“Passaggi del discorso di Vladimir Putin durante la Parata della Vittoria sulla Piazza Rossa!!”😇💖👍

1 year ago
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▪️Il popolo ucraino è diventato un ostaggio del colpo di stato del 2014 e Kiev è diventata una merce di scambio nelle mani dell'Occidente;
▪️La civiltà è di nuovo a un punto di svolta decisivo, contro di noi si è scatenata una vera e propria guerra;
▪️Per la Russia, non ci sono popoli ostili né in Occidente né in Oriente. Il Paese vuole vedere un futuro di pace, libertà e stabilità;
▪️ Qualsiasi ideologia di superiorità è disgustosa, criminale e mortale, ma le élite occidentali parlano ancora della loro esclusività;
▪️L'Occidente provoca conflitti e sconvolgimenti, distrugge i valori tradizionali per dettare le proprie regole di dominio e violenza;
▪️L'obiettivo degli oppositori della Russia, e qui non c'è nulla di nuovo, è ottenere il collasso e la distruzione del nostro Paese.
***CONDIVIDO IL BREVE, SOFFERTO “TESTAMENTO SPIRITUALE” DI DON ALBERTO FERDINANDI, DETTATO A SUA SORELLA -QUASI IN PUNTO DI MORTE- NEL NATALE DEL 2021.
EGLI È STATO, SIA PER ME CHE PER MIA MOGLIE, UNA GUIDA SICURA SIN DALL'INIZIO DELLA FARSA PANDEMICA.
MI AUGURO CHE, BEN PRESTO, EGLI POSSA GODERE, DAL PARADISO, LA VITTORIA FINALE DEL SUO AMATO SIGNORE E DELLA SUA TENERISSIMA MADRE.
#“Siamo sommersi dalle tragiche conseguenze del rifiuto di Cristo, anche ad opera dei cristiani, l’inviato dal Padre come unico Salvatore:
-disorientamento, confusione e insicurezza;
-sofferenze di ogni genere;
-diffusa presenza di menzogne e morte;
-la precaria sopravvivenza in un mondo trasformato in un inferno gestito da demoni mascherati da uomini mostruosi, abominevoli e criminali”.
(Don Alberto Ferdinandi)
-https://frammentidipane.wordpress.com/
#ACCOMPAGNO LE SUE PAROLE CON ALCUNE MIE MODESTE CONSIDERAZIONI.
***“AMICI DI DIO”
(di Umberto Fortunati)
Adamo ed Eva nel Giardino terrestre: il Sogno di Dio realizzato in pienezza. Monti verdissimi con pascoli meravigliosi, fiumi fluenti con acque limpidissime, cibo abbondante. Un sole splendente che illumina l’intera creazione.
E all’uomo, creatura di Dio, Dio stesso affida questa meraviglia, perché ne goda, e non fino alla fine dei suoi giorni, ma per l’eternità.
Appare poi sulla scena un essere, anch’esso creato da Dio, ma ribellatosi a Dio. Dio infatti crea tutti liberi, siano esseri umani o creature di solo spirito.
E quell’essere sordido, divenuto tale non per decreto divino, ma per il semplice fatto che, allontanandosi da Dio, la sua fine naturale può essere solo corruzione e sporcizia, interviene per rovinare ogni cosa e trascinare anche l’uomo e la donna verso la condivisione del suo destino dannato.
A differenza di noi il demonio si è dannato da solo, decidendo di vivere alla larga da Dio. Le conseguenze della ribellione a Dio gli erano note e chiarissime. Ed è per questo che satana non potrà mai essere perdonato.
Noi, invece, ci possiamo dannare solo cedendo alle lusinghe di chi ci vuole dannati come lui, fingendosi nostro amico ed invogliandoci a fare un uso distorto e cattivo della nostra libertà.
A noi manca la piena consapevolezza, che invece satana aveva, e per questo possiamo essere perdonati.
Ma torniamo all’inizio: dopo la caduta, dopo che Eva ingannata dal serpente ha mangiato il frutto dell’albero proibito, offrendone poi ad Adamo, tutta la creazione inizia a gemere.
E l’atto appena di poco successivo sarà il primo omicidio della storia: anzi, sarà addirittura un fratricidio.
Caino uccide Abele poiché il fratello diventa, da compagno di giochi e di familiari condivisioni, un nemico da eliminare e da distruggere, fino a desiderarne e causarne la morte.
Questa, in sintesi estrema, è la storia o, se preferite, la favola che tutti conosciamo: ma quanta aderenza ha, questa favola, con la vita concreta! Non servono forse, proprio le favole, a disegnare in modo semplice e comprensibile a tutti una realtà che si intende sottesa e che si vuole spiegare affinché tutti la possano comprendere? Questo è il compito svolto dal Testo Sacro.
E, adesso, facciamo pure un enorme salto fino al presente. E’ inutile sottolineare che ciò cui abbiamo assistito, e cui ancora stiamo assistendo, non è altro che l’identica storia che si ripete.
L’uomo, allontanatosi da Dio, diventa omicida, adultero, impuro, avido di soldi e di potere da esercitare sul prossimo, senza avere del prossimo stesso alcun rispetto o considerazione.
Ed ecco perché la politica, l’informazione, il mondo dello spettacolo, fino alle vite di molti, sono divenuti solo strumento nelle mani di chi desidera la nostra rovina, presente ed eterna.
Per fare tutto questo, però, il male ed i suoi servitori, hanno necessità di mentire, proprio come il serpente fece nel Giardino di Eden.
“Dio” disse il serpente “vi vuole schiavi. Ma, per vostra fortuna sono arrivato io a liberarvi”. Mai vi fu menzogna più grande.
Dunque, all’inizio di ogni azione cattiva vi è sempre una colossale bugia, un artificio che nei secoli non è mai cambiato. Siamo portati infatti a compiere il male assai spesso ritenendo, in cuor nostro, addirittura di compiere il bene e di liberarci, con questo, dalla schiavitù in cui Dio ci vorrebbe invece costretti.
Ma le conseguenze dell’inganno sono solo la nostra infelicità e la nostra totale rovina!
Al giorno d’oggi satana, a differenza che nel racconto biblico, può contare non solo sulle sue forze, che pure non sono di certo scarse, ma anche sulla collaborazione di molti uomini e donne che si sono scientemente posti al suo servizio e che lo aiutano, propagando falsità, nella realizzazione dei suoi piani malvagi.
E così abbiamo una falsa scienza, una falsa pandemia, una guerra di cui ci vengono nascoste le vere cause, facendo ricadere ogni colpa solo ed esclusivamente su chi ha cercato di difendere il proprio popolo da quasi dieci anni di bombardamenti e di stragi.
Fa specie che, in un simile contesto, la politica continui a fare salamelecchi ipocriti a persone che hanno invece sempre lottato per la verità.
Ma questo è utile al compimento del piano malvagio e serve a facilitare il compito, sicché il popolo creda più scioccamente e facilmente ad una infinita serie di bugie:
siamo noi a liberare le donne (e, se lo facciamo favorendo l’aborto, questo è un dettaglio insignificante);
siamo ancora noi ad essere tolleranti, accoglienti e resilienti (e non importa se, nel frattempo, promettendo la vita e la tutela della salute, cerchiamo invece di assottigliare in modo significativo la nostra popolazione facendo morire la gente senza alcuna giustificazione);
siamo sempre noi ad approvare norme che liberalizzano strumenti di morte, come droghe varie e pillole del giorno dopo;
e siamo noi, infine, ad ammettere la piena liceità di affittare un utero o di rivolgersi ad una banca del seme. Etc.
Questa è la libertà che desideriamo per noi stessi, per i nostri figli o nipoti?!... Essere liberi, anche solo di assecondare il male, non ci porta certamente verso alcun tipo di felicità, né terrena né eterna.
La politica, arte di per sé nobilissima, è divenuta perciò soprattutto strumento di offesa, nei confronti delle anime e dei corpi, sistematicamente violati e martoriati.
La periodica commemorazione della Shoah (commemorazione di per se nobilissima) fa anch’essa purtroppo parte del piano ed è utile a farci credere nella bontà di chi organizza cerimonie e anniversari. Pura ipocrisia!
Dall’essere “al servizio del popolo”, la politica è divenuta “mezzo per asservire il popolo e ridurlo al proprio sevizio”, al fine di realizzare personali ed inconfessabili interessi.
I siparietti cui ci vorrebbero assuefatti sono solo un indegno teatrino, in cui le parti sono concordemente assegnate previo accordo di tutti.
Occorre quindi un sussulto, una inversione di rotta, un risveglio del popolo, che è stato pazientemente e lentamente drogato ed addormentato da anni di “Uomini e donne”, “Tu si que vales”, “Forum”, “Il Grande fratello”, “L’Isola dei famosi”, di “TV con giornalisti servi e corrotti”, e di altre solenni porcherie.
Tutti costoro vogliono lavarci il cervello, imponendo un modello di uomini e di donne in perenne lite tra loro, sentimenti fasulli a buon mercato ed, infine, l’abbandono di tutto ciò che soprattutto conta: il ricordo del Giardino di Eden, quel giardino in cui tutti siamo passati, assieme ad Adamo ed Eva, ma che ora viene sistematicamente negato, come se davvero fosse solo una favola.
Ancora, però, abbiamo la possibilità di sognarcelo, di immaginarcelo e di desiderarlo.
Ancora abbiamo la possibilità di volere, con tutte le nostre forze, tornarci per continuare ad essere, sempre e per sempre, “amici di Dio”.
-28 maggio 2022-

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