Alzano Lombardo Barley Aperitivo letterario 15.09.2022 POESIA COME RESISTENZA UMANA

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“Non la forza ma la bellezza, quella vera, salverà il mondo.”
Così scriveva il grande Dostoevskij lamentando la “vastità” dell’essere umano (“troppo vasto è l’uomo, vorrei che fosse più stretto”). Ed è proprio questa vastità a dare la cifra spirituale della battaglia che ci convoca in questo presente e che richiede l’interezza del nostro essere umani vibranti e connessi nell’intimità e al contempo universalità che la poesia sa miracolosamente condensare nel suo funambolico andare fra poesis e noesis: dardo disperato contro il wittgensteiniano “muro dell’inesprimibile”, la poesia è il tentativo di scrivere il silenzio, di colmare le siderali distanze fra l’uomo in cerca del senso e il suo ritorno da questa ricerca. Ma è anche strumento civile e morale, rivolta e antidoto alla nostra disumanizzazione, baluardo contro la barbarie semiotica e di spirito e il coagulo distopico che ci vorrebbe raggrumare nella dislessia orwelliana. Restituendoci le parole per ri-dire e quindi ri-creare il mondo che vorremmo cambiare, la poesia è ancora capace di rivoluzione: forse non ci salverà, ma ci farà restare umani.

"Dittatura sanitaria e moderna resistenza" è stata presentata con due raccolte poetiche: "Blissful Unconsciousness" e "Il Pozzo e la Luna", il cui fil rouge è la costante ricerca di senso e il peso della consapevolezza in ogni sua connotazione, dalla metafisica all’amore alla res publica e humana dove, carsicamente, tout se tient. Grazie a tutti i presenti per la bellissima serata di resistenza poetica al Barley di Alzano Lombardo, a Sonia per l'atmosfera suggestiva, all'amica e raffinata pianista Donatella Lotti che ha accarezzato i miei versi con la sua musica e all'insostituibile Marco Locatelli per il suo energico affiancamento al dibattito.

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