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(LA VERITA' SUL REGIME DI ZELENSKY) "Dittatura ucraina" - Parte 1 – MAZZONI NEWS #177
Se conosci il tuo nemico e conosci te stesso, non devi temere per il risultato di cento battaglie. Se conosci te stesso ma non il tuo nemico, subirai una sconfitta per ciascuna vittoria che avrai conseguito. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.
(Sun Tzu)
Il mondo moderno è governato e influenzato attraverso il meccanismo della propaganda che manipola le menti delle persone al fine di farle confluire verso obiettivi e opinioni predefiniti. Ma lo scopo primario di tale propaganda è di confondere la nostra percezione di noi stessi e degli altri.
In tal modo si possono creare divisioni fittizie e persino guerre. Nel suo libro “Suicide of the West” – Il suicidio dell’occidente, Jonah Goldberg, scrittore americano di bestseller dedicati alla politica statunitense, scrive:
“La corruzione del miracolo della civiltà occidentale può avvenire solo quando giriamo le spalle di proposito e in modo irriconoscente ai principi che ci hanno portato per la prima volta fuori dal fango della storia umana”.
La civiltà occidentale è riuscita, nell’arco di pochi secoli, ad elevare la condizione umana da uno stato di sostanziale schiavitù e di profonda miseria, al livello dove ogni singola casa nel mondo occidentale oggi dispone di più comodità di quante ne possedessero i manieri più sfarzosi del periodo medioevale. Ma sta rapidamente degradando perché ha perso di vista la propria storia e i propri valori che l’hanno portata fino a questo punto, abbracciando un mondo puramente materialista che la sta facendo degradare rapidamente.
La persona comune non ha una reale percezione della propria effettiva condizione e di quali sono i veri nemici che la stanno riportando rapidamente verso la miseria e la distruzione. La propaganda ci propone falsi modelli che vengono facilmente accettati perché si è persa la visione di quali siano quelli autentici.
Nell’introduzione al suo libro, Jonah Goldberg ce ne propone un rapido riassunto che calza in particolare la situazione americana, ma che si può facilmente estendere a tutto il mondo occidentale.
“Solo una volta negli ultimi 250.000 anni gli Uomini hanno imboccato forse accidentalmente un percorso tramite il quale elevarsi al di sopra del ciclo infinito della povertà, della fame e della guerra che definisce gran parte della nostra storia. Se la democrazia, l’individualismo e il libero mercato avessero fatto parte del destino intrinseco del genere umano, sarebbero dovuti emergere e affermarsi un po’ prima nel nostro percorso di evoluzione. L’emergere della libertà e della prosperità è stato un vero e proprio miracolo.
In quanto americani siamo doppiamente fortunati perché le idee alla radice del miracolo non sono scritte solo nella Costituzione, ma anche nei nostri cuori, e hanno posto le basi per la creazione della nostra società che ha toccato livelli di prosperità senza pari. Tali idee sono le seguenti:
1. I nostri diritti derivano da Dio, non dal governo.
2. Il governo ci appartiene e noi non apparteniamo al governo.
3. L’individuo è sovrano. Siamo tutti capitani della nostra anima, non vincolati dalle circostanze della nostra nascita.
4. Il frutto del nostro lavoro ci appartiene.
Negli ultimi decenni queste virtù politiche sono state trasformate in vizi. Ci viene sempre più spesso insegnato di considerare le nostre tradizioni come un sistema di oppressione, di sfruttamento e di privilegio, i principi che stanno alla base della libertà e dello stato di diritto, vengono attaccati sia da destra che da sinistra. Se l’Occidente vuole sopravvivere, dobbiamo rinnovare il nostro senso di gratitudine per quello che la civiltà ci ha regalato e riscoprire gli ideali e le consuetudini del cuore che ci hanno permesso di uscire dal fango insanguinato del passato, altrimenti nel fango ritorneremo”.
In pratica ciascuno di noi porta la responsabilità di riaffermare i principi fondamentali che hanno permesso alla civiltà di svilupparsi, con le differenze culturali che si applicano a ciascuna nazione.
Perdere il contatto con il proprio passato
Il 9 luglio 1975, il celebre dissidente russo Alexander Solzhenitsyn scrisse: “Ci stiamo avvicinando a un punto di svolta cruciale nella storia del mondo, nella storia della civiltà. E’ un momento critico nel quale concetti prima consolidati diventano vaghi e perdono i loro contorni precisi, nel quale parole comuni e usate abitualmente perdono il loro significato e diventano gusci vuoti, nel quale i metodi di comportamento che sono risultati affidabili per molti secoli non funzionano più”.
Il matematico e dissidente anti-sovietico Igor Shafarevich ha spiegato che il regime comunista russo continuava a riscrivere la storia al fine di “annullare nelle persone la loro identità nazionale e distruggere la cultura nazionale”. E’ stata proprio questa attività alle basi del grave problema che esiste oggi in Ucraina e che rischia di espandersi al resto dell’Europa.
Nell’Unione Sovietica c’era una battuta comune tra i dissidenti del regime: “Nell’Unione Sovietica il futuro è noto, invece è il passato che cambia in continuazione”.
In effetti la strategia di propaganda comunista utilizzata dai tempi di Stalin, e replicata nei nostri tempi, si basava sul seguente principio:
“Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato”.
E l’intero meccanismo viene descritto abilmente da George Orwell nel famoso libro “Il grande fratello” dove parla del Ministero della Verità. In tale ministero la gente lavora per produrre notizie, intrattenimento ed istruzione. Scrive la storia, le notizie del giorno e i curriculum scolastici. Ma è il monopartito che si trova al potere che decide che cos’è reale, in che modo riscrivere oppure cancellare la storia, ridefinire il significato delle parole e sancire quali pensieri sono criminali e quali invece sono accettabili. Il lavoro degli impiegati del Ministero della Verità consiste semplicemente nell’imporre la realtà fittizia definita dal partito e se la società accetta tali menzogne, diventeranno verità e parte della nuova storia.
Oggi vediamo l’emergere di varie edizioni del Ministero della Verità in Canada, negli Stati Uniti e negli altri Paesi occidentali, e la vicena dell’Ucraina ci offre l’opportunità di studiarne il funzionamento più a fondo.
I mass media e molti dei nostri politici ci dicono che dobbiamo partecipare alla difesa della libertà e della democrazia in Ucraina e che per questo dobbiamno essere pronti a fare sacrifici, ma in realtà l’Ucraina è una vera e propria dittatura come vedremo nei video che seguono.
Cominciamo con un video della rete indiana WION che ci parla della grande purga avviata dal presidente ucraino Vlodymyr Zelensky all’interno del proprio governo e dei suoi più stretti collaboratori. Uno stile che ricorda molto l’approccio tipico dei dittatori quando si trovano in difficoltà. Precisiamo che la rete WION è stata fortemente critica dell’invasione russa dell’Ucraina e che quindi non può essere considerata in alcun modo un canale di propaganda russo, anzi semmai si è dimostrata, sinora, molto favorevole alla posizione ucraina.
La grande purga del dittatore Volodymyr Zelensky
[Palki Sharma Upadhyay]
La guerra in Ucraina dura ormai da 152 giorni, e sembra dover proseguire all’infinito. Durante questi 152 giorni, un solo uomo è diventato il volto di questa crisi, Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina. Con la sua maglietta verde oliva e i suoi infiniti video, ha cercato di proiettarsi come emblema dell’Ucraina e come il protagonista degli eventi del suo Paese. Ma la sua immagine si sta forse sgretolando sotto i bombardamenti russi?
Lo chiedo perché Zelensky ha scatenato una purga all’interno del suo governo. Ci stanno andando di mezzo centinaia di funzionari ucraini. Questa settimana ha licenziato due alti funzionari. Li ha accusati di tradimento, di collaborazione con la Russia. Ha accusato i suoi stessi collaboratori di tradimento. Chi sono questi funzionari? Vi parlerò dei primi due. Il procuratore generale Irina Benediktova, e il capo del servizio di sicurezza dello Stato, Ivan Bakanov. Entrambi sono stati licenziati ed entrambi sono ora sotto inchiesta. In effetti, in Ucraina, al momento c’è un totale di 651 persone indagate per tradimento. Zelensky le accusa di lavorare per la Russia. I suoi critici dicono che sta fondamentalmente cedendo sotto la pressione e che cerca di fare scaricabarile delle sue responsabilità. Il fatto è che, negli ultimi mesi, l’Ucraina ha perso alcune città e regioni chiave a favore della Russia: Lugansk, Mariupol, Melitopol, Severodonetsk, Isium e Kherson. Il significato di queste dinamiche in rapida evoluzione, di queste mappe in rapida evoluzione non può essere ignorato. E non possiamo nemmeno ignorare i segni di debolezza.
Scaricando la colpa sugli altri funzionari del governo, Zelensky sta fondamentalmente incolpando delle perdite dell’Ucraina la squadra che lui stesso ha scelto.
Una tale sfilza di crimini contro le fondamenta della sicurezza nazionale dello stato, e i legami registrati tra i funzionari delle forze di sicurezza ucraine e i servizi speciali russi, ha sollevato domande molto serie sui rispettivi leader. Pensateci. Lo stesso Zelensky che aveva realizzato tutti questi video in cui propagandava la determinazione e l’unità dell’Ucraina, ha ora messo sotto inchiesta per tradimento più di 600 membri del suo stesso governo. Sta licenziando alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Bakanov, per esempio, è stato con Zelensky per molto tempo. Sono amici d’infanzia. Hanno lavorato insieme nel mondo dello spettacolo. Quando Zelensky faceva il comico, Bakanov era il suo principale regista.
Una volta diventato presidente, Zelensky ha affidato a Bakanov la direzione del servizio segreto ucraino. E ora sta incolpando lo stesso Bakanov per i fallimenti dell’intelligence ucraina. La sua rimozione è stata la scossa più significativa nel governo ucraino, dall’inizio di questa guerra. E ci fa anche capire molte cose. Di fatto, la maggior parte dei leader politici tende perdere popolarità in tempi di guerra. Il britannico Winston Churchill è stato un’eccezione e anche l’ucraino Zelensky, finora, è stata un’eccezione. Fin dall’inizio della guerra ha Zelensky ha registrato video che lo mostravano in prima linea con le truppe, oppure che contenevano appelli al mondo intero. In ciascuno di questi video ha sempre enfatizzato la solidarietà ucraina. Quindi, quando lo stesso Zelensky mette pubblicamente in discussione la lealtà dei suoi funzionari, dei suoi più alti collaboratori, ci costringe a leggere tra le righe. Il morale di Zelensky ha subìto un colpo. Questo è ciò che dicono i suoi critici. Ma il Presidente ucraino vorrebbe farvi credere diversamente. Questo fine settimana, ha detto agli ucraini che sono i russi ad aver perso la speranza e che il popolo ucraino dovrebbe festeggiare.
[Volodymyr Zelensky]
Shalom Ucraina, buona salute a voi compagni ucraini. Domani inizia un’importante settimana simbolica, vale a dire la settimana in cui celebreremo per la prima volta il giorno dello stato ucraino, il 28 luglio, proprio nel momento in cui è in corso una guerra così brutale, arrivata al sesto mese, dopo otto anni di guerra nel Donbass. Ma la celebreremo nonostante tutto perché gli ucraini non possono essere spezzati. L’esperienza di costruzione dello stato ucraino, della nostra identità, del carattere ucraino ha più di 1000 anni.
[Palki Sharma Upadhyay]
La Russia, naturalmente, non è d’accordo con questa versione della storia. Il presidente russo Vladimir Putin crede che l’Ucraina faccia parte della grande Russia medievale. Inoltre pare che ora la Russia non si accontenti più delle conquiste militari, ma voglia un cambio di regime in Ucraina. Il Cremlino ha detto chiaramente che vuole che Zelensky se ne vada.
[Sergei Lavrov]
Il popolo russo e quello ucraino continueranno a vivere insieme.
Certamente aiuteremo il popolo ucraino a sbarazzarsi del regime che è assolutamente antipopolare e anacronistico dal punto di vista storico.
La persona che avete sentito è il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che non molto tempo fa aveva negato qualsiasi proposito di cambiare il regime di Kiev. Guardate questo titolo, è dell’aprile di quest’anno. Cosa dice? La Russia non sta cercando un cambio di regime. Queste erano le parole di Sergei Lavrov, ma tre mesi dopo ci sta dicendo il contrario e questo non ci sorprende affatto. Ricordate che la Russia è entrata in guerra con la missione di denazificare l’Ucraina, queste sono state le loro parole. Putin ha persino definito il regime di Zelensky una banda di neonazisti
[Palki Sharma Upadhyay] Ma se la Russia ha basato la sua missione su una versione sbilenca della storia, non ci sono mai stati dubbi su quale fosse l’obiettivo finale. E il fatto che ora lo dichiarino apertamente assieme alle manifeste grida di tradimento e di scaricabarile di Zelensky, sono sviluppi estremamente significativi della guerra in corso.
Come abbiamo visto nel video di WION, il governo ucraino è in grave crisi. Non è riuscito a fermare l’avanzata russa nonostante i massicci aiuti ricevuti dall’Occidente e ora Zelensky sta cercando di difendere la propria posizione buttando a mare i suoi alleati storici.
L’interpretazione della giornalista di WION delle parole di Sergiei Lavrov, il ministro degli esteri russo, è imprecisa. I russi hanno capito che il governo di Zelensky è traballante e che può cadere da un momento all’altro senza che loro debbano fare nulla, e perciò usano l’argomento a proprio vantaggio nei confronti dei loro alleati e come incentivo verso gli ucraini affinché depongano Zelensky.
Quanto al riferimento alle forze neonaziste all’interno dell’Ucraina, vi propongo un video pubblicato dalla BBC nel 2015 su un’organizzazione che all’epoca si chiamava il Settore Destro e che già da allora indicava in che direzione si stesse muovendo l’Ucraina. La BBC oggi è una fanatica sostenitrice dei combattendi ucraini, compresi quelli con tendenze neonaziste, e un’acerrima nemica del governo russo. Non possiamo quindi considerarla una fonte filo-russa.
Il Settore Destro e la nuova destra estremista in Ucraina
[Gabriel Gatehouse]
I manifestanti sono tornati, ma al posto dei cittadini comuni ora sono combattenti temprati dalla battaglia.
Gridano gli stessi slogan dell’anno scorso: l’Ucraina al di sopra di qualsiasi altra cosa.
Gloria. Gloria. Gloria. Ma nelle bocche del Right Sector (il settore destro) assumono un aspetto più sinistro.
Ci possono essere poche altre rappresentazioni d’impatto di quanto sia incompiuta la rivoluzione Ucraina quanto la vista di tutte queste persone che portano gli striscioni del gruppo di estrema destra. Queste persone che hanno contribuito a rovesciare il presidente filo russo dell’Ucraina un anno e mezzo fa e che mi hanno detto che vogliono liberarsi anche del presidente attuale.
Gridano gloria all’Ucraina.
La bandiera del settore destro si rifà a un movimento nazionalista ucraino degli anni Sessanta. Dicono che i colori rappresentano il sangue degli ucraini versato sulla terra nera del loro paese. Ma i loro critici li chiamano fascisti e neonazisti.
[Portavoce Settore Destro]
Noi tutti amiamo il nostro paese.
Se amiamo il nostro paese, dobbiamo essere per forza neonazisti? Non credo. Voglio dire che siamo nazionalisti e che la rivoluzione non era finita, ecco perché le persone che non amano l’Ucraina sono venute a governare l’Ucraina. Per me non è normale.
[Gabriel Gatehouse]
In un pomeriggio d’estate, nel parco di Kiev, è facile dimenticare tutto quello che è successo qui negli ultimi 18 mesi.
La rivoluzione che qui è conosciuta come Maidan, ha rovesciato il governo per poi far precipitare questo paese verso la guerra. E proprio come ha fatto durante il Maidan, il settore destro ha giocato un ruolo chiave nei combattimenti nell’est dell’Ucraina. I suoi membri sono più motivati rispetto all’esercito regolare di leva dell’Ucraina, e il governo si affida a loro per aumentarne la forza.
Ma ora stanno mostrando i muscoli nei confronti del governo stesso e, nelle ultime settimane, il settore destro è stato coinvolto in scontri a fuoco con le forze di sicurezza ucraine nell’ovest del paese a centinaia di chilometri dalla linea del fronte. Tali scontri sono avvenuti al confine con l’Unione Europea e riguardavano il controllo di redditizie rotte di contrabbando, ma è stata anche una dimostrazione di forza, un segnale inviato da una milizia forte a un governo debole con il monito di non infastidirli. Il battaglione armato del settore destro ha la sua base qui nei boschi vicino alla linea del fronte.
Qui prendono i volontari e li addestrano per la battaglia.
I combattenti provengono da vari ceti sociali e pochi di loro hanno molta esperienza militare.
La maggior parte di questi ragazzi non sa davvero cosa sta facendo. Questo ragazzo è un contadino dell’Ucraina occidentale e questo è un lanciagranate che gli hanno affidato.
Il comandante del plotone è uno studente d’arte di 19 anni che parla di combattere i nemici sia esterni che interni. Lui e i suoi uomini dicono che il presidente ucraino è un traditore perché ha firmato gli accordi di pace di Minsk che richiedono negoziati sullo status della regione separatista.
[Membro del Settore Destro]
Il presidente è una nullità. Non lo abbiamo votato. Non abbiamo occupato il Maidan affinché lui conferisse uno “status speciale” al Donetsk. Non abbiamo dato le nostre vite affinché lui potesse regalare la nostra terra. Fu eletto da donne anziane che pensavano che fosse il loro zar e il loro Dio.
È una nullità, ha tradito l’Ucraina.
[Gabriel Gatehouse]
Il fatto che i suoi combattenti parlino apertamente di un’insurrezione armata contro il proprio governo, mentre respingono le accuse di essere neonazisti, è una misura di quanto si senta sicuro il settore destro, Sono nazionalisti che dicono di lavorare sul principio che il nemico del loro nemico è loro amico.
Qui c’è un uomo che viene dalla Russia.
Ha appena giurato morte alla Federazione Russa. E potete vedere la reazione degli altri. La loro base operativa si trova in una vecchia colonia estiva dell’era sovietica.
Dove una volta insegnavano ai bambini come essere buoni comunisti. Ora uomini e donne in tuta mimetica stanno complottando per portare a termine una rivoluzione iniziata con il crollo dell’Unione Sovietica un quarto di secolo fa.
[Dirigente Settore Destro]
L’Ucraina dovrebbe essere uno stato europeo indipendente Ho 46 anni. Sono cresciuto in Unione Sovietica. Ricordo tutto questo. Sto combattendo contro il sistema sovietico. Ho una figlia di due anni. Non voglio che cresca in una nazione sovietica.
[Gabriel Gatehouse]
Dicono che la maggior parte delle loro armi sono recuperate dal campo di battaglia o donate da volontari. Il comandante mi ha detto che non le porteranno appresso al raduno di Kiev. Non ne hanno bisogno.
[Dirigente del Settotre Destro]
So che il Capo di Stato Maggiore Generale e tutte le forze armate, a parte pochi generali, sono in linea di principio d’accordo con noi.
L’esercito non verrà mai contro di noi.
[Gabriel Gatehouse]
Il settore destro dice che il loro organico conta tra i 2000 e i 3000 combattenti. Ieri si sono radunati a Kiev per un vertice di emergenza, alcuni arrivati freschi dal fronte, altri appartenenti all’ala politica del partito. Questo è un simbolo nazista, non è vero? è un Wolfsangel.
[Portavoce Settore Destro]
No, significa “idea di nazione”, non è nazista.
[Gabriel Gatehouse]
Beh, ci assomiglia molto.
[Portavoce Settore Destro]
Magari ci somiglia, ma non ha assolutamente nulla a che fare con il nazismo. Voglio dire ai telespettatori che ci guardano all’estero che non siamo nazisti. Vogliamo solo vivere nella nostra terra. Credo che sia normale voler essere padroni della propria terra.
[Gabriel Gatehouse]
In una riunione a porte chiuse all’interno di un edificio ai margini di Piazza Indipendenza, i delegati hanno adottato una risoluzione che chiede un voto nazionale di sfiducia al presidente Poroshenko.
Il loro leader, Dmitri Yarosh, ha posto particolare enfasi sul fatto che non intendono rovesciare il governo con la forza.
[Dmitri Yarosh]
Non vogliamo mandare all’aria la nazione.
Vogliamo che la nazione si sviluppi. Ma se la popolazione ucraina non avrà altra via di uscita, allora di sarà un nuovo Maidan.
[Gabriel Gatehouse]
Dopo il loro vertice, tutti scendono in Piazza Indipendenza, il Maidan, il luogo in cui si fanno le rivoluzioni. Il settore destro ha preso meno del 2% nelle elezioni parlamentari dello scorso anno. Ma la loro popolarità sta crescendo, e non solo tra i sostenitori più accaniti. Ascoltate queste due signore di mezza età che sono residenti ordinarie di Kiev.
[Donna ucraina]
Nulla sta cambiando, la vita non sta migliorando. Naturalmente, tutti vogliono che la guerra finisca.
Ma poi c’è corruzione. Tutti possono vedere che il livello di corruzione è lo stesso che c’era prima.
Cosa potranno mai fare di nuovo tutti questi parlamentari. Invece il Settore Destro è qualcosa di nuovo.
[Altra donna ucraina]
Credo semplicemente che non ci sia nessun’altro che possa riunire le persone.
[Gabriel Gatehouse]
Scossa dalle rivoluzioni, stremata da una guerra che non accenna a diminuire, l’Ucraina è una nazione debole.
In questo contesto, un partito di destra radicale con un braccio militare ben armato sta guadagnando forza.
La storia suggerisce che è una combinazione pericolosa.
Nel video appare chiaro che già nel 2015 c’era una forza eversiva armata con orientamento nazista che aveva giocato un ruolo determinante nel rovesciare nel 2014 il governo del presidente filo-russo Viktor Yanukovych, accusato di essere corrotto e, in particolare, di non voler siglare un accordo con l’Unione Europea dopo che, dietro forte pressione delle stesse forze eversive, aveva dapprima acconsentivo a firmarlo.
Dopo la rivoluzione colorata del Maidan, a cui hanno anche partecipato direttamente elementi del Dipartimento di Stato statunitense e dell’intelligence americana e britannica, il posto di Yanukovych era stato dato a Petro Poroshenko che ora, a solo un anno di distanza, il Settore Destro, vuole spodestare per mettere al suo posto qualcuno di ancora più malleabile al suo posto.
Poroshenko verrà defenestrato nelle elezioni del maggio del 2019 e sostituito dall’attuale presidente Volodymyr Zelensky in quale si è rapidamente trasformato in un dittatore come spiegato nel video che segue di Tucker Carlson che, come appare chiaramente dal contenuto, non è minimamente pro-russia.
La dittatura ucraina
[Tucker Carlson]
Buonasera e benvenuti a Tucker Carlson stasera. Un aspetto positivo della tristissima guerra in Ucraina è la conversazione nazionale in corso in questo paese sui temi della libertà e della democrazia. Sono parole sulla bocca di tutti. E così ci siamo messi alla ricerca, a livello nazionale, di americani che vivano come se questo fosse un paese libero. Come se fossimo, per esempio, nel 1989. E una delle prime persone che abbiamo trovato e di cui vi parleremo, è Kid Rock, abbiamo trascorso il fine settimana con lui e ne parleremo in un’altra trasmissione. Ma prima di tutto, cos’è esattamente la democrazia. Il pluralismo è il segno distintivo di una democrazia, ossia i cittadini possono avere ed esprimere qualsiasi opinione vogliano, sia in pubblico, ogni volta che lo desiderano, sia attraverso i mass media. Se i cittadini sono insoddisfatti della propria leadership politica, possono proporsi come sostituti.
Tutte queste cose sono vere in qualsiasi paese libero e in qualsiasi periodo storico. Sempre. In effetti, queste non sono solo caratteristiche della democrazia, ma ne sono i presupposti. Quindi, con questo in mente, dovreste sapere che in Ucraina c’è un partito politico che si chiama Piattaforma di Opposizione per la Vita, e che ha 43 seggi in Parlamento. È il più grande partito di opposizione ucraino. Ma durante il fine settimana, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy ha bandito il partito di opposizione. Ora Piattaforma di Opposizione per la Vita non può più svolgere alcuna attività all’interno dell’Ucraina. Quindi, con un solo comando, Zelenskyy ha reso impossibile a chiunque competere contro di lui per la presidenza. Lo ha fatto, non solo nei confronti di Piattaforma di Opposizione per la Vita, ma anche verso altri 10 partiti politici, che riteneva non gli fossero abbastanza fedeli. Ora sono tutti illegali.
Ovviamente sappiamo che c’è una guerra in corso in Ucraina e, su tale base, Zelenskyy ha dichiarato la legge marziale, Ma dobbiamo notare che non ci sono prove che i partiti di opposizione abbiano aiutato la Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Piattaforma di Opposizione per la Vita, ad esempio, ha denunciato l’invasione russa nel momento stesso in cui è iniziata, proprio come tutti gli altri. Ma Zelenskyy ha colto l’occasione per trasformare l’Ucraina in uno stato a partito unico, com’è ora. Quindi dopo aver bandito ogni opposizione, ha preso il controllo dei media del paese. Zelenskyy ha firmato un decreto che unisce tutti i canali televisivi nazionali in un’unica piattaforma che controlla lui stesso. Usando le sue parole, ha creato una politica informativa unificata. Quindi, se tutti questi dettagli vi sembrano scioccanti, e non riconoscete lo Zelenskyy di cui avete sentito parlare al Today Show, allora potreste non aver prestato attenzione all’Ucraina. Zelenskyy ha consolidato il controllo completo sull’Ucraina da molto tempo prima dell’invasione russa e della guerra. L’anno scorso, ha fatto arrestare il suo principale avversario politico e ha fatto sequestrare i suoi beni personali trasferendoli allo stato. Zelenskyy ha anche chiuso tre canali di reti televisive popolari ucraine che, non a caso, lo avevano criticato.
Quindi, come dovremmo noi americani valutare tutto questo? Bene, in primo luogo e più ovviamente, ammettendo che si tratta di un regime autoritario, non di una democrazia. E poi, in secondo luogo, riconoscendo che in realtà queste situazioni sono abbastanza comuni in tutto il mondo. E, anche nel 2022, la vera democrazia è una cosa rara. La maggior parte dei paesi sono ancora governati da un certo tipo di dittatura, indipendentemente dal nome che si sono dati. Tra questi troviamo anche stretti alleati degli Stati Uniti, come il regno di Giordania e l’Arabia Saudita. Ma ce ne sono altri. Non stiamo moralizzando.
Ovviamente, preferiremmo avere un governo democratico ovunque, ma, in quanto americani, è probabilmente una perdita di tempo farsi troppo coinvolgere negli affari interni di altre nazioni. Sono difficili da cambiare. Quello che ci interessa, ciò di cui tutti gli americani dovrebbero preoccuparsi, è quel che accade negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti, nonostante sembri un facile slogan, sono davvero un faro di speranza e di libertà per il resto del mondo. Come manteniamo tale posizione ispiratrice? Non certo semplicemente inviando missili in giro per il mondo, ma restando liberi noi stessi. Gli Stati Uniti non possono essere un faro di libertà e di luce nel mondo se non siamo liberi, perciò questa è la prima cosa che dobbiamo fare, se vogliamo ispirare il mondo e cambiarlo per il meglio, Ucraina inclusa. Dobbiamo assicurarci di rimanere liberi noi stessi.
E con questa visione in mente, dovreste essere molto preoccupati dalla risposta che viene dai vostri leader per ciò che sta accadendo in Ucraina, per il crescente regime di dittatura che vi si sta sviluppando. Perché questa è l’unica parola che lo può definire. Fateci sapere se ne conosceste altre. Nello stesso giorno in cui Zelenskyy ha chiuso i media dell’opposizione, e tutti i partiti politici dell’opposizione, il bugiardo professionista ed opinionista della rivista The Atlantic, David From, ha pubblicato le seguenti parole su Twitter, che riportiamo testualmente. L’Ucraina, potrebbe essere il primo esempio, nella storia umana, di un paese che, sotto la pressione della guerra, sta diventando più tollerante e più liberale. Allora, quando rendi illegali le critiche nei tuoi confronti, la chiamiamo tolleranza. La chiamiamo democrazia. Ma non limitiamoci a prendere le parole di un singolo propagandista guerrafondaio canadese. David Frum non è certo il solo a dirvelo. Tutta Washington ve lo sta ripetendo. Guardate.
[David Frum]
Sono così orgoglioso del presidente è Zelenskyy e del coraggio che ha dimostrato. E nel Congresso stiamo cercando di coinvolgere l’amministrazione Biden.
[Commentatore NBC]
Il presidente Biden sta mostrando una leadership morale, proprio come il presidente Zelenskyy.
[Commentatore MSNBC]
Naturalmente, con il suo esempio, mostra il tipo di coraggio che speriamo tutti di poter raggiungere e fornire nel momento in cui saremo veramente messi alla prova.
[Ben Sasse]
Il governo non ci conferisce i nostri diritti. Tali diritti ci vengono da Dio. E il governo è solo uno strumento condiviso per garantirli. E vediamo tale spirito nella Philadelphia del 1787, come pure in Zelenskyy in questo preciso momento.
[Tucker Carlson]
Che razza di gente. Quindi l’uomo che si è appena incoronato re, in realtà è il nuovo George Washington mondiale. Potete essere profondamente preoccupati, rattristati e indignati per quello che sta succedendo agli ucraini, senza avere il bisogno di dire cose del genere, perché sono assurde. Sono una bugia. L’ultimo che avete sentito era il senatore Ben Sass, del Nebraska, un repubblicano. E di nuovo, a un certo livello, possiamo capire per quale motivo le persone siano spinte in una frenesia emotiva quando parlano dell’Ucraina. Perché non dovrebbero esserlo? L’invasione russa dell’Ucraina è stata scioccante. Era sbagliata. La sofferenza dei civili è completamente reale, la vediamo in TV. È orribile. Quindi è del tutto naturale tifare per gli ucraini affinché espellano gli Invasori. E ovviamente, stiamo facendo il tifo in tal senso.
Ma solo per il fatto che le azioni russe in Ucraina sono sbagliate, non significa che dobbiamo mentire sul governo ucraino. In effetti, se teniamo davvero al popolo ucraino, e tutte le persone che avete appena visto in TV dicono di avere a cuore il suo futuro, non dovremmo volere che viva sotto un dittatore. Quindi sareste decisamente infuriati per quello che Zelenskyy ha appena fatto. Ma i nostri leader non ne sono minimamente turbati, anzi lo incoraggiano quando sanno benissimo che non dovrebbero. Qualcuno è in effetti troppo stupido per capirlo, ma alcuni di loro lo sanno benissimo. Michael McFaul, per esempio, è l’ambasciatore di Barack Obama in Russia e, a differenza dei ciarlatani di poco spessore come Dick Durbin o Ben Sasse che avete appena visto, McFaul, in realtà, capisce l’Europa orientale. Ci ha vissuto. Sa esattamente chi è Zelenskyy e sa esattamente quello che sta facendo. Quindi ecco la sua valutazione del governo ucraino.
Non le persone che vivono in Ucraina, ma il governo. è stata rilasciata questo pomeriggio e la riportiamo alla lettera: se Zelenskyy rimane al potere in Ucraina, la democrazia sarà preservata. Questo signore insegna a Stanford. Ma quello che dice non è vero. Quindi, ancora una volta, l’Ucraina è stata invasa dai suoi vicini e noi ci opponiamo. è nostro dovere opporci, ma ciò non significa che l’Ucraina sia una democrazia. Non lo è, e non dovremmo raccontarlo agli americani, perché è una bugia. Dovremmo dire la verità, ma praticamente nessuno la sta dicendo. Tutti mentono. Allora perché non dire semplicemente che è oltraggioso che la Russia abbia invaso e che preferiamo schierarci dalla parte dell’Ucraina e darle sostentamento.
Perché fare il passo in più e arrivare a dirci che L’Ucraina è un modello di democrazia, quando non lo è affatto. Perché lo fanno? Forse perché l’Ucraina ora rappresenta esattamente il tipo di democrazia che vorrebbero vedere qui negli Stati Uniti. Odio pensare che possa essere vero. È spaventoso pensare che sia vero. Ma facciamo un gioco di concetto e proviamo a immaginare se, usando come pretesto la sicurezza nazionale e una possibile guerra, persone come Adam Schiff, Kamala Harris o Mitch McConnell si fermerebbero anche solo per un secondo, prima di bandire i loro oppositori politici dal partecipare al governo di questo paese. Pensate che esiterebbero prima di cancellare questa trasmissione? No, certo che no. Lo farebbero in un lampo e poi la chiamerebbero democrazia.
Quindi forse state arrivando alla conclusione che queste persone amano Zelenskyy non perché rappresenti il popolo ucraino, ma perché Zelenskyy è esattamente il tipo di leader con cui vogliono stare. Poteri militari ampliati in modo selvaggio per mettere a tacere tutti coloro che si lamentano, usando la minaccia delle armi. Forse è proprio questo che sta succedendo. Appare abbastanza ovvio quando ci pensate. Ora. Certamente preghiamo affinché non abbiano mai il potere di farlo in questo paese, l’ultimo paese libero del mondo.
Non dovremmo lasciare che lo facciano. Perché la libertà in America non è importante solo per noi, per i nostri figli e nipoti, ma è importante per il mondo intero. Di nuovo, siamo l’ultimo paese libero. Dobbiamo rimanere liberi. Ma nel frattempo, stanno conducendo una guerra in nome dell’America e con i nostri soldi. Quindi è giusto chiedersi come mai stiamo improvvisamente dando sostegno alle azioni di Zelenskyy. Ci sono moltissimi cittadini ucraini eroici. Li vediamo sempre in televisione. Li applaudiamo. Li ammiriamo. Ma che dire del loro governo? Come si sta comportando? Di nuovo, abbiamo il diritto di sapere, anche se i media controllati dallo stato in Ucraina non ce ne parlano, e anche se i nostri media, che sono in qualche modo controllati dallo stato, minimizzano e negano. Ecco un uomo chiamato Ghennadiy Druzenko. è il medico responsabile di un ospedale da campo in Ucraina. È apparso sulla CNN in questa videoclip per annunciare con disinvoltura di aver ordinato la castrazione dei soldati russi catturati. Guardate.
[Medico ucraino]
Sono sempre stato un grande umanitario, e ho sempre considerato che quando arriva un soldato ferito, non è più un nemico, ma diventa un paziente. Però adesso ho impartito istruzioni rigorose di castrare qualsiasi uomo, perché sono scarafaggi e non persone.
[Tucker Carlson]
Gli scarafaggi non sono persone. Ora, di nuovo, ciò non significa che la causa più ampia degli ucraini sia ingiusta. È giusta. Sono stati invasi. Hanno il diritto di reagire ed espellere i russi dal proprio paese. E per la quinta volta diciamo che facciamo il tifo per loro. Ma stiamo pagando per questo, perciò abbiamo il diritto di sapere esattamente cosa sta succedendo. Abbiamo il diritto assoluto di sapere. Di fatto abbiamo un diritto costituzionale alla libertà dei media. Ma non ce l’abbiamo. Tra l’altro, il video che avete appena visto è scomparso.
Ma diverse persone su Internet sono riuscite a procurarsene una copia. I media vi diranno che è semplicemente propaganda russa, proprio come lo era il laptop di Hunter Biden oppure i risultati delle elezioni presidenziali americane del 2016. Ma non è propaganda russa. È vero. L’uomo che avete appena visto parlare ha confermato che il video è autentico. Si è scusato. Ma uccidere i prigionieri è un crimine di guerra, come anche castrarli. Non ne siamo scioccati. Accade in molti paesi. L’Ucraina non è unica. Durante le guerre accadono atrocità, in ogni guerra, sempre, non importa cosa vi dicano i neoconservatori.
Ma questa è una guerra che noi stiamo finanziando. Questa è una guerra con implicazioni morali. Questa è una guerra dove la Casa Bianca è coinvolta a tutti i livelli. Perciò, quando il governo ucraino fa qualcosa, noi abbiamo interesse a sapere esattamente di cosa si tratta e cosa significhi. Ma più di ogni altra cosa, abbiamo un interesse primario che comporta l’obbligo morale di mantenere liberi gli Stati Uniti.
Perciò, quando li vedete applaudire qualcuno che elimina tutti i suoi oppositori, dovreste fermarvi a riflettere.
Avete notato nel video il parlamentare Ben Sasse che finge di sostenere i principi originali di fondazione degli Stati Uniti quando invece fa esattamente tutto il contratio. Ben Sasse è stato eletto al Congresso per la prima volta nel 2014 sulla scia della protesta degli americani nei confronti della politica della Casa Bianca di Barack Obama. E’ stato rieletto nel 2020 sulla scia della mobilitazione degli elettori attivata da Trump, ma ha tradito sia i suoi elettori sia Trump. Sasse è stato infatti uno dei sette parlamentari repubblicani che ha votato a favore del secondo impeachment di Donald Trump per gli eventi del 6 gennaio.
Questo dimostra che non basta avere un politico che a parole sostenga di voler rinsaldare i principi originali della cultura, ma bisogna osservarne le azioni e studiarne il passato. Nel 2007 il presidente George Bush junior aveva nominato Ben Sasse a una posizione minore nella propria amministrazione. George Bush junior è sempre stato acerrimo nemico di Trump e sicuramente non un presidente allineato con i principi di fondazione degli Stati Uniti, quindi era facile in questo caso capire che Ben Sasse fosse della stessa risma.
(Roberto Mazzoni)
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