Non solo Roma - Puntata di Martedì 9 Gennaio 2024

10 months ago
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Non solo Roma con Elisa Mariani - Puntata di Martedì 9 Gennaio 2024
Tivoli, i lavori per l'ospedale procedono a rilento. L'allarme dei sindacati: "Medici in fuga, situazione a rischio"
Ospite in collegamento Dimitri Cecchinelli, delegato CISL Fp Asl Roma 5

Dopo l'incendio dello scorso 9 dicembre che ha parzialmente distrutto l'Ospedale di Tivoli (causando inoltre la morte di tre persone e oltre 200 i feriti), arriva l'allarme dei sindacati: "Lavori a rilento, situazione rischiosa".

La struttura, nel distretto dell'Asl Roma 5, è al servizio di oltre 400mila residenti della provincia di Roma, ma da quel giorno è inagibile, sotto sequestro giudiziario per agevolare le indagini da parte della Procura di Tivoli. Sono tre le sigle sindacali che si sono appellate alla Regione per denunciare ritardi nei lavori necessari al ripristino delle attività nel nosocomio tiburtino.

Molti i locali sanitari sotto sequestro e una bonifica che procede a singhiozzo: "Il ripristino delle sezioni di degenza non risulta affidato a ditte specializzate che lo possano garantire con lavoro a ciclo continuo - scrivono Anaao Assomed, Cisl Fp Roma Capitale e Rieti e Cisl Medici - Si registra, inoltre, un continuo trasferimento di materiali e macchinari elettromedicali dal P.O. di Tivoli verso altri presidi della Asl Roma 5: si teme che sarà molto difficile il recupero di detti materiali anche una volta avvenuta la riapertura dell'ospedale tiburtino".

Altro aspetto allarmante pare poi essere la "fuga" dei professionisti: secondo le tre sigle sindacali, nelle prossime settimane diversi professionisti migreranno in altre strutture, prevalentemente di Roma. Nel dettaglio, si parla di 9 medici cardiologi che a breve accetteranno incarichi presso altre Asl, abbandonando per sempre l'ospedale Tiburtino.

In ultimo, ma non per importanza, la questione legata alla copertura: di fatto il territorio è scoperto dal punto di vista medico e molti residenti sono costretti a recarsi in altre strutture del territorio; il blocco delle attività a Tivoli, infatti, con i pazienti smistati, sta causando problemi alla fluidità del lavoro dei sanitari e delle ambulanze.

"Chiediamo quindi che venga istituito un tavolo tecnico permanente  - concludono le sigle sindacali - che si occupi di definire e raggiungere tutti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine volti a garantire il diritto alla salute ai cittadini dell'intero settore di Roma Est".

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Maxi sequestro a Civitavecchia: arrestato con 29 kg di hashish
Ospite in collegamento Francesco Baldini, redazione "Civonline"

Nella serata dello scorso 6 gennaio, durante un servizio dedicato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nella Capitale, gli agenti della Squadra Mobile, col supporto dei poliziotti del Distretto di Polizia Fidene, del Commissariato Romanina e della Polizia Stradale, hanno effettuato un controllo ad un'autovettura con a bordo un giovane, nei pressi del casello autostradale di Civitavecchia Nord.

Gli investigatori, nella parte posteriore del veicolo, hanno individuato un "doppio fondo", con apertura nascosta, all'interno del quale erano stati stipati 33 involucri contenenti circa 29 kg di hashish.

Il soggetto, un 19enne romano, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, al termine delle formalità di rito, è stato associato alla casa Circondariale di Civitavecchia.

L’Università Agraria farà appello contro le sentenze del commissario

L’Università Agraria di Civitavecchia è decisa a portare avanti la sua battaglia: contesta infatti la decisione del Commissario agli Usi Civici con la quale viene dichiarata la natura di alcune particelle edificate nel territorio del Comune di Civitavecchia e, allo stesso tempo, anche la presa di posizione del consigliere comunale Pasquale Marino.

"Contestiamo la condanna alle spese che ci pare abnorme – dice il presidente Daniele De Paolis – in quanto l’Ente che rappresento è esponenziale della collettività civica ed in quanto tale non può non tutelarne le ragioni in sede processuale. Tanto più abnorme tale condanna appare nei confronti del Comune di Civitavecchia e della Regione Lazio, che hanno partecipato al giudizio pur senza vantare la titolarità di alcun diritto sui beni controversi e quindi senza alcuna pretesa di ordine sostanziale da far valere".

"Non bisogna mai dimenticare che tali cause sono state avviate in seguito ad opposizioni proposte avverso una verifica demaniale amministrativa mandata in pubblicazione dalla Regione Lazio, che si è poi costituita in giudizio contestando gli esiti di tale verifica, della quale essa porta indubitabilmente la responsabilità, e che nelle ultime sentenze commissariali si è poi vista addirittura gratificata dalla condanna di questo Ente Agrario al rimborso delle spese di lite".

Per quanto riguarda la motivazione in punto di merito "la sentenza si pone in contrasto con quanto stabilito dalla legislazione pontificia - spiegano ancora dall’Agraria - che è invece sempre stata presa a riferimento per il tema di cui si discute. La sentenza non tiene conto infatti di una costante giurisprudenza la quale ha negato che la concessione in enfiteusi abbia efficacia sdemanializzante, come ritenuto, tra l’altro, dalla Corte di Cassazione".

"In sintesi, la sentenza adotta sistematicamente conclusioni contrarie alle tesi sostenute da dottrina, giurisprudenza, normativa, ricerca storica. Singolare è poi la presa di posizione del consigliere Marino tesa a rappresentare quell’amministrazione comunale che, nonostante le analisi territoriali disposte proprio dallo stesso Comune di Civitavecchia, ha continuato a rilasciare concessioni e permessi proprio su particelle la cui natura è stata accertata quale indisponibile. Questo, volendo aprire un dibattito libero da personalismi e tifo politico, sarebbe uno dei principali temi da affrontare - hanno concluso - se si vuole veramente il bene della città e dei suoi cittadini".

Open day, alta adesione: 210 vaccinati

Bene l’open day vaccinale a piazza Verdi di domenica che ha visto un’ampia affluenza con 264 vaccini effettuati su 210 utenti.

Il centro vaccinale è stato aperto dalle 9 alle 18 e sono stati offerti i vaccini anti-covid, antinfluenzale, antipneumococcico, anche in cosomministrazione, oltre a tutte le vaccinazioni raccomandate e obbligatorie. Inoltre, essendo gennaio il mese dedicato alla prevenzione del papilloma virus, è stata attivata una linea dedicata agli adolescenti che potranno effettuare la vaccinazione anti- HPV e tutti i richiami previsti per la fascia d’età.

La vaccinazione anti-HPV è raccomandata e offerta gratuitamente a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 di età, alle donne in trattamento e ai soggetti a rischio per patologie e età.

"Siamo molto soddisfatti dell’affluenza - ha spiegato Maria Teresa Sinopoli, direttore della Uoc attività di prevenzione rivolte alla persona -, è andata molto bene perché abbiamo fatto davvero tanti vaccini. Probabilmente la giornata che ha registrato la maggiore affluenza sul territorio, sicuramente la gestione dell’evento è stata piuttosto complessa vista l’apertura di più linee differenti di vaccinazioni ma nel complesso siamo davvero soddisfatti dell’andamento di questa iniziativa".

"Non solo vaccinazioni anti-covid ma anche antinfluenzali e tanti HPV. Essendo il mese della prevenzione del papilloma virus ci è sembrato giusto e importante aprire la giornata agli adolescenti e la risposta è stata molto buona". Ma le iniziative del servizio vaccinale della Asl Roma 4 proseguono il 20 gennaio a Ladispoli e il 21 a Fiano Romano.

«Ci sono tante patologie - ha concluso Sinopoli -, la nostra opera non si ferma».

Nel corso della giornata sono state somministrati 264 vaccini tra cui 97 anti covid, 58 anti Hpv e 37 antinfluenzali. Un’iniziativa che si inserisce brillantemente all’interno della campagna regionale di vaccinazione e che ha visto un’ottima adesione soprattutto considerando il giorno festivo.

"Abracadown", lo show che abbatte i pregiudizi e registra un successo incredibile
Ospite in collegamento Francesco Leardini, ideatore e mago di "Abracadown"

Ha registrato un successo incredibile, com'era previsto d'altronde, lo show "Abracadown", che sul palco del Teatro Olimpico ha dimostrato come sia d'obbligo favorire l'inclusione e abbattere i pregiudizi.

Lo spettacolo, ideato da Danilo Melandri, Giancarlo Giambarresi e Francesco Leardini, è andato in scena l'8 gennaio portando sul palco il sorriso contagioso di 34 ragazzi con sindrome di Down; la prima ad ottobre al Teatro Brancaccio, ma visto il grande successo riscosso si è deciso di replicare in questo inizio del 2024.

Con lo slogan “ Tutti uguali, nessuno escluso”, sul palcoscenico dieci ballerini, dieci cantanti, quattordici attori e maghi, per circa un’ora e quindici minuti di show, hanno emozionato e fatto divertire il numeroso pubblico che ha riempito la platea. Gran finale con i ragazzi tra il pubblico tra balli, selfie e grandi abbracci.

La mission di questo spettacolo è stata (e molto probabilmente continuerà ad essere) proprio quella di contrastare ed abbattere i pregiudizi fornendo ai protagonisti la possibilità di emergere, fare squadra, mostrare alla platea tutto il loro valore in una miscela esplosiva tra danza, canto, recitazione, arti magiche.

Nel futuro il progetto prevede l’apertura di un’accademia dello spettacolo per ragazzi Down, e un tour in pullman con le foto di tutti i protagonisti sui vetri dei finestrini.

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