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"DEMOLIZIONE DI UNA DEMOCRAZIA" - Parte 2 – MazzoniNews #169
“Il controllo della produzione della ricchezza è il controllo della vita umana stessa. Hilaire Belloc – Lo Stato Servile”. (Hilaire Belloc è uno scrittore francese naturalizzato britannico)
Le democrazie occidentali sono talmente in crisi e così profondamente corrotte in diversi aspetti della vita pubblica da domandarsi se siano ancora davvero democrazie. Inoltre la crisi del COVID 19 con i relativi strascichi, ha fatto emergere aspetti autoritari in numerosi stati creando la condizione di una vera e propria dittatura sanitaria.
Nel suo libro “La via verso la servitù, Friedrich von Hayek ci spiega che l’aspetto comune di tutti i regimi autoritari sta nella volontà di sostituire una pianificazione centrale di tutte le attività economiche e sociali alla fioritura spontanea di attività in condizioni di libero mercato.
Hayek fa risalire questa impostazione alle radici del socialismo del 1800, ma ci spiega dettagliatamente che tale si può evolvere in molti modi alla sola condizione che mantenga il concetto di pianificazione centralizzata delle attività nei minimi dettagli.
Laddove una certa dose di pianificazione rappresenta di per sé un’attività necessaria in qualsiasi attività sociale, la pianificazione centralizzata del socialista ha una caratteristica che la contraddistingue.
Invece di cercare di pianificare per sommi capi le attività che verranno poi svolte liberamente dai singoli, in base alla propria esperienza, la pianificazione centralizzata socialista nomina un gruppo di esperti che prendono decisioni capaci di influenzare profondamente le vite di tutti e che assegnano arbitrariamente privilegi ad alcuni togliendogli ad altri senza nessuna valutazione dei relativi meriti.
Il collettivista, che opera dichiaratamente a beneficio della collettività, ma che alla fine ne danneggia ogni singolo componente, finisce invariabilmente per premiare gli individui meno produttivi di una società ottenendo così una società che produce sempre meno e sempre peggio.
Secondo Hayes, per poter esistere, la democrazia non è semplicemente il governo della maggioranza, che rischia facilmente di esprimere il volere del branco, bensì la tutela del singolo individuo e dei suoi diritti. Tale protezione può avvenire unicamente attraverso il cosiddetto stato diritto che definisce leggi semplici e di abbastanza generale, da non poter determinare a priori che ne sarà avvantaggiato o svantaggiato. Sarà il comportamento delle singole persone a determinare gli esiti.
Nel caso del governo collettivista, invece, le leggi vengono fatte mirando al dettaglio e colpendo in modo specifico un certo gruppo di persone oppure attività, e avvantaggiandone altre.
Una legge che proibisca ad esempio l’uso di un particolare pesticida nella coltivazione del raccolti sarebbe democratica poiché varrebbe per qualsiasi agricoltore e sarebbe abbastanza semplice e chiara da poter essere seguita con facilità.
Un complesso sistema di codifica delle sostanze permesse e non permesse diviso per diversi tipi di raccolto e abbinato a quote di produzione obbligatorie per ciascuno sarebbe collettivista. Richiederebbe un intervento autoritario nel tipo di lavoro e nelle modalità di lavoro concesse alle persone e avvantaggerebbe impropriamente alcuni a svantaggio di altri.
Come dice Hayek, la democrazia è possibile solo quando esiste un sistema competitivo che permetta ai singoli di disporre liberamente della proprietà privata.
Laddove la proprietà privata del singolo non è più tutelata, ma viene soppressa con regole fatte su misura e al momento, la democrazia è finita.
Il governo degli esperti è sempre un governo dittatoriale e di solito sostituisce editti governativi alle leggi e crea un clima di confusione e incertezza nella popolazione.
Come scrive Hayek: “La democrazia è essenzialmente un mezzo, dispositivo utile per salvaguardare la pace interna e la libertà individuale. In quanto tale non è né infallibile né garantita. E non dobbiamo nemmeno dimenticare che c’è spesso stata una maggiore libertà spirituale e culturale sotto un governo autocratico, mentre è lecito aspettarsi che un governo composto da una maggioranza molto omogenea e aderente a una singola dottrina possa essere oppressivo quando la peggiore tra le dittature”.
La pianificazione centralizzata forzata conduce inevitabilmente alla dittatura, perché solo un regime autoritario può imporre questo tipo di pianificazione.
Ne abbiamo visto numerosi esempi durante l’emergenza COVID, ma uno dei più evidenti è stato il governo canadese diretto dal primo ministro Justin Trudeau e dal vice primo ministro Chrystia Freeland.
*Il ruolo dei media nella morte della democrazia
Nel prossimo video vediamo una sintesi importante proposta da Tucker Carlson che, benché di un paio di mesi fa, rimane molto attuale e sembra quasi profetica.
E’ interessante notare il parallelo tra Canada e Ucraina. Innanzi tutto, come già detto nel video precedente, il vice primo ministro canadese, Chrystia Frreland, ha origini ucraine e ha rapporti molto stretti con l’attuale regime al potere in Ucraina come pure con l’estrema destra ucraina. Suo nonno, anch’egli un giornalista, era incaricato della propaganda nazista in Galizia, la regione geografica condivisa tra Ucraina e Polonia.
Notiamo inoltre che, con lo scoppio della guerra in Ucraina, la Polonia è passata da nazione vista con molta ostilità da parte della sinistra americana e e dell’amministrazione Biden, a un alleato da tenersi buono.
Carlson ci mostra anche come i giornalisti e le organizzazioni mediatiche abbiano assunto un ruolo fondamentale nel rovesciamento dei sistemi democratici, citando il caso di Chrystia Freeland, non a caso una giornalista in ambito economico, che dopo aver lavorato per diverse testate statunitensi è arrivata alla posizione di vice-primo ministro e di ministro delle finanze, dopo essere stata ministro degli esteri canadese ed essersi occupata in prima persona di rinegoziare il trattato di scambio commerciale con gli Stati Uniti voluto da Donald Trump.
Lo strumento di attacco principale contro la popolazione è quello economico e perciò la difesa deve essere innanzi tutto di tipo economico, unita alla creazione di una nuova generazione di mezzi d’informazione che non siano asserviti ad interessi politici e che lavorino invece per informare, educare e soprattutto fare da contrappeso rispetto al potere politico e al potere finanziario che oggi controllano ogni cosa.
*Boicottaggio mediatico delle persone di buona volontà
Le organizzazioni mediatiche che fanno parte del sistema giocano un ruolo primario nell’attaccare, isolare e distruggere pubblicamente gli oppositori del regime. Il caso emblematico è quello di Stella Luna Gelato Café che è stato sottoposto al boicottaggio mediatico.
La storia di Stella Luna Gelato Cafe ci dimostra che la strategia moderna di tirannia prende di mira sempre le singole persone comuni, cercando di isolarle da tutti gli altri, ma utilizza i media come strumento di attacco che poi incitano indirettamente al boicottaggio e alla violenza fisica
Ci dimostra anche che in questi casi, la solidarietà delle persone di buona volontà è tale da poter compensare le conseguenze economiche degli attacchi e tende a compattare l’unità popolare contro l’oppressione.
La cosa curiosa è che i governi pseudo-liberali come quello di Trudeau predicano la tolleranza, ma poi sono i primi a utilizzare metodi soppressivi di stampo fascista non appena incontrano resistenze, come ci mostra Carlson nel video che segue.
*Fascisti vestiti da agnelli
Stanno cercando di utilizzare qualsiasi mezzo per riportare sotto controllo una situazione che gli sta chiaramente sfuggendo di mano.
Friedrich von Hayek, dopo aver studiato a fondo l’evoluzione delle varie forme di socialismo nei primi decenni del 900 che ha portato alla nascita del comunismo, del fascismo e del nazismo, ha fornito negli Anni Quaranta anche una via di uscita spiegando in che modo la pianificazione centrale fallisce. Nel video della restata online Reason vediamo un’analisi di questi concetti fondamentali.
*La via di uscita
Il video spiega che la decentralizzazione è ormai una tendenza inarrestabile e che qualsiasi tentativo del governo di concentrare su si sé ancora più potere è destinato inevitabilmente a fallire. Resta da capire se la strada verso la decentralizzazione sarà facile oppure irta di pericoli e ostacoli.
L’esperienza del Canada sembra puntare nella seconda direzione.
Benché l’idea dello spopolamento del pianeta sia insita in molte delle teorie economiche moderne, è assai improbabile che possa essere realizzata con successo da una cospirazione di portata globale visto che gli stessi attori primari che potrebbero perseguirla sono divisi al proprio interno.
Lo vediamo in questi giorni dove la Cina, principale propositrice politica del Grande Reset come strumento per indebolire i propri avversari, gli Stati Uniti e l’Europa, è in rotta di collisione con il mondo occidentale in ragione del suo sostegno alla Russia nella guerra in Ucraina.
Quello che succederà è che tutti i governi centrali delle principali nazioni, Stati Uniti, Unione Europea, Russia, Cina, India, Canada, si sfalderanno gradualmente per cedere il passo a sistemi molto più decentralizzati. Ma il percorso non sarà indolore e solo chi avrà pieno controllo delle proprie finanze potrà uscirne vincitore.
Le cryptovalute hanno giocato un ruolo fondamentale nella protesta in Canada e nel prossimo video vediamo come. Quando si parla di denaro Fiat ci riferisce al denaro attualmente utilizzato dai governo occidentali. Si chiama fiat, che significa emesso per decreto da un governo e imposto attraverso i poteri di polizia del governo stesso, ma privo di qualsiasi valore intrinseco.
Fino al 1971, il dollaro era garantito dall’oro. Vale a dire che in cambio di un dollaro sarebbe stato possibile ottenere una certa quantità d’oro. Con Richard Nixon, tutto questo è cambiato improvvisamente e il dollaro è basato unicamente sulla capacità militare di imporlo da parte degli Stati Uniti. Lo stesso discorso vale per l’euro oppure per lo yuan cinese.
Satoshi Nakamoto è invece lo pseudonimo dell’inventore anonimo che ha dato vita a Bitcoin nel 2008.
Questa sarà la battaglia più importante nel prossimo futuro.
(Roberto Mazzoni) FONTE: https://mazzoninews.com/
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