PCB: L’eresia della papolatria e la dichiarazione Fiducia supplicans

9 months ago
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Il peccato e l’egoismo umano possono abusare di tutto, e questo vale anche per l’abuso dell’autorità ecclesiastica, cioè del papato.
Nel primo millennio la Chiesa era composta da cinque patriarcati con i loro centri: Roma, Costantinopoli, Antiochia, Alessandria e Gerusalemme. Con l’invasione dell’islam nel VII secolo, i Patriarcati di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme praticamente scomparvero. Anche Costantinopoli cadde a metà del II millennio. La storia della Chiesa mostra che questi patriarcati erano quasi indipendenti. Quando erano in conflitto tra loro, ad esempio a causa delle eresie dell’arianesimo, del nestorianesimo, del monofisismo, ecc., si rivolgevano alla Roma ortodossa.
Lo sviluppo della comprensione dell’autorità papale avanzò soprattutto nel II millennio sotto san Gregorio VII e Bonifacio VIII. Raggiunse il suo culmine con la costituzione dogmatica Pastor aeternus del 1870 riguardante l’infallibilità papale.
Va detto che mai nella storia della Chiesa si è abusato del papato in modo tale da minare direttamente i fondamenti esistenziali della Chiesa, costruiti sulla Sacra Scrittura e sulla Tradizione, come nel caso dell’invalido papa Francesco Bergoglio.
Scopo del papato è difendere la purezza della fede e dei costumi, al fine di preservare la fede che è condizione della salvezza eterna. Lo scopo secondario del papato è creare un’unità esteriore dei discepoli di Cristo. Se il papa commette eresie manifeste, allora secondo la Sacra Scrittura (Gal 1,8-9), la Tradizione, cioè l’insegnamento dei Padri della Chiesa (san Cipriano, sant’Agostino, san Girolamo...) e dei Dottori della Chiesa (San Francesco di Sales, San Roberto Bellarmino, Sant’Alfonso dei Liguori), anche secondo le dichiarazioni di Papa Innocenzo III (1198) e secondo la bolla dogmatica Cum ex apostolatus officio di Paolo IV (1559), il papa che è l’eretico manifesto si è scomunicato dalla Chiesa e quindi non può esserne il capo.
Oggi, l’autorità del papato viene abusata da Jorge Bergoglio – Francesco I. Più recentemente, ha scioccato il pubblico con la dichiarazione estremamente eretica Fiducia supplicans. In precedenza aveva promosso le eresie come vescovo in Argentina, e durante i dieci anni della sua occupazione del papato si dimostrò un eretico manifesto! Secondo le Sacre Scritture e l’insegnamento dei Padri e dei Dottori della Chiesa, egli si è escluso dalla Chiesa e quindi non può esserne il capo. Si tratta di un chiaro insegnamento che consegue dall’essenza stessa della Sacra Scrittura.
Se un pastore, cioè un successore dei santi apostoli, sia esso un vescovo o un papa, si oppone pubblicamente all’essenza del Vangelo di Cristo e promuove, ad esempio, un antivangelo sodomita, ipso facto attira su di sé la maledizione di Dio – scomunica dalla Chiesa. Quando l’apostolo Pietro si oppose allo Spirito del Vangelo, cioè allo Spirito di Cristo (cfr Rm 8,9), Gesù gli disse: “Va’ via da me, satana!”. (Mt 16,23) La Scrittura avverte: “Se qualcuno predica un vangelo diverso, anche se è un angelo dal cielo, sia maledetto” (Gal 1,8-9) – cioè escluso dal Corpo mistico di Cristo, la Chiesa. Una persona del genere non può essere un pastore di Cristo, e certamente non il Vicario di Cristo sulla terra, come si lascia ingiustamente chiamare l’apostata Bergoglio.
I papolatristi spiegano tutti i crimini di Bergoglio contro Dio e la Chiesa come gesti di umiltà e santità. Ad esempio, affermano demagogicamente che il simbolo della Pachamama è molto motivante emotivamente per le donne amazzoniche e che esse sono profondamente legate ad esso. Pertanto, dicono, non bisogna dire la verità sul fatto che Pachamama è un idolo pagano, perché li offende. Ma il fatto che l’idolatria offenda gravemente Dio non preoccupa i papolatristi! Riescono a divincolarsi da tutto e affermano che chiunque veda l’idolatria nei rituali della Pachamama è un fanatico bigotto e ha il suo mondo irreale di rigidità intollerante. Questi papolatristi o ignorano il primo comandamento oppure lo interpretano anche con lo stesso spirito eretico o apostata. Per quanto riguarda il rituale condotto da un mago in Canada, dove Bergoglio si consacrò pubblicamente a Satana, argomentano che si trattava solo di un inserto culturale. Secondo loro, Francesco aveva ragione solo per non offendere la popolazione indigena – probabilmente soprattutto i maghi. Voleva dimostrare loro che condivideva il loro spirito e che si preoccupava dell’unità con i valori spirituali della cultura indigena.
Altri papolatristi affermano in modo suggestivo: “Il Romano Pontefice non può cadere nell’eresia formale a causa dell’assistenza divina offerta ai successori di San Pietro, che viene data in risposta alla preghiera di Cristo per l’incrollabile fede di Pietro”.
Questa suggestiva affermazione sulla fede incrollabile di Pietro è una grossolana manipolazione. Il Signore Gesù non solo ha pregato per Pietro, ha anche versato il Suo sangue, e non solo per lui, ma per tutti gli uomini, perché è volontà di Dio che tutti siano salvati. Ma molti saranno comunque condannati perché Dio rispetta il libero arbitrio dell’uomo. Ciò vale anche per l’attuale arcieretico che occupa l’ufficio papale.
Tutte le frasi altisonanti dei papolatristi distruggono l’essenza della verità secondo cui Bergoglio ha commesso pubblica idolatria e apostasia. Commette consapevolmente peccati contro il primo comandamento e contro l’essenza stessa della legge di Dio, e come eretico manifesto si è scomunicato dalla Chiesa. È quindi un papa invalido.
Le interpretazioni papolatristi non hanno nulla a che vedere con l’insegnamento cattolico. E certamente non hanno nulla a che fare con lo Spirito di Cristo. Sono diametralmente opposti allo Spirito di Cristo! Bergoglio e la sua setta non lasceranno volontariamente il Vaticano occupato. Ogni vero vescovo, sacerdote e credente deve rendersene conto. Separarsi dal cammino suicida di Bergoglio è l’unica soluzione per salvare la Chiesa oggi. È quindi necessario che un gruppo di vescovi di una determinata nazione insieme a intere diocesi si separino da Bergoglio e dalla sua setta. Ciò creerà le condizioni per l’accettazione di un vero papa cattolico.

+ Elia
Patriarca del Patriarcato Cattolico Bizantino

+ Metodio OSBMr + Timoteo OSBMr
Vescovi Segretari

10 gennaio 2024

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