"Stati Generali delle Infrastrutture" da Palazzo Antaldi Pesaro.

2 years ago
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Matteo Ricci: Ho apprezzato molto l'intervento del Rettore dell'Università di Urbino Giorgio Calcagnini ieri agli "Stati Generali delle Infrastrutture".
Parole e numeri che danno la reale storica opportunità che il nostro Paese non può e non deve lasciarsi sfuggire.
Consiglio a tutti questa breve lettura:
🗣"Il 62% (circa 136 miliardi) delle risorse del PNRR sono destinate degli investimenti. Proprio la componente economica che nel corso degli ultimi decenni è stata sacrificata per rientrare nei vari vincoli di bilancio dello stato. Molte vicende, come il crollo del ponte Morandi di Genova, hanno dimostrato come questa carenza abbia avuto conseguenze negative non solo sul piano economico.
Gli investimenti sono importanti da almeno 3 punti vista:
✔️sono una componente importante della domanda aggregata
✔️contribuiscono ad aumentare la capacità competitiva del sistema produttivo
✔️ma sono soprattutto una misura della fiducia delle imprese e dello Stato verso il futuro, quello di cui abbiamo più bisogno in questo momento.
Inoltre, una ripresa del capitale pubblico e privato può innescare una ripresa del rendimento di tutte le forme di investimenti e avviare di conseguenza un processo virtuoso. Stime a livello aggregato dell’impatto del PNRR hanno evidenziato che il PIL italiano nel periodo 2022-2026 potrebbe avere un aumento differenziale annuo di circa 2 punti percentuali. Stime condotte dal Gruppo degli Economisti dell’Università di Urbino (GEU) utilizzando le tavole intersettoriali evidenziando che un investimento di circa 1,5 miliardi di euro nelle infrastrutture di trasporto nella nostra provincia potrebbero generare un aumento di PIL (solo in parte concentrato nel territorio) di oltre 3 miliardi di PIL e di circa 24000 unità di lavoro-anno.
Un impatto quindi molto importante anche perché questi investimenti rappresenterebbero un volano per ulteriori investimenti e, di conseguenza, una spinta significativa per riprendere quel sentiero di sviluppo che ha caratterizzato la nostra provincia prima delle crisi finanziarie, di quella legata alla pandemia e alle più recenti tensioni legate al conflitto tra Russia e Ucraina. “

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