💉 TESTIMONIANZA⚖️SOTTO GIURAMENTO ☣️ ARMA 💉 BIOLOGICA ☣️ COSTRUITA INTENZIONALMENTE💉

1 year ago
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💉 ☣️ 🧬QUESTA TECNOLOGIA DEVE ESSERE FERMATA 😱 🙈 🙉 🙊 😡 💀 🤬.... GUARDATE QUESTO VIDEO:
https://rumble.com/v24cp74--questa-tecnologia-deve-essere-fermata-.....html?mref=6zof&mrefc=44 😱 🙈 🙉 🙊.... AL MINUTO 1:15:30 COSA SUCCEDE IN UNA GOCCIA DI SANGUE SE HAI APPENA MESSO UNA GOCCIA DI UN VACCINO 💉 COVID-19

⚖️SOTTO GIURAMENTO ☣️ ARMA 💉 BIOLOGICA ☣️ COSTRUITA INTENZIONALMENTE💉

Cardiologo, cardiologo nucleare, fisico, PhD, MD e JD, il Dr. Richard Fleming sotto giuramento riguardo alle origini di laboratorio del Sars Cov-2, definendola una "arma biolo💉 ☣️ 🧬QUESTA TECNOLOGIA DEVE ESSERE Fgica" costruita intenzionalmente e descrive la sequenza temporale dell'arma biologica della proteina Spike e le parti coinvolte nel suo sviluppo.

❗️TESTIMONIANZA INTEGRALE ❗️

☣️ LA GUERRA BATTERIOLOGICA SEGRETA DEL DEEP STATE ☣️
https://www.thelivingspirits.net/la-guerra-batteriologica-segreta-del-deep-state/

Il VIDEO RAI-LEONARDO DEL 2015 SUL VIRUS CREATO IN CINA IN LABORATORIO
https://www.youtube.com/watch?v=uwyU5P5AuMk

Da alcuni giorni è tornato a circolare in Rete, e nelle applicazioni di messaggistica private, un video messo in onda nel novembre del 2015 dal Tgr Leonardo, un notiziario dedicato alla scienza prodotto dalla Testata giornalistica regionale della Rai. In questo video, firmato da Maurizio Menicucci, si sosteneva che scienziati cinesi avessero creato un «supervirus polmonare da pipistelli e topi» per «motivi di studio». «Un gruppo di ricercatori cinesi», sosteneva il servizio, ha «innestato una proteina superficiale presa dai pipistrelli su un virus che provoca la Sars ricavato da topi», creando « un supervirus che potrebbe colpire l'uomo».
Il servizio viene interpretato da alcuni come una possibile prova del fatto che il virus Sars-CoV-2 sarebbe stato creato in laboratorio e sarebbe poi sfuggito al controllo degli scienziati cinesi. Secondo questa ipotesi, un gruppo di ricercatori di Wuhan lo avrebbe ideato come arma bioterroristica, ma se lo sarebbe poi lasciato sfuggire, dando vita all'attuale pandemia.
La comunità scientifica smentisce però, con forza e compattezza, che il virus Sars-CoV-2, l'attuale coronavirus, sia stato creato in laboratorio: l'origine di questo virus — certo, legato a doppio filo a quello della Sars; certo, all'origine di una sindrome polmonare — è naturale.

Il VIRUS PERFETTO - PresaDiretta
https://rumble.com/vo89ex--il-virus-perfetto-.html?mref=6zof&mrefc=33

👉⛔ 040 - IL COVID 19 E' STATO CREATO DA BILL GATES- SOROS- Rockefeller, NUOVO ORDINE MONDIALE
https://drive.google.com/drive/folders/1iEfRWUxZPw_VRwCy9lRz2_gIJH_-kMbW ⛔👈
COVID19
Tribunale peruviano: “C0VID creato dal Nuovo Ordine Mondiale e dalle elite criminali di Bill GATES, George SOROS e Rockefeller”
https://www.detoxed.info/tribunale-peruviano-c0vid-creato-dal-nuovo-ordine-mondiale-e-dalle-elite-crimalali-di-bill-gates-george-soros-e-rockefeller/

💉🩸💉 LA VERITA' DI UN PREMIO NOBEL 💉🩸💉 IL VACCINO PROVOCA ...💉🧬💉
https://rumble.com/vunzxz--la-verita-di-un-premio-nobel-il-vaccino-provoca-....html?mref=6zof&mrefc=37

🧬 SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA PROVOCATA DAL VACCINO 💉
https://rumble.com/vrlxn7--sindrome-da-immunodeficienza-provocata-dal-vaccino-.html?mref=6zof&mrefc=35

☣️☠️☣️ DOCUMENTO UFFICIALE RUSSO SULLE ATTIVITA' DEI BIOLAB IN UCRAINA ☣️💀☣️
https://rumble.com/vxvmnj--documento-ufficiale-russo-sulle-attivita-dei-biolab-in-ucraina-.html?mref=6zof&mrefc=38

👉⛔ 048 - 048 A - CONVENZIONE SUL DIVIETO DELLO SVILUPPO, DELLA PRODUZIONE E STOCCAGGIO DI BATTERIOLOGICI (BIOLOGICI) E LE ARMI TOSSICHE E SULLA LORO DISTRUZIONE - BUGGIARDINO PFIZER – https://drive.google.com/drive/folders/1iEfRWUxZPw_VRwCy9lRz2_gIJH_-kMbW ⛔👈

💥💥 1918. L’INFLUENZA SPAGNOLA 💥💥

🤔🤔🤔... Negli anni novanta il sequenziamento del Dna era ormai uno strumento potente e gli scienziati speravano che potesse aiutarli a risolvere il rompicapo dell’influenza spagnola. Un gene consiste di migliaia di unità: le basi. Se gli scienziati fossero riusciti a sequenziare quelle unità per tutti gli otto geni del virus dell’influenza spagnola e a confrontarli con quelli di altri virus influenzali, forse avrebbero scoperto perché la pandemia del 1918 era stata così insolita. Purtroppo l’influenza spagnola era solo un ricordo lontano, quindi la prima sfida era ottenere un campione del virus. Bisognava trovare del tessuto polmonare infetto che si fosse conservato per quasi ottant’anni; e non solo doveva essere sopravvissuto il tessuto, ma anche le cartelle cliniche che lo accompagnavano. Partì la corsa: i patologi cominciarono a perlustrare l’intero pianeta a caccia di quel microbo inafferrabile.

Nel 1996 si ebbe il primo piccolo successo. La biologa Ann Reid e il patologo Jeffery Taubenberger trovarono il virus nascosto quasi davanti ai loro occhi, (Afip) di Washington, dove lavoravano. Era in un frammento di polmone conservato lì da quando un patologo dell’esercito l’aveva prelevato da Roscoe Vaughan, un soldato ventenne morto in un campo di addestramento in South Carolina nel settembre 1918. Il tessuto era stato trattato con formaldeide per preservarlo e messo nella paraffina. La formaldeide aveva danneggiato l’Rna del virus, per cui gli scienziati riuscirono a sequenziare solo dei frammenti (in seguito riuscirono a ottenere dall’Afip un secondo campione), ma pubblicarono questi primi risultati parziali nel 1997. Un medico di San Francisco, Johan Hultin, si imbatté nel loro articolo. Era già sulla settantina e da tempo si interessava all’influenza spagnola. Nel 1951, quando era un giovane medico volenteroso, aveva deciso che sarebbe stato il primo a trovare il virus. Sapeva che in alcune zone dell’Alaska erano morte di influenza moltissime persone, che erano poi state sepolte in fosse comuni: se il permagelo aveva conservato i corpi, era possibile estrarre da loro il virus. Aveva allora organizzato una spedizione nel villaggio di Breving Mission, sulla penisola di Seward (circa ottocento chilometri a nord di Dillingham), che nel 1918, in cinque giorni, aveva perso l’85% della sua popolazione. Dopo aver ottenuto il permesso dal consiglio del villaggio, aveva riaperto la fossa dove erano state sepolte le vittime; aveva trovato del tessuto polmonare e se l’era portato via, con l’obbiettivo di analizzarlo in laboratorio. Ma era il 1951: anche se gli scienziati erano al corrente dell’esistenza del virus, li avevano visti al microscopio elettronico e li avevano coltivati nelle uova, non potevano estrarre quei fragili organismi da tessuti vecchi di decenni che, avevano in realtà attraversato cicli potenzialmente fatali di congelamento e scongelamento. Hultin aveva accantonato il progetto ed era passato ad altro.
Quasi cinquant’anni dopo tornò alla stessa fossa comune, da solo, come se il tempo non fosse passato. Stavolta scoprì i resti di una donna in sovrappeso, il cui grasso addominale aveva protetto i polmoni dai peggiori danni della decomposizione. Impacchettò un campione del suo tessuto polmonare, lo spedì a Taubenberger, sostituì le due grandi croci che segnalavano la tomba nel 1951 e che nel frattempo erano marcite, e riprese l’aereo per San Francisco. Taubenberger riuscì a estrarre l’Rna virale dal tessuto – sebbene anche questo fosse stato danneggiato dal ciclo di congelamento-scongelamento – e a sequenziare altri frammenti. Nel 2005, dopo nove anni passati <a cucire="">insieme le sequenze parziali, Taubenberger e Reid pubblicarono la prima sequenza completa del virus dell’influenza spagnola (il team di Taubenberger ha da allora ripetuto l’impresa in un paio di settimane, usando una nuova, potentissima tecnica di sequenziamento). Ulteriori sequenze parziali furono ottenute da campioni conservati negli archivi ospedalieri di Londra.
La prima cosa di cui si accorsero Reid e Taubenberger fu la somiglianza tra quella sequenza virale e quella dell’influenza aviaria allora note. Il virus aveva conservato molte caratteristiche del virus dell’aviaria, il che potrebbe spiegare la sua virulenza: era un vero e proprio invasore alieno che nel 1918 aveva preso d’assalto il sistema immunitario umano e che sapeva riconoscere le cellule umane, cioè legarsi a esse. Il passo successivo, ovviamente, fu ricostruirlo, anche se questo avvenne solo dopo una lunga riflessione. Insieme al virologo Terrence Tumpey ed ad altri dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, <diedero da="" mangiare=""> la sequenza virale alle cellule di un rene umano coltivato in una piastra di Petri, costringendole a fabbricare il virus proprio come fanno i virus con la cellula ospite nel normale processo di infezione, poi infettarono dei topi. Il risultato fu formidabile. Nei topi il principale sintomo di contagio influenzale e la perdita di peso e di appetito. Due giorni dopo essere stati infettati con il virus risuscitato, i topi avevano perso il 13% del loro peso corporeo. Quattro giorni dopo nei loro polmoni c’erano quarantamila volte più particelle virali di quelle presenti nei polmoni dei topi con il ceppo di influenza stagionale. Sei giorni dopo erano tutti morti, mentre i topi di controllo erano ancora vivi… ecc... ecc...

💥 CONTINUA nel LIBRO: 1918. L’influenza spagnola 💥

LE ARMI BIOLOGICHE DEL PENTAGONO
https://armswatch.com/the-pentagon-bio-weapons/

💉L’influenza suina del ’76 e il vaccino💉ritirato dal mercato dopo aver causato troppe morti 💉☠️⚰️💀
https://rumble.com/vmv5h1-linfluenza-suina-del-76-e-il-vaccino-ritirato-dal-mercato-dopo-aver-causato.html?mref=6zof&mrefc=18

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