Vivien Mariol intervista Ing Carlo Negri

10 months ago
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Buongiorno a tutti! Oggi un ospite speciale, ingegnere Carlo Negri. Buongiorno a tutti! Anzitutto vorrei ringraziare che lei mi rilascia questa intervista.
È un piacere.
DOMANDA. Allora, ingegnere, lei parla ad alta voce delle cose che la gente pensa in silenzio.
Sì.
Tutti sembrano vedere queste cose, ma nessuno ha il coraggio di dirlo, come lei?
Ma noi dobbiamo soprattutto pensare alla libertà. Noi siamo stati privati in questo momento della libertà, però non è stato qualcosa di improvviso, è stato un cammino che c'è stato in questi anni, perché consideri che in questi anni hanno cercato sempre di tracciarci, di entrare nei conti correnti, di andare a chiedere quello che noi facevamo, tramite il redditometro, come spendi i tuoi soldi, c'era una famosa politica che diceva, “noi dobbiamo sapere come quelli spendono nei loro soldi”. La Boldrini ha detto, “dobbiamo sapere”, ma perché devi sapere, cioè, lo Stato, deve essere qualcosa di marginale. Noi siamo al centro, non lo stato. E quindi hanno cercato sempre in tutti i modi di andare a studiare, poi hanno applicato l'informatica al fatto di tracciarci, di vedere, quello che facevamo adesso siamo arrivati con il pretesto del virus, l’apoteosi! L’apoteosi nel senso che noi siamo controllati in tutto, cioè noi non possiamo fare più niente. Se qui arriva il pizzardone e ci dice, “ma come? Ma come? Non c'è qui il mezzo metro, ma qui sarà trenta centimetri, non è possibile, adesso vi multiamo”, noi siamo sotto molta adesso! Siamo a questo livello per una cosa che non c'è più, per una balla, una balla attuale. Cioè questo è stato qualcosa più dell'influenza, noi non è che non crediamo al virus. Sì, il virus dell'influenza che ha creato delle infezioni, in certi casi particolarmente gravi, ma lì si ferma, e Invece loro l'hanno visto come un giocattolo meraviglioso, come un mitra puntato sul popolo italiano, un mitra per poter dire, io ti consento, non ti consento, io ti chiudo, tu stai a casa, stai fermo, non ti muovi! Questo, è stato questo. Solo che il mitra, adesso non c'è più, è una pistola che ha il tappo rosso e gli italiani non si sono accorti, che è una pistola giocattolo, non lo capiscono! Quindi è giunta allora di svegliarsi, perché noi che siamo la parte intelligente, eccellente del Paese, stiamo rischiando di essere trascinati nel barato, da quel popolino, scemo che c'ha ancora le mascherine, che va in giro ancora con le mascherine, nonostante Zangrillo abbia detto: “è finita, è finita, non c'è il virus, è clinicamente inesistente”.
DOMANDA. E ingegnere, se lei fosse adesso al governo, cosa farebbe?
Governo, io prima di tutto, tutte le norme fiscali della sinistra di questi 20 anni, l’IRAP, gli studi di settore, gli ISA, tutto quanto, via tutto, via tutto, via tutto, tutto quello che ha fatto la sinistra e poi in maniera simbolica, io spargerei il sale sulle rovine di tutto quello che ha fatto la sinistra, come hanno fatto i romani a Cartagine, mai più, mai più un filo d'erba, deve ricrescere. Poi, Agenzia delle uscite subito! Agenzie delle uscite, al posto dalla Agenzia delle entrate, per controllare tutto, ma lei sa che noi paghiamo in Italia 800 miliardi di euro di tasse e non sappiamo dove vanno a finire, non sappiamo dove vanno a finire. E allora è arrivato un maestrino che mi ha detto, “e ma tu non lo sai, c’è il bilancio dello Stato, vai a vedere il bilancio dello Stato”, ma il bilancio dello Stato, caro maestrino, è fatto per voci, ci sono delle voci: sanità, 200 miliardi, scuola, 100 miliardi, noi vogliamo sapere i destinatari, la sanità, chi è che prende questi soldi? Vogliamo le fatture elettroniche, una per una, ma c'è il tracciamento, noi sappiamo, se lei ordina qualcosa da 10 euro, lei vede il tracciamento, da dove parte, Milano, Bologna, poi arriva per la consegna, lei sa tutto di questo pacco che arriva e noi paghiamo 800 miliardi e non sappiamo niente? Tracciamento totale, in questa maniera noi recupereremo subito 200 miliardi di euro che si rubano in tutti i modi. Pensate, adesso i soldi del vaccino che sono andati a prendere dai vu' cumpra! Il vaccino comprato dai vu' cumpra, con i soldi, nostri. No, no, questo non va bene. Controllo assoluto, libertà al cittadino e controllo su tutto quello che ha lo Stato, realizza.
DOMANDA. Allora, ingegnere secondo lei, chi può trovare profitto di tutta questa confusione con il coronavirus?
Ma il governo! Il governo che praticamente ha svenduto, cioè loro da tanto tempo ci stanno svendendo, ma quando noi ci chiediamo, ma perché ci sono delle norme fiscali che stanno penalizzando le partite Iva, che stanno distruggendo, 3 milioni hanno chiuso! Poi Conte, si è ripromesso di farne chiudere altri 5 milioni, perché vuole prendere dalle partite Iva 101 miliardi, con gli accertamenti! Perché? Perché così, non fanno più concorrenza agli stranieri! Così, in Italia non c'è più la concorrenza! Tutte le aziende chiudono, e allora, loro cosa hanno fatto? C'hanno svenduto? Hanno detto: “Allora, adesso chiudiamo tutto, l'Italia collassa e noi ci prendiamo le provvigioni, noi prendiamo i soldi dai concorrenti dell'Italia”. Questo hanno fatto! Loro hanno l'interesse per chiedere il MES, perché fra poco, loro chiederanno l'accesso al MES, ci diranno, “non ci sono i soldi”, poi con l’ottica che ci mettono sempre uno contro l'altro, perché ci dicono, “tu devi portare la mascherina, chi non porta la mascherina è un egoista, è un assassino! Chi non porta la mascherina… Con questa balla qui, che succede? Che praticamente noi…
Comunque noi con questo discorso, abbiamo il fatto essenziale che loro hanno avuto la possibilità di far collassare l'Italia. Quindi possono accedere al MES, possono dire, noi dobbiamo entrare nei conti concorrenti. Noi dobbiamo entrare nei conti concorrenti, perché quello è fondamentale. Cosa diranno? Come hanno fatto con la mascherina, chi non porta la mascherina è contro l'altro che la porta, oppure chi esce, quando dicevano chi esce di casa è uno che va ad attentare la salute degli altri. Ci diranno, “ma tu non vuoi dare i soldi dal tuo conto concorrente, se tu non vuoi dare i soldi dal tuo conto concorrente, vuol dire che praticamente sei contro quei poveri che stanno morendo di fame, quindi tu non ti devi opporre a questo. È fondamentale”.
DOMANDA. Ingegnere, una curiosità, alla fine della nostra intervista vorrei porre una domanda della sua collezione… perché lei è appassionato di modelli, allora, quanti modelli ha?
La ringrazio della domanda, come era Tribuna Politica, la ringrazio della domanda! Quelli sono modelli da collezione. “Gioca con le macchinine!” Quelli sono modelli da collezione di livello elevatissimo. Sono 25.000 e praticamente è tutta la storia dell'automobilismo mondiale. I modelli da collezione servono per avere presente la storia dell'automobile. Non è che uno ci gioca, no, cioè, è un fatto culturale enorme, noi abbiamo la possibilità attraverso il modello che viene posto, che viene guardato, i cui particolari sono moltissimi, di esplorare in maniera tridimensionale la storia dell'automobile. Quindi questi sono i modelli. Dopo c'è quell’imbecille, “ma gioca con i modelli”. Ma che gioca con i modellini, ma siete scemi, scemi…
DOMANDA. Ingegnere, lei ce l'ha il suo modello preferito?
Il modello preferito? Sono tantissimi. Ci sono delle auto che praticamente hanno fatto la storia dell’automobile. Io quando penso alla Ferrari GTO. Io penso alla Ferrari GTO, è il massimo dell'Italia, poi penso alla faccia di Speranza, e allora dico, ma dove siamo andati a finire? La Ferrari GTO, una musa dell'automobile, una cosa eccezionale del ’62, potrebbe essere una macchina messa in produzione oggi per la bellezza, per la tecnologia, e poi vado a vedere la faccia di Speranza. Vado a vedere la faccia di Conte. Vado a vedere la faccia di Casalino. Ma dove siamo finiti? Cacciamoli via. Cacciamoli via. Non possiamo. La parte eccellente del Paese non può stare con questa gentaglia, con questi criminali, pagliacci, clown, al governo.
DOMANDA. Ingegnere, la ringrazio tanto per il suo prezioso tempo e spero, e mi auguro che un giorno lo vedrò in un governo.
Video intervista del 14 giugno 2020
Noi, non rispettiamo il distanziamento, noi il distanziamento non lo rispettiamo. Caso mai paghiamo la multa
Grazie mille!

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