna di gazzella, e Anuqet, con un'alta corona di piume; insieme formano la cosiddetta triade di Elefantina, dal nome del loro centro cultuale principale.

Nella mitologia egizia l'Ogdoade, in ieratico: "hemeneyu",
https://it.wikipedia.org/wiki/Ogdoade
è l'insieme di otto divinità venerate a Khemno (Ermopoli). Secondo la mitologia, esistevano prima della creazione, personificando le forze primeve del Caos ed erano venerate ad Ermopoli, nel XV distretto dell'Alto Egitto.
Tra le numerose cosmogonie egizie che comprendevano otto divinità primigenie, quella di Ermopoli, in egizio "Khemnu" ovvero "Città degli Otto", era la più astratta[2] e aveva come particolarità solo otto divinità chiamate Heh[3] con precise caratteristiche.

Nell'antico Egitto vigeva il principio della dualità intesa come forze uguali e contrapposte ma armoniosamente unite, per cui le divinità primigenie erano formate da coppie dove all'essenza maschile si opponeva quella femminile detta paredra. Esse erano:

Nun e Nunet, le acque primordiali;
Kuk e Keket, l'oscurità;
Huh ed Huhet, l'illimitatezza;
Amon ed Amonet, l'invisibilità.
Queste divinità avevano testa di rana per i maschi e di serpente per le femmine, animali simbolo delle acque da dove erano emersi.

Gli dei dell'Ogdoade generarono, ad Ermopoli, una collina di fango primordiale chiamata Isola delle Fiamme o Isola dei Coltelli. Qui, in maniera misteriosa dettero vita al sole (da cui il nome Isola delle fiamme)[4]. Infatti secondo il clero ermopolitano, le otto divinità risiedevano nel Caos ed oltre la creazione avevano anche il compito di consentire il sorgere del sole quotidianamente proteggendolo nell'Oltretomba.[5]

La leggenda passata a Tebe si sarebbe trasformata e gli dei avrebbero creato un uovo, da cui nacque Amon, il dio-sole.

Con l'assunzione di sempre maggior potere da parte del clero di Amon (complesso templare di Karnak), quest'ultima divinità verrà umanizzata e gli verrà fornita una famiglia (secondo la struttura trinitaria tipica degli dei egizi) composta dalla moglie Mut e dal figlio Khonsu.

Dettò anche il dogma secondo cui l'Ogdoade si formò a Tebe, si trasferì ad Ermopoli per compiere la creazione ed infine sarebbe tornata a Tebe per andare a morire sulla collina di Medinet Habu dove sarà adorata fino al periodo tolemaico
I primi cenni sull'Ogdoade si trovano scritti già nei "Testi dei sarcofagi" del Medio Regno[7], nei "Testi delle piramidi"[8] e documentati già nella V dinastia nel tempio funerario del sovrano Sahura. I testi sull'Ogdoade sono frammentati e scritti successivamente dal clero tebano che adattò la cosmogonia ermopolitana ai propri dogmi[9], come nella "Pietra di Shabaka" conosciuta anche come "Testo di Teologia Menfita".

Evoluzione religiosa
Gli dei primevi sopravvissero nell'iconografia prendendo l'aspetto di babbuini cinocefali che salutano il sole nascente, Atum. Durante il Medio Regno, Huh divenne il dio dell'eternità ed il Nun acquisì maggiore importanza nella religione egizia[10]

Altri miti dell'Ogdoade egizia
I maschi dell'Ogdoade si sarebbero trasformati in un toro nero, le femmine in una vacca nera e la collina primordiale si sarebbe formata dallo sperma del toro;
Il sole costituiva l'embrione di un uovo nascosto dall'Ogdoade nell'Isola delle fiamme;
L'Ogdoade ed il sole dipendevano dal dio Thot che depose sulla collina l'astro addormentato[2];
La nascita del dio sole Atum, con l'aspetto di un fanciullo con il dito in bocca, nato dalla fecondazione del loto primordiale da parte degli dei dell'Ogdoade.
Centri di culto egizi
L'Ogdoade aveva numerosi centri di culto, oltre Ermopoli, quali Medinet Habu, Esna e Tebe.

Ogdoade cristiana
L'Ogdoade cristiana è fortemente collegata a quella gnostica, e questa può rintracciare le sue origini in Valentino (135-160 d.C.,). Secondo questo autore all'origine di tutto vi erano due princìpi: Abisso (o Padre) e Silenzio, l'uno maschile e l'altro femminile. Abisso non poteva stare in solitudine, perché egli è amore (che è sempre per qualcuno), e, unendosi con Silenzio, nacquero Intelletto e Verità. Si completa così la prima Tetrade, radicata in tutto ciò che esiste. Dall’unione di Intelletto e Verità nacquero Verbo e Vita, che, unendosi a loro volta, generano l’Uomo e la Chiesa. Si costituisce così la prima Ogdoade. Dall’unione di Verbo e Vita nacquero 10 Eoni, e da quella di Uomo e Chiesa nacquero 12 Eoni. La prima Ogdoade, la Decade e la Dodecade costituiscono il Pleroma, una società di 30 esseri divini. Gli ultimi due Eoni della Dodecade (e quindi del Pleroma) sono Volere e Sapienza. Quest’ultima cede al desiderio di scrutare il mistero di Abisso e, poiché Intelletto soltanto ne è capace, essa si sarebbe perduta nel vuoto se il Pleroma non avesse i limiti che prevengono la sua caduta. Sapienza viene fecondata da questo desiderio (e non da Volere) e partorisce un figlio bastardo, Concupiscenza, che è materia senza forma. Concupiscenza è esclusa dal Pleroma. Per evitare incidenti simili, Intelletto e Verità generano un’ultima coppia di Eoni, maschio e femmina, il Cristo e lo Spirito Santo, che insegnano agli altri Eoni del Pleroma a rispettare la trascendenza di Abisso e ad amarlo senza pretendere di eguagliarlo. Ristabilito l’ordine nel Pleroma, bisogna disciplinare Concupiscenza: dal desiderio degli Eoni, nasce Gesù, che purifica Concupiscenza dalle sue passioni e di ciascuna fa principio attivo del mondo futuro. Ciò che ne resta è una materia adatta a concepire, di cui è fatto tutto l’universo. Il Demiurgo, che sta nella regione bassa dove si trova Concupiscenza e che non conosce il mondo superiore, è separato dal Pleroma per il Limite e crea il mondo a immagine del Pleroma. Nascono così: a) gli uomini materiali (inferiori), che sono ormai perduti, destinati a dissolversi come materia; b) uomini psichico (più nobili) che hanno bisogno del riscatto di Gesù; c) uomini spirituali (ancora più nobili) che sono salvi perché partecipano al mondo divino. Quando il Demiurgo cesserà di produrre Concupiscenza, entrerà nel Pleroma e gli Psichici saranno riscattati mentre il resto perirà.[11]

Ogdoade gnostica
Per Ogdoade gnostica si intende proprio quella di Valentino, la quale presenta delle forti influenze cristiane, ma che rimane fortemente relegata allo gnosticismo proprio per la sua componente mistica che si discosta molto dai testi biblici, soprattutto per quanto riguarda le divinità e l'origine dell'universo.

Come principale divinità della fertilità e, probabilmente, dei riti orgiastici, Min fu identificato dai greci con il dio Panː Akhmim, uno dei centri del culto di Min[16], fu ribattezzata Panopoli, città di Pan
Come dio della potenza sessuale maschile, Min era specialmente onorato nel corso dell'incoronazione del faraone nel Nuovo Regno, cerimonia durante la quale sembra che il sovrano dovesse spargere il proprio seme. Si ritiene che tale azione fosse simboleggiata dallo spargimento di semi di piante, ma non mancano teorie controverse secondo le quali il faraone avrebbe dovuto dimostrare di essere in grado di eiaculare, assicurando così l'annuale piena del Nilo, determinante per la prosperità dell'Egitto. Quando generava un erede, il re veniva paragonato a Min[7].

Era inoltre un dio lunare, invocato in quest'aspetto con l'epiteto di Protettore della Luna. Gli ultimi giorni del calendario lunare gli erano sacri, e in epoca tolemaica gli fu perfino dedicato il quinto mese dell'anno[7].

Il culto di Min era molto sentito a Copto e ad Akhmim (Panopoli), nell'Alto Egitto, dove si svolgevano grandi feste, con presentazioni di offerte, in occasione della processione che portava la sua statua fuori dal tempio attraverso i campi[2]. A dispetto del suo ruolo di dio della fertilità e della sessualità, Min era anche associato al deserto orientale, e per questo invocato anche come patrono delle carovane[7].

Kamutef
Kamutef era l'epiteto, che significa Toro di Sua Madre, dato alle divinità Min e Amon. In geroglifico si indicava con:

E1 G14 X1
I9
traslitteratoː k3mwtf. L'epiteto di Colui Che Si accoppia con la Madre nacque durante il Nuovo Regno e può riferirsi a Iside madre di Horus-Min oppure ad Amonet.Min fu assimilato anche a Ra,
Lo storico greco Callisseno di Rodi racconta di aver visto, mentre si trovava ad Alessandria d'Egitto nel 275 a.C., una festa dionisiaca, durante la quale un fallo d'oro lungo addirittura 60 metri con in cima una stella d'oro fu portato in processione per tutta la città, davanti a mezzo milione di persone che intonavano inni in suo onore.

Mesopotamia e Medio Oriente
Per i Babilonesi, il dio Enki aveva creato i due fiumi della Mesopotamia il Tigri e l'Eufrate proprio grazie alla forza del suo pene.

Gli Assiri e i Fenici invece adoravano Kmul, divinità dall'enorme membro e perciò potente generatore della vita.

Nella biblica Canaan i re mangiavano il pene del predecessore per assimilarne il potere.
https://it.wikipedia.org/wiki/Min_(mitologia)
https://it.wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico
https://rumble.com/v43ex1w-5-religioni-pagane-che-venerano-il-pene-oltre-la-massoneria-documentario
Akhmim (in arabo اخميم‎?, Akhmīm; Geroglifico Khent-menu, Copto Khmin) è una città nel Governatorato di Sohag in Egitto. Gli antichi greci la conoscevano come Chemmi e Panopoli
https://it.wikipedia.org/wiki/Akhmim
Akhmim era conosciuta in Egitto come Ipu, Apu o Khent-menu ed era il centro principale del nono nomo dell'Alto Egitto.[1] Fu città natale di Yuya, il funzionario di Tuthmosis IV e Amenhotep III. La città fu dedicata al dio Min e alla dea Tait.[1] Probabilmente fu anche la città di nascita della regina Nefertari. Strabone menziona la tessitura di lino e il taglio della pietra come antiche industrie di Panopoli, e non è una coincidenza che il cimitero di Akhmim sia uno delle principali fonti dei bellissimi tessuti di età romana e cristiana provenienti dall'Egitto.[2]

Chiesa di Abu Seifein
In età copta Akhmim era conosciuta come Khmin o Shmin. I monasteri abbondavano in questa regione già dai tempi più antichi. Scenute d'Atripe (348–466) era un monaco ad Atribi, vicino ad Akhmim. Alcuni anni prima Nestorio, l'ex patriarca esiliato di Costantinopoli, era morto di vecchiaia nelle vicinanze di Akhmim. Nonno di Panopoli, il poeta greco, è nato a Panopoli alla fine del IV secolo.[2] Il vescovado di Panopoli è incluso nella lista di sedi titolari della Chiesa cattolica .[3] Fra i vescovi di Panopoli, Le Quien menziona[4] Ario, amico di San Pacomio, che aveva costruito tre conventi nella città, a Sabino e a Mena . È stata la città natale dello storico ed enciclopedista arabo, di età mamelucca, Shihāb al-Dīn Aḥmad b. ʿAbd al-Wahhāb al-Nuwayrī (1279-1333).

Alcuni scavi hanno portato alla luce numerosi manoscritti, tra i quali alcuni frammenti del libro di Enoch, del Vangelo e dell'Apocalisse secondo Pietro, gli Atti del Concilio di Efeso, così come numerose altre iscrizioni.

Nel XIII secolo, un tempio molto imponente era ancora presente a Akhmim.[2] Oggi rimane poco del suo passato splendore, i templi sono stati quasi completamente smantellati, e il loro materiale riutilizzato nel tardo Medioevo.
È comunque giunta fino a noi una statua alta in origine 10 metri della figlia di Ramses II, Meritamon. e nel 1981 è stato scoperto un angolo di un tempio greco-romano con due statue colossali di Ramses II e Meritamon. Gli antichi cimiteri non sono ancora stati completamente esplorati.
https://it.wikipedia.org/wiki/Panopoli
Panopoli (greco: Πανόπολις-Panòpolis, "città del dio Pan - Min") è il nome greco di un'antica città dell'Alto Egitto conosciuta nell'Ellade anche come Chemmis o Khemmis (Kent-min in egiziano e Khmin in Copto) e chiamata attualmente col nome arabo di Akhmim, sita oggi nel governatorato di Sohag nella riva est del Nilo e a circa sei km a nord-est del capoluogo Sohag.
https://en.wikipedia.org/wiki/Akhmim
Akhmim era conosciuta nell'antico Egitto come Ipu, Apu (secondo Brugsch il nome è legato al vicino villaggio di Kafr Abou)[7] o Khent-min. Era la capitale del nono nome (Chemmita) dell'Alto Egitto.

La città è una città natale suggerita per Yuya, l'ufficiale di Tuthmosis IV e Amenhotep III.

L'itifallico Min (che i Greci identificavano con Pan) era qui adorato come "il forte Horus". Erodoto menziona il tempio dedicato a Perseo e afferma che Chemmis era notevole per essere il luogo di nascita dell'eroe, in cui si tenevano celebrazioni e giochi in suo onore alla maniera dei Greci; in cui sono stati assegnati i premi. Sono infatti note alcune rappresentazioni di Nubiani e di persone di Punt (costa meridionale del Sudan e costa eritrea) che si arrampicano su pali davanti al dio Min.

Min era soprattutto un dio delle rotte desertiche a est dell'Egitto, ed è probabile che le tribù mercantili si riunissero per le sue feste di lavoro e di piacere a Coptos (che era davvero vicino a Neapolis) anche più che ad Akhmim. Erodoto forse confuse Coptos con Chemmis. Strabone menziona la tessitura del lino e il taglio della pietra come antiche industrie di Panopoli, e non è del tutto una coincidenza che il cimitero di Akhmim sia una delle principali fonti dei bellissimi tessuti di età romana e cristiana, che vengono portati dall'Egitto.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ermes
Ermes, Hermes o Ermete, raramente Erme[1] (in greco antico: Ἑρμῆς?, Hermês), è una divinità della mitologia e delle religioni dell'antica Grecia. Il suo ruolo principale è quello di messaggero degli dèi. È inoltre il dio dei commerci, dei viaggi, dei confini, dei ladri, dell'eloquenza e delle discipline atletiche. Svolge anche la funzione di psicopompo, ovvero di colui che accompagna le anime dei defunti verso l'Ade. Figlio di Zeus e della Pleiade Maia, è uno dei dodici Olimpi.

I suoi simboli sono il gallo e la tartaruga, ma è chiaramente riconoscibile anche per il borsellino, i sandali e cappello alati e il bastone da messaggero, il caduceo.

Nella mitologia romana il corrispondente di Ermes è Mercurio, il quale, sebbene sia un dio di derivazione etrusca, possiede molte caratteristiche simili all'Ermes greco, essendo infatti il dio dei commerci e dei ladri.
Il culto di Ermes
Templi dedicati a Ermes erano diffusi in tutta la Grecia, ma il centro più importante dove veniva praticato il suo culto era Feneo in Arcadia dove si tenevano le celebrazioni in suo onore chiamate "Hermoea".

Sarpedonte portato da Ipno e Tanato osservati da Hermes. Lato A del cosiddetto cratere di Eufronio, ca. 515 a.C.
Il dio Ermes possedeva il ruolo di psicopompo, cioè accompagnatore dello spirito dei morti: aiutava a trovare la via per il mondo sotterraneo dell'aldilà, ed era uno dei pochi ad avere il permesso di frequentare gli inferi. Nell'Inno omerico a Demetra, Ermes riporta Persefone sana e salva da sua madre Demetra. Ermes accompagna nell'oltretomba le anime dei pretendenti di Penelope uccisi da Odisseo[3] e anche lo spettro di Dario I di Persia nella tragedia I Persiani[4].

Per gli antichi Greci, infatti, in Ermes si incarnava principalmente lo spirito del passaggio e dell'attraversamento: ritenevano che il dio si manifestasse in qualsiasi tipo di scambio, trasferimento, violazione, superamento, mutamento, transito, tutti concetti che rimandano in qualche modo a un passaggio da un luogo, o da uno stato, all'altro. Questo spiega il suo essere messo in relazione con i cambiamenti della sorte dell'uomo, con lo scambio di beni, con i colloqui e lo scambio di informazioni consueti nel commercio nonché, ovviamente, con il passaggio dalla vita a ciò che viene dopo di essa.

L'Inno omerico a Hermes lo invoca come: «dalle molte risorse (polýtropos), gentilmente astuto, predone, guida di mandrie, apportatore di sogni, osservatore notturno, ladro ai cancelli, che fece in fretta a mostrare le sue imprese tra le dee immortali».[5] Hermes funge anche da interprete, svolgendo il ruolo di ánghelos (ἄγγελος, "messaggero degli dèi"), un compito che divide con Iris. In epoca tardo antica avviene la fusione sincretica del culto di Hermes e del dio egizio Thot, deriva la figura leggendaria del sapiente profeta Ermete Trismegisto, autore del Corpus Hermeticum. Da questo aspetto di Hermes derivano l'aggettivo ermetico (oscuro, nascosto) e la parola ermeneutica, ovvero l'arte di interpretare i significati nascosti. In greco un uomo fortunato veniva chiamato "hermaion".

La figura di Ermes come inventore del fuoco[6] può essere accostata a quella di Prometeo. Si credeva che Hermes, oltre alla siringa e alla lira, avesse inventato anche molti tipi di competizioni sportive e la pratica del pugilato: per questo era considerato il protettore degli atleti. Vari esperti di mitologia contemporanei hanno nei loro scritti messo Hermes in relazione con divinità imbroglione e ingannatrici presenti in altre culture.

Ermes è anche il dio degli oratori, della letteratura, dei poeti, dell'atletica, delle invenzioni, e del commercio in generale[7] nonché, nella teologia greca, rappresentante del lógos (λόγος)[8].

Platone fa sostenere anche a Socrate che si 'dice' che: «Ermes è dio interprete, messaggero, ladro, ingannatore nei discorsi e pratico degli affari, in quanto esperto nell'uso della parola; suo figlio è il logos», pur ritenendo che in realtà di questi dèi non sappiamo nulla-
Pan
Pan, il dio della natura, delle selve, dei pastori e delle greggi dall'aspetto di un satiro, era considerato figlio di Ermes e della ninfa Penelope

Ermafrodito
Ermafrodito era figlio di Ermes e di Afrodite. Nato maschio, fu trasformato in un ermafrodito quando gli dei concessero alla lettera a lui e alla ninfa Salmace di non separarsi mai.

Priapo
Il dio Priapo era figlio di Ermes e Afrodite. Attraverso la figura di Priapo si perpetua il ricordo dell'origine di Ermes come divinità fallica. Secondo fonti diverse, Priapo era invece figlio non di Ermes ma di Dioniso.

Eros
Secondo alcune fonti il malizioso dio alato dell'amore Eros, figlio di Afrodite, era stato concepito con Ermes, anche se la paternità è stata attribuita anche ad altri dei come Ares. La Teogonia di Esiodo afferma che Eros era nato dal nulla e la sua venuta al mondo era precedente agli dei. Nella mitologia romana Eros prese il nome di Cupido.

Tiche
La dea della fortuna Tiche (in greco Τύχη) o Fortuna, secondo alcune leggende era figlia di Ermes e Afrodite.

Abdero
Abdero fu un figlio di Ermes che finì divorato dalle cavalle di Diomede quando accompagnò Eracle a compiere la sua impresa.

Autolico
Autolico, il principe dei ladri, era figlio di Ermes e fu il nonno di Odisseo.
Nelle epoche più antiche, l'iconografia di Hermes era piuttosto diversa da quella adottata nel periodo classico: era immaginato come un dio anziano, barbuto e dotato di un fallo di notevoli dimensioni.

Nel VI secolo a.C. la sua figura fu rielaborata e trasformata in quella di un giovane dall'aspetto atletico con un cappello alato. Le statue di Hermes ritratto con il suo nuovo aspetto furono diffusamente sistemate negli stadi e ginnasi di tutta la Grecia.

In epoca classica Hermes era solitamente ritratto mentre indossava un cappello da viaggiatore dall'ampia tesa oppure il caratteristico cappello alato in greco antico: πέτασος? ("petaso") calzava un paio di sandali anch'essi alati, i talari, e portava il bastone da messaggero, tipico della cultura orientale, o il caduceo, attorno al quale sono intrecciati due serpenti, o anche il "kerykeion", sopra al quale si trova un simbolo simile a quello usato in astrologia per il segno del toro. Indossava abiti semplici, da viaggiatore, lavoratore o pastore. Spesso era rappresentato o ricordato inserendo nelle opere d'arte i suoi tipici simboli, la borsa, il gallo o la tartaruga
https://it.wikipedia.org/wiki/Ermanubi
Ermanubi (o Hermanubi; in greco: Ἑρμανοῦβις, Hermanùbis) è un dio greco-egizio nato dalla fusione di Ermes (Ἑρμῆς) e Anubi (Ἄνoυβις). Era considerato figlio di Seth e Nefti.
La grande somiglianza fra Anubi ed Ermes (entrambi divinità psicopompe, ovvero guide delle anime nell'aldilà) portò alla formazione sincretistica, nell'immaginario religioso egizio ed ellenistico d'epoca tolemaica, del dio Ermanubi[3]. Fu popolare durante la dominazione romana dell'Egitto, epoca delle sue prime raffigurazioni[4], e nella stessa Roma fino al II secolo[3]. Benché la tradizione accomunasse Ermes a Thot (difatti, le dottrine che si credeva provenissero da Thot furono definite ermetiche[5]), la sua funzione di guida delle anime nell'aldilà incoraggiò la sua fusione con Anubi, che svolgeva la medesima funzione nell'immaginario egizio[2].

Raffigurato con corpo d'uomo e testa di sciacallo, con in mano il sacro caduceo[4] che era uno degli attributi principali del dio greco Ermes, Ermanubi rappresentava il sacerdozio egizio e la sua ricerca della verità
Benché combinare i nomi di due dei in questo modo fosse insolito per la tradizione greca, non si trattò di un caso unico: la figura di Ermafrodito è molto più antica, risalendo al IV secolo a.C., benché costituisca l'unione dei nomi delle due divinità che l'avrebbero generato, Ermes e Afrodite, piuttosto che di una assimilazione come nel caso di Ermanubi.
Le sue rappresentazioni sono piuttosto rare. Una sua statua, rinvenuta ad Alessandria d'Egitto, lo raffigura con il tipico mantello greco, l'himation, e un cestello sul capo, simbolo di abbondanza, decorato con un fiore di loto, antichissimo simbolo egizio. Impugna un ramo di palma, simbolo di vittoria sulla morte ed eternità, e un cane, o uno sciacallo, è ai suoi piedi
https://it.wikipedia.org/wiki/Thot https://en.wikipedia.org/wiki/Thoth
Thot (scritto anche Toth o Thoth, o Theuth per i Greci, tutti dal greco Θώθ)[1] è una divinità egizia che appartiene alla religione dell'antico Egitto, dio della Luna, della sapienza, della scrittura, della magia, della misura del tempo, della matematica e della geometria. È rappresentato sotto forma di ibis sacro, uccello che volava sulle rive del Nilo
Thot egizio
Originario del 3º distretto del Basso Egitto, capitale Damanhur (Ermopoli Parva), comparve già nel periodo predinastico.
Il tempio principale di Thoth si trovava nella città di Ermopoli (in egiziano antico: ḫmnw /χaˈmaːnaw/, pronuncia egittologica: "Khemenu", copto: Ϣⲙⲟⲩⲛ Shmun).
Però la città dove venne maggiormente adorato fu Ermopoli ("Città degli Otto"), capitale del 15º distretto dell'Alto Egitto, dove era rappresentato in sembianza di ibis, di cinocefalo e anche di toro.

Nella teogonia di Ermopoli Thot assunse un ruolo di grande rilevanza e fu considerato una delle divinità creatrici del mondo. Come divinità lunare fu associato con il sole morto in quanto la luna stessa (Iah) compare raramente nella teologia egizia. Come i cicli della luna regolavano molti dei rituali religiosi ed eventi civili della società egiziana, così Thot fu considerato anche il primo regolatore di queste attività.

Il dio Thot raffigurato come un babbuino (Museo del Louvre)
Paredra di Thot fu Seshat che con lui divideva il compito di scrivere nomi e imprese dei defunti sulle foglie dell'albero ished; secondo altre tradizioni sposa di Thot fu anche la dea-rana Heket e la sua compagna Seshat.

In quanto inventore della scrittura e patrono degli scribi fu questo ruolo che ebbe anche nei confronti del dio Ra di cui era segretario e visir.

Nella Duat, il mondo degli inferi, aiutava Osiride che giudicava le anime dei morti nella psicostasia.

È stato a volte identificato con il dio greco Ermes o Ermete Trismegisto.
I Greci collegavano Thoth al loro dio Hermes a causa dei suoi attributi e funzioni simili. [16] Uno dei titoli di Thoth, "Tre volte grande", fu tradotto in greco τρισμέγιστος (trismégistos), rendendo Ermete Trismegisto.
Si diceva quindi che fosse il segretario e il consigliere del dio del Sole Ra, e con Ma'at (verità/ordine) stava accanto a Ra nel viaggio notturno attraverso il cielo.
Durante il tardo periodo dell'antico Egitto, il culto di Thoth acquisì importanza grazie al suo centro principale, Khmun (Hermopolis Magna), che divenne anche la capitale.
Thot presso i Greci
In un dialogo platonico, il Fedro, Thot viene nominato (come Theuth), in un breve apologo proposto da Socrate per contestare l'importanza della scrittura, di cui il dio egizio sarebbe stato l'inventore, a favore dell'oralità — che all'epoca di Socrate era ancora molto sviluppata — che da sola permetterebbe all'uomo di "possedere" nella propria memoria quello che la fredda scrittura fissa su supporti materiali.

Il mitografo Filone chiama Taaut un dio, figlio di Crono, che corrisponde al dio Thot degli Egizi. Secondo altre fonti la divinità è invece collegabile a Giano.

Thot presso i Fenici
La Praeparatio evangelica riferisce che il mitografo fenicio Sanconiatone attesta la presenza del dio Taaut presso i fenici[3], ideatore della scrittura come il dio Toth. L'autore lo identifica con Ermes[6], lo pone come successore di Misor al trono d'Egitto e riferisce che gli Egizi lo chiamarono Thoyth e gli alessandrini Thoth
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_ancient_Egyptian_towns_and_cities
Questa è una lista di città e città dell'antico Egitto conosciute. [1] L'elenco si riferisce ai siti destinati all'insediamento permanente e non include fortezze e altri luoghi di insediamento intermittente.
Elenco delle città dell'antico Egitto

Utensileria
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Mappa dell'antico Egitto con i nomi delle città in geroglifici

Indice di quattro carte delle antiche città egizie

Basso Egitto

Alto Egitto parte 1

Alto Egitto e parte della Nubia

Nubia
Questa è una lista di città e città dell'antico Egitto conosciute. [1] L'elenco si riferisce ai siti destinati all'insediamento permanente e non include fortezze e altri luoghi di insediamento intermittente.

una capitale dell'antico Egitto
capitale dell'antico Egitto e centro amministrativo regionale
Nome Thonis in corsivo: si conosce solo il nome greco
Basso Egitto
Paese
(nome popolare)

In geroglifici Data di fondazione Nome Divinità protettrice Nome moderno Altro/i nome/i Nota
Men-nefer (Menfi)
Mn
n Nfr f
r Visualizzazione del materiale O24 niwt
prima del 3150 a.C. 1° Ptah (centro di culto) Mit Rahina Ineb-Hedj, Morto-Sut, Ankh-Tawy, Menfe, Hut-ka-Ptah, Moph, Noph Capitale dell'Egitto durante l'Antico Regno; capitale del suo nome
Khem (Letopolis)
AA1 Visualizzazione del materiale O34 G17 Ø49
probabilmente durante l'Antico Regno 2° posto Khenty-irty Ausim Capitale del suo nome
Yamu (Apis)
M1 M1 M1 niwt
probabilmente durante l'Antico Regno 3° posto Hathor Kom el-Hisn Imu, Apis Capitale del suo nome
Raqote (Alessandria d'Egitto)
r
Z1
ONU A35 t

niwt
331 a.C. 3° posto Serapis Alessandria Rhacotis, Rakotə, Eskendereyyah Alessandria d'Egitto fu per qualche tempo il centro intellettuale e culturale del mondo antico; capitale del Regno Tolemaico
Khito (Rosetta) 3° posto Rashid Bolbitina, Bolbitinum, Bolbitinon, Trashit, Rakhit, Rexi Dove è stata trovata la Stele di Rosetta
Ptkheka (Ptkheka) 4° posto Neith Tanta Capitale del suo nome
Zau (Sais)
z
G39 G1 G43 Ø49
prima del 3300 a.C. 5° posto Neith (centro di culto) Sa el-Hagar Capitale della 24ª e 26ª dinastia; capitale del suo nome
Per-Wadjet (Buto)
A18 X1
Ø49
prima del 3250 a.C. 5° posto Wadjet (centro di culto) Dillo ad al-Fara'in Pe e Dep, Butus, Butosus Dove è stata trovata la Buto-cultura predinastica
Khasut (Xois)
Xa s w w t
niwt
sesto Amon Sakha Xeos, Skhoo Capitale del suo nome
Timinhor (Damanhur)
D46 W19 Visualizzazione del materiale M17 Visualizzazione del materiale M17 Ø49 W24 G5 Z1
successivo al 1200 a.C. settimo Damanhur Hermopolis Mikra, Tel Ballamon Capitale del suo nome
Piemro (Naucratis)
niwt Ka
r T
niwt
VII secolo a.C. settimo Thoth Kom Gieif Ναύκρατις Prima colonia greca permanente; importante centro per il commercio marittimo greco-egiziano
Thonis (Heracleion)
Iab
t
D48A
XII secolo a.C. settimo Amon Ἡράκλειον Il principale porto dell'Egitto durante il periodo tardo; città gemellata di Naucratis
Menouthis (Menouthis) settimo Iside e Serapide Affondata al mare nell'VIII secolo d.C.; vicino a Eracleone e Canopo
Pikuat (Canopo)
Terzo trimestre
W11 AA18 U33 X1
Ø49
Prima del 600 a.C. settimo Osiride Aboukir Canobus, Kanobos, Kanopos, Schedia Principale porto in Egitto per il commercio greco prima della fondazione di Alessandria
Per-Atum (Pithom)
O1
Z1 X1
U15 G17 X1
Ø49
Intorno al 1900 a.C. 8° posto Atum Tell-el-Maskhuta Tjeku, Heroöpolis, Heroonopolis Capitale del suo nome
Djedu (Busiris)
Visualizzazione del materiale R11 Visualizzazione del materiale R11 G43 Ø49
Un piccolo villaggio fino al 3200 a.C. nono Osiride Abu Sir Bana Per Usiri Capitale del suo nome
Capanna-hery-ib (Athribis)
Hwt t
Pr grazie
Hr Ib t
niwt
10º Repyt Banha Dillo ad Atrib, Attrib, Medeenet Ashaysh Capitale del suo nome
Taremu (Leontopolis) 11° Bast e Sekhmet (centro di culto) Kafr Al Muqdam Leonto, Leontos, Tell el-Muqdam Una delle capitali durante la XXIII dinastia; capitale del suo nome durante il periodo tolemaico
Šetennu (Farbaeto) prima del VII secolo a.C. 11° Ormeria Horbeit Shednu, Sheten, Pharbaethus Capitale del suo nome; uno dei centri dei capi dei libici meshwesh
Tjebnutjer (Sebennytos)
Ntr T b niwt
12° posto Onuris Samanud Città natale di Manetone; capitale della 30ª dinastia; capitale del suo nome
Pachnamu'nis (Pachnamunis) 12° posto Città principale
Iunu (Heliopolis)
iwn Nw
Ø49
prima del 3250 a.C. 13° Ra (centro di culto) Ayn Shams Ôn, Āwen, Ὂν Capitale del suo nome
Tjaru (Sile)
G47 Z1 E23
Z1 Ø49
14° Horus Tel el-Habua Zaru, Tharu, Djaru, Tjel, Sile, Edfu del Basso Egitto La più grande città fortezza dell'antico Egitto; luogo di esilio per i criminali; capitale del suo nome
Per-Amon (Pelusio)
Pr Io Mn
n C12 niwt
Prima del 720 a.C. 14° Amon Dillo a el-Farama Sena, Seyân, Sin, Pelousion, Paramoun, Peremoun, Peromi La città egiziana più orientale; Battaglie di Pelusio
Weprehwy (Hermopolis Parva) Prima del 2575 a.C. 15° Dillo ad al-Naqus Capitale del suo nome
Tamiat (Damietta) 15° Damietta Damiata, Domyat, Ταμίαθις, Tamiathis
Djedet (Mendes)
Dd d
t niwt
prima del 3250 a.C. 16° Banebdjedet Dillo a El-Ruba Per-Banebdjedet, Anpet Capitale della 29ª dinastia; capitale del suo nome
Semabehdet (Diospolis Inferior)
F36 Bh
d
t niwt
17° Tel El Balamun Capitale del suo nome
Per-Bast (Bubastis)
Ba San t
niwt
Prima del 3150 a.C. 18° Bastet (centro di culto) Tell-Basta Per-Bastet Una targhetta d'avorio trovata nella tomba U-J risalente al 3150 a.C. molti pensano abbia la firma di Per-Bastet; Una delle capitali durante la XXII e XXIII dinastia; capitale del suo nome
Djanet (Tanis)
D
ONU n
,
t niwt
tardo Nuovo Regno 19° Amon Dillo a Nebesha Tebe del Nord, Ṣān al-Ḥagar, Zoan Capitale della 21ª e 22ª dinastia; capitale del suo nome; importante porto per il commercio asiatico; centro di produzione del lino.
Hut-waret (Avaris)
O7 t
Pr D56 t
niwt
durante il Regno di Mezzo 19° De6 Dillo a el-Dab'a Auaris, Hawara, Athyria Capitale della XIV e XV dinastia
Per-Ramessu (Pi-Ramses)
Pr
Z1 Ra ms s s
1274 a.C. 19° Ramesse II Qantir Per-Ramses, Per Ramessu Fondata da Ramesse II; assorbito Avaris; capitale dell'Egitto durante il regno di Ramesse II
Per-Sopdu (Per-Sopdu)
Pr
Z1 Visualizzazione del materiale M44 G13 niwt
20° Amon Saft el-Hinna Soped, Pi-Sopt Capitale del suo nome
Alto Egitto
Paese
(nome popolare)

In geroglifici Data di fondazione Nome Divinità protettrice Nome moderno Altro/i nome/i Nota
Abu (Elefantina)
E26 Ø49
prima del 3000 a.C. 1° Khnum (centro di culto) Assuan Yebu Capitale del suo nome
Swenett (Assuan)
s E34
n t
niwt
1° cantone di Swenett Assuan Syene Ubicazione delle cave di pietra per il granito di sienite
Nubt (Kom Ombo)
Visualizzazione del materiale S12
X1 Ø49
prima del 3000 a.C. 1° Sobek (centro di culto) Kom Ombo Omboi, Ombos, Ambo, Ombi Guarnigione nel corso della storia faraonica; acerrimo nemico della città di Dendera
Behdet (Edfu)
F18
D46 X1
Ø49
prima del 3000 a.C. 2° posto Horus (centro di culto) Naga el-Goneima Apollonopolis Magna, Apollinopolis Magna, Djeba, Utes-Hor Capitale del suo nome
Nekheb (El Kab)
Sw b Nw niwt
prima del 3500 a.C. 3° posto Nekhbet (centro di culto) El Kab Eileithyiaspolis, Lucinae Civitas Capitale del suo nome prima di Nekhen; circondato da un massiccio muro di mattoni di fango
Nekhen (Hierakonpolis)
Ø47
n niwt
antecedente al 3210 a.C. 3° posto Horus (centro di culto) El Kab Al-Kom Al-Aħmar Capitale del suo nome dopo Nekheb; di fronte a Nekheb dall'altra parte del Nilo
Ta-senet (Latopolis)
Disco rigido San N35
X1 Visualizzazione del materiale R24 I12 Ø49
prima del Medio Regno 3° posto Khnum Esna Iunyt, Polis Latton, Lato Capitale del relativo nome dopo Nekhen
Waset (Tebe)
Visualizzazione del materiale R19 t
niwt
prima del 5000 a.C. 4° posto Amon (centro di culto) Luxor Niwt-rst, Niwt-Imn, Nōʼ ʼĀmôn, No, Iunu-shema, Diospolis Magna, Ta-pe, Tebe dalle Cento Porte Capitale dell'Egitto durante la maggior parte del Medio Regno e del Nuovo Regno; capitale del suo nome; centro religioso più importante
Per-Hathor (Afroditopoli)
O1
Z1 Ø10 Ø49
prima del 3000 a.C. 4° posto Hathor Gebelein Inerty, Pathyris, Naga el-Gherira
Iuny (Hermonthis)
Ø28 N35 Visualizzazione del materiale M17 Ø49
4° posto Montu (centro di culto) Armatura Erment, Iunu-Montu Capitale del suo nome durante Cleopatra VII
Sumenu (Crocodilopolis)
G38 G38 G38 niwt
prima del Medio Regno 4° posto Sobek (centro di culto) el-Mahamid Qibly Imiotru Diverso da Shedet (chiamato anche Crocodilopolis)
Djerty (El-Tod) durante l'Antico Regno 4° posto Montu El-Tod Ḏrty, Touphion, Tuphium, Thouôt, Tuot
Madu (Medamud) 4° posto Montu Medamud
Nubt (Naqada)
Visualizzazione del materiale S12
X1 Ø49
prima del 3500 a.C. 5° posto Set (centro di culto) Naqada Ombos, Città del Sud Dove è stata trovata la cultura predinastica Naqada
Iushenshen (Iushenshen)
N18 Z1 V7
N35 V7
N35 Ø49
prima del 3000 a.C. 5° posto Khozam Capitale del suo nome durante l'Antico Regno
Gesy (Qus)
W11 Visualizzazione del materiale S29 AA17 G1 Ø49
5° posto Horus Qus Gesa, Apollonopolis Parva, Apollinopolis Mikra, Apollonos minoris Punto di partenza per le spedizioni nel Mar Rosso
Gebtu (Koptos)
V33 D58 G4 Ø49
Prima del 3200 a.C. 5° posto Min (centro di culto) Qift Kebto, Keft, Justinianopolis Capitale del suo nome; centro commerciale per il commercio del Mar Rosso dell'Alto Egitto attraverso Wadi Hammamat
Iunet (Dendera)
O1
Z1 G25 AA1
X1 E1 X1
Ø49
sesto Hathor (centro di culto) Dendera Tentyra, Tentyris, Nikentori, Nitentori Capitale del suo nome
Seshesh (Hu)
Hwt t
Pr z
S m SxM Z2
Pr niwt
prima del 3100 a.C. settimo Pipistrello, poi Hathor Hu Diospolis Parva, Diospolis Superior, Hut-Sekhem, Hiw Capitale del suo nome
Abdju (Abydos)
Ab b Dw
Ø49
prima del 3000 a.C. 8° posto Khentiamentiu, poi Osiride (centro di culto) e Iside al-Birba Osiride Capitale del suo nome
Tjenu (Thinis)
V13
N35 T14 Visualizzazione del materiale M17 Ø49
prima del 4000 a.C. 8° posto Anhur Questo Capitale della 1ª e 2ª dinastia; Ancora non localizzato
Ipu (Akhmim)
Visualizzazione del materiale M17 Terzo trimestre G43 Ø49
prima del 3100 a.C. nono Min (centro di culto) Akhmim Apu, Khent-min, Khmin, Shmin, Khemmis, Chemmis, Panopolis Capitale del suo nome
Capanna-Repyt (Athribis)
O6 X1
O1 D21
Terzo trimestre Visualizzazione del materiale M17 Visualizzazione del materiale M17 X1
H8 Ø49
nono Repyt Wannina Triphieion, Tripheion Distinto da Hut-hery-ib (Athribis)
Tjebu (Qau)
Tubercolosi Tubercolosi W
W niwt
10º Nemty (centro di culto) Qaw el-Kebir Djew-Qa, Anteopoli Capitale del suo nome
Shashotep (Hypselis)
M8 Visualizzazione del materiale O34
R4 Ø49
11° Khnum Shutb Speziale Capitale del suo nome
Per-Nemty (Hieracon) 12° posto Nemty al Atawla Hierakon Capitale del suo nome
Zawty (Asyut)
Visualizzazione del materiale O34
G39 w t
Ø49
13° Anubis (centro di culto), Wepwawet (centro di culto) Asyut Impertinente, Syut, Syowt, Lycopolis, Lycon, Lyco Capitale del suo nome
Qis (Cusae)
N29 Visualizzazione del materiale M17 Visualizzazione del materiale S29 Ø49
14° Hathor el-Qusiya Kis, Kusai Capitale del suo nome
Akhetaten (Amarna)
N27 io t
n N5
Ø49
intorno al 1346 a.C. 14° Aton (centro di culto) Dillo a el-Amarna Capitale dell'Egitto durante il regno di Akhenaton
Khemenu (Hermopolis Magna)
Z1
Z1 Z1
Z1 Z1
Z1 Z1
Z1 W24
Ø49
15° Thoth (centro di culto), Ogdoad El Ashmunein Hermopolis Megale, Hermupolis Capitale del suo nome
Herwer (Herwer)
D2
D21 Z7 AA19 N31
D21 Ø49
16° Khnum e Heqet Hur Capitale del suo nome
Hebenu (Hebenu)
V28 D58 N35
W24 Z7 D40
Ø49
16° Kom el Ahmar Capitale del relativo nome prima di Herwer
Per-Imen-mat-khent(j) (Akoris) prima dell'Antico Regno 16° Tihna el-Gebel Mer-nefer(et), Dehenet
Saka (Cynopolis)
AA18
Z1 Ka D53 t
niwt
17° Anubi (centro di culto) El Kays Hardai, Cynopolis Superior Capitale del suo nome
Tayu-djayet (El Hiba)
t Un io io w DA io io t
niwt
18° El Hiba Teudjoi, Ankyronpolis Capitale del suo nome
Per-Medjed (Oxyrhynchus)
Pr
Z1 G20 D N31
niwt
19° el-Bahnasa Pemdje, Oxyrrhynkhoupolis Capitale del suo nome
Henen-nesut (Herakleopolis Magna)
Visualizzazione del materiale M23 A17 A17 A17 X1
Ø49
prima del 3000 a.C. 20° Heryshaf (centro di culto) Ihnasiyyah al-Madinah Nenj-neswt, Ehnasya, Hnas, Ahnas Capitale della IX e X dinastia; capitale del suo nome
Itjtawy (Itjtawy) ~1920 a.C. 20 o 21 Amenemhat-itj-tawyolis Capitale della XII e XIII dinastia; Ancora non localizzato
Shedet (Crocodilopolis)
F30
D46 X1
Ø49
21° Sobek (centro di culto) Faiyum Arsinoë, Fayoum, She-resy Capitale del suo nome
Ta may Sobek neb Pay pa necer aa (Soknopaiou Nesos) 21° Sobek (nel ruolo di Soknopaios) Dimeh es-Seba (in arabo: ديمة السباع) tȝ mȝy Sbk nb Pay pȝ nṯr ʿȝ
Tepihu (Afroditopoli)
t
p I10 h w Ø49
22° Hathor (centro di culto durante il periodo greco) Atfih Petpeh Capitale del suo nome
Nubia
Paese
(nome popolare)

In geroglifici Data di fondazione Nome Divinità protettrice Nome moderno Altro/i nome/i Nota
Chenem-Waset (Amara Ovest) Durante il regno di Seti I nessuno Amara, Nubia Per-Menmaatre, Per-Ramses-meri-Amon Residenza ufficiale del rappresentante di Kush
Iken (Mirgissa)
Visualizzazione del materiale M17 A2 q
n N25
anteriore al 4500 a.C. nessuno Hathor Città fortezza; ora sommerso nel lago Nasser
Buhen (Buhen)
D58 O4 N35
N25
prima del 3000 a.C. nessuno Buhen La più grande città-fortezza della Nubia; ospitava una fabbrica di rame
Costa del Mar Rosso
Paese
(nome popolare)

In geroglifici Data di fondazione Nome Divinità protettrice Nome moderno Altro/i nome/i Nota
Berenice (Berenice)
SA io s Hr
r t t
xAst
275 a.C. nessuno Medinet-el Haras Berenike, Berenice Troglodytica, Baranis Fondata da Tolomeo II; prende il nome da sua madre, Berenice I d'Egitto
Tao (Leucus limen)[2] prima del Nuovo Regno nessuno El Qoseir Leucus Limen, Kosseir, Al Qusair, El Quseir, Qusseir, Qosseir Importante porto commerciale durante l'epoca faraonica, dove le merci provenienti dal Mar Rosso e oltre entravano in Egitto
IL NEOPAGANESIMO E LA MASSONERIA NON SONO RELIGIONI UN CULTO SCAM DI TRUFFATORI E UNA SETTA SATANICA..
profezie di economist 2024 e guerra in Ucraina: https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh_U63o1f1HEISN4agggDbV2
il neopaganesimo e la massoneria non sono religioni
QUDI VEDERE PRI QUESTI VIDEO CON LA DESCRIZIONE https://rumble.com/vvcato-video-riassuntivo-sui-culti-pagani-dei-morti-di-padre-tempo-crono-saturno
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https://rumble.com/v4gs66x-little-egyptsouthern-illinoisu.s.a-documentario
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riassunto video sugli obelischi egiziani presenti nel mondo e in Egitto con spiegazione nelle descrizioni:
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culto degli animali degli egiziani:https://rumble.com/v3p23ie-il-culto-degli-animali-nellantico-egittoil-peccato-di-zoolatria-documentari
riassunto culti pagani e misterici massonici qui: https://rumble.com/v23w0mk-bergoglio-e-lo-sciamano https://rumble.com/v2vihb8-tre-antichi-culti-misterici-romani-documentario-con-riassunto-finale
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riassunto culti apocalittici qui:
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https://rumble.com/v13zugd-top-10-most-hilarious-parody-religions
https://rumble.com/v2tcoau-10-culti-pazzeschi-esistiti-a-cui-non-dovresti-mai-unirti-o-iscriverti
UFO cults: https://rumble.com/v2ahwee-le-previsioni-del-viaggiatore-nel-tempo-annunciano-uninvasione-aliena
NWO Elites EXPOSED:https://www.youtube.com/watch?v=fLsT4rEKmLY&list=PLuNGnkcXvyh9RVLRTzPq33TOXjEhzeBi4
The Real History of the secret societies DOCUMENTARI:https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh8hOJ8FOVrDjH7Kik06Cy_B
Deep State EXPOSED:https://www.youtube.com/watch?v=svtf8bX2NLU&list=PLuNGnkcXvyh_R_TnO93TIJ_cs81WSo3J_
Massoneria EXPOSED:https://www.youtube.com/watch?v=GPez7kLc-Y0&list=PLuNGnkcXvyh-aUyoiw_9Jxrzlzw2bnwCq
La costruzione della sinagoga di Satana a Gerusalemme:https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh8lV9CEBBr5ucOJYQ5dvQoS
culti pagani e stregoneschi delle società segrete,massoniche e vaticane e spiegazione dei vari culti politesti antichi pagani e di stregoneria: https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh92K92-u3eVbPRCklM91pRJ
Quello che le TV e giornali non dicono:https://www.youtube.com/playlist?list=PLuNGnkcXvyh-RREzm84frpLuS4F1yVKg2
Il paganesimo moderno, noto anche come "contemporaneo" o "neopagano", comprende una vasta gamma di gruppi religiosi e individui. Questi possono includere vecchi gruppi occulti, quelli che seguono un approccio New Age, quelli che cercano di ricostruire le vecchie religioni etniche e seguaci della religione pagana e della Wicca.
Gruppi neopagani o proto-neopagani nati dall'occultismo prima delle guerre mondiali scritte dal noto massone di 33°grado di rito scozzese Albert Pike nel 1871,sepolto ancora oggi a Washington alla house of the temple massonica https://rumble.com/v1yhfa8-the-masonic-house-of-the-temple-scottish-ritewashington-d.c.-documentario https://rumble.com/vvyj34-italia-33-grado-documentario
https://rumble.com/v1c66vv-la-storia-della-massoneria-documentario
https://rumble.com/v1c6nhd-i-misteri-della-massoneria-le-origini-documentario
https://rumble.com/v1c6naz-leorigini-della-massoneria-documentario
https://rumble.com/v1c66ah-the-scottish-key-le-origini-della-massoneria-scozzese-documentario
https://rumble.com/v1c0mzh-parliamo-del-culto-di-baaldel-wef-di-davos-e-di-klaus-schwab-e-dei-suoi-alu
https://rumble.com/v1d4isl-ufo-e-alienile-razze-aliene-documentario
https://rumble.com/v1d0sqt-papa-francescojorge-mario-bergoglio-e-la-cupola-massonico-pagana-gesuita
https://rumble.com/v1d8xcf-i-segreti-delle-citt-massoniche-londra-e-parigi-documentario
https://rumble.com/v1d8yl5-washington-la-capitale-massonica-degli-u.s.a.-documentario
Massoneria(1717)
Antico Ordine dei Druidi (1781)
L'Ordine dei Druidi (1909)
Ordo Templi Orientis (1895)
Ordine Ermetico della Golden Dawn (1888)
Crowleyan Thelema (1904)
https://rumble.com/vy7hmn-lagenda-2030-e-il-nuovo-disordine-mondiale
https://rumble.com/v1hfaa9-linquietante-agenda-2030-del-world-economic-forum-di-davos-in-svizzera-doss.html
https://rumble.com/v26fnk4-la-riunione-di-davos-2023-annuncia-un-nuovo-sistema
https://rumble.com/v24xxne-politici-e-massoni-che-vengono-gettati-dentro-il-cassonetto-dellimmondizia
https://rumble.com/v24y84s-previsione-sul-futuro-degli-uomini-nel-film-linceneritore
quindi è un peccato e ho ragione io e torto loro ovvio e quindi tutti i bugiardi andranno nello stagno di fuoco e zolfo con idolatri,immorali,adùlteri,effeminati,sodomiti,ladri,avari,ubriaconi,maldicenti,rapaci,codardi,increduli,abominevoli,omicidi,fornicatori,stregoni certo non no
https://rumble.com/v3n7sat-il-soggiorno-dei-morti-che-aspetta-gli-empi-e-tutti-i-peccatori
https://rumble.com/v19x0f4-apocalisse-2012-e-vidi-i-morti

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