Mariupol, evacuazione dei civili dall’Azovstal

2 years ago
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Aggiornamento in diretta da Novoazovsk (rep. Popolare di Donetsk), centro accoglienza per i rifugiati di mariupol.

Questa mattina António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha affermato che 500 civili sono stati evacuati dall’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol. Eppure a Bezimennoe ancora non c’è traccia di queste persone, nonostante i bus della Croce rossa internazionale e della delegazione dell’ONU presente in loco.

L’Azov nel pomeriggio ha comunicato che le operazioni di evacuazione sarebbero state sabotate dai russi, i quali avrebbero colpito il veicolo che avrebbe dovuto recuperare i civili dei bunker: un camion militare a bordo del quale si trovavano diversi uomini dell’Azov (un morto e sei feriti).

Nonostante le dichiarazioni dell’Azov, a Mariupol regna il silenzio. Anche colleghi che si trovano in altri distretti di Mariupol non hanno avvistato i 500 civili dichiarati dall’ONU.
più tardi 12 civili (tra cui 4 bambini) evacuati dall’Azovstal sono arrivati a Bezimennoe nel centro d’accoglienza dell’Emercom della Repubblica Popolare di Donetsk.

Iryna Vereshchuk, vice primo ministro dell’Ucraina, ha dichiarato che tutti i bambini, le donne e gli anziani sono stati evacuati dagli scantinati dell’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol dove si trovano le ultime forze ucraine rimaste in città. La presenza di civili era il motivo principale per cui l’esercito russo e la milizia Popolare di Donetsk non hanno assaltato l’impianto. Con queste parole la Vereshchuk ha di fatto dato il via libera alle operazioni militari sul campo.

In giornata l’esercito russo ha dichiarato di aver ottenuto il controllo del municipio della città di Popasnaya, nella regione di Lugansk. Popasnaya è una città strategicamente importante, dove si combatte da quasi due mesi. Da questa città potrebbe partire una nuova avanzata verso Bakhmut, a nord di Gorlovka.

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