Istanti particolari dell’adolescenza di Gesù Cristo! Sun Myung Moon

1 year ago
165

I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando giunse all'età di dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; passati i giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase in Gerusalemme all'insaputa dei genitori.

Testo completo
https://unnuovosguardosugesu.blogspot.com/2014/12/gesu-cristo-la-sua-infanzia.html

Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva loro delle domande; e tutti quelli che l'udivano, si stupivano del suo senno e delle sue risposte. Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti; e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena».

Ed egli disse loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del Padre mio?»

Maria e Giuseppe ebbero altri figli, e tutti loro sapevano che in qualche modo Gesù era diverso. La Bibbia non ne parla direttamente, ma il fatto è che, quando Gesù era bambino, c'era tanta tensione e persino Maria a volte era distante da lui, perché era vittima della situazione di tutti i giorni.

Gesù era un ragazzo solitario e spesso se e andava da casa per restare da solo. Una volta addirittura i suoi genitori lo persero a Gerusalemme e tornarono a cercarlo solo dopo tre giorni. Come è possibile che i genitori abbandonassero in quel modo un figlio così piccolo? Ci furono ben pochi giorni felici nella sua famiglia.

Dal discorso di Sun Myung Moon: “Sulla Famiglia di Gesù” 25 dicembre 1971.
Dobbiamo capire il dolore che Gesù provò durante quei 30 anni di preparazione. Anche se voleva disperatamente rendere testimonianza alla verità, viaggiando da un posto all'altro per tutta Israele, doveva occuparsi degli affari della sua famiglia. Poiché Gesù stava aprendo la strada per il regno dei cieli, non c'era un solo giorno che nel suo cuore non visitasse più volte la dimensione degli ideali di Dio. Dobbiamo comprendere che Gesù era questo tipo di uomo.

Nessuno sulla terra riconobbe la sofferenza interiore di Gesù, ma Dio era dalla sua parte. Quando levigava il legno con la pialla o ne tagliava un pezzo con l'ascia, Gesù voleva provare il cuore e la situazione di Dio e costruire il regno dei cieli che Dio desiderava. Anche quando faceva una pausa dopo il pasto, il desiderio del suo cuore non si sopiva. Non c'era un momento che non avesse questi pensieri. Immaginate Gesù e il suo cuore mentre faceva i suoi preparativi. Anche se gli abiti che aveva addosso erano poveri e l'espressione del suo viso pietosa, il suo sguardo non era paragonabile a nessun conquistatore o pioniere sulla terra.

Il suo sguardo poteva collegarsi al cuore di Dio e vedere tutto l'universo. Di conseguenza, guardando il mondo con questo cuore e da questo punto di vista, Gesù non poteva non sentirsi torturato dalla miseria, non poteva sfuggire alla sofferenza. Il suo sguardo era per il popolo ebreo; il suo cuore era per la nazione d'Israele e per tutto il mondo. Per questo Gesù versò lacrime senza fine. Quando gli giungeva voce che qualcuno stava per morire, sentiva come se stesse morendo lui stesso. Se c'era qualcuno che era perseguitato o offeso ingiustamente, sentiva come se fosse lui a subire quelle angherie. Nel suo cuore, Gesù assisteva a tutte le tragiche vicende della sua comunità come se si stessero svolgendo nella sua stessa vita.
Dal discorso di Sun Myung Moon: “L'Incarnazione di Gesù, un Pioniere” 1 febbraio 1959.

Loading comments...