BUCHA 02.04.2022 - SOLDATO UCRAINO:"POSSO SPARARE A QUELLI SENZA BRACCIALE BLU?"

2 years ago
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GUERRA UCRAINA RUSSIA, COSA VERAMENTE STA SUCCEDENDO?

Nella seconda metà del secolo scorso, la televisione si è imposta al pubblico mondiale per la sua straordinaria capacità di potere raggiungere in diretta miliardi di persone, ovunque nel mondo. Da lì in avanti gli editori hanno presto capito che la TV poteva svolgere una funzione informativa, compito fino poco tempo prima delegato alla Radio.
Conquistare la fiducia del pubblico è stato facile. Perdere in soli due anni la credibilità conquistata in ottanta, lo è però stato di più.
La disinformazione diffusa con TV e Radio, contrastata in ogni modo da tante piccole voci indipendenti, votate alla chiarezza e alla diffusione di una informazione senza censure, è stata determinante in questo crollo.

Strumenti di informazione trasformati in meri organi di propaganda, dopo la fase di iniziale successo hanno dovuto progressivamente fare i conti con l'intelligenza di un sempre maggiore numero di persone, la cui fiducia si è trasformata giocoforza in diffidenza, tanto maggiore quanto maggiore si è rivelata la portata dell'inganno orchestrato dai media.

Lo abbiamo visto con il Covid e la gestione pandemica. Il fenomeno si ripete ora con la crisi mondiale che trova il suo epicentro in Ucraina.

Oggi come ieri ci troviamo di fronte ad una narrazione unica che i media tentano di imporre e chiunque sollevi perplessità e presenti riflessioni contrastanti viene assalito dai squadristi della TV, additato quale negazionista, filoputiniano, nonchè criminalizzato.

Oggi come ieri autorevoli personaggi, grazie a DIo, hanno il coraggio di prendere posizione nei confronti della narrazione unica per difendere la ricerca della verità.

Unica certezza, al momento inequivocabile, è che migliaia di innocenti stanno morendo in maniera cruenta a causa di una guerra ancora una volta abilmente progettata, programmata e realizzata da poteri sovranazionali che hanno posto i loro uomini in «posizioni-chiave» in ciascuno dei paesi occidentali, una guerra che, sottolineiamo ancora una volta, la stramaggioranza dei cittadini ucraini, russi, ed europei, non vuole.

Alla fine i personaggi al servizio di questi poteri, cercheranno come sempre giustificazione dei loro fallimenti e dei danni provocati dalle loro azioni e dalle loro decisioni, in frasi come «nessuno poteva prevedere».

Nel frattempo, nel maldestro tentativo di ingannare i popoli, costoro continuano a sfruttare i media per fornire alla gente comune la rappresentazione «più opportuna» degli orrori della guerra russo-ucraina.

In questo fondamentale aspetto della guerra stessa (la rappresentazione mediatica), Bucha sta diventando un autentico caso di «scontro nello scontro».
Sulla rappresentazione mediatica dei fatti di guerra avvenuti a Bucha si stanno infatti ora scontrando inviati speciali e «giornalisti» delle TV di ogni paese occidentale.
La cronologia degli eventi sta infatti alimentando sospetti sempre maggiori sulla «veridicità» dei fatti presentati dai filmati mandati in onda in maniera martellante dalle TV occidentali.

Sia chiaro, chi sta mettendo in discussione i filmati in questione non sta sostenendo che la guerra non stia mietendo vittime, ma solo che è in corso una presentazione artefatta di determinati episodi. Sulle finalità di tali artefatti, nessuna certezza. Certo è però che a primo impatto e senza una attenta analisi degli avvenimenti e delle loro tempistiche, l'effetto che tali filmati suscitano negli spettatori è quello di alimentare e radicare un odio profondo verso coloro che le TV accusano di essere i responsabili degli orrori presentati (nella fattispecie, Putin e l'esercito russo)

Ma su che base gli inviati speciali si stanno dissociando dai come stanno venendo presentati i fatti di Bucha in TV? Bene, presentiamo la cronologia dei fatti (nella sezione RISORSE, chi fosse interessato può andare a consultare i filmati a nostra disposizione):
➡️ Il 30 marzo l'esercito russo si ritira da Bucha.
➡️ Il 31 marzo il sindaco di Bucha, Anatoliy Fedoruk, ha annunciato in un video su Twitter la fine dell’occupazione russa e il rientro dell’esercito ucraino nella cittadina. Il sindaco non ha accennato alla presenza di cadaveri per le strade, ne a fosse comuni.
➡️ Il 1 aprile Ekaterina Ukraintsiva, in rappresentanza dell’autorità comunale, ha invitato i residenti a rimanere chiusi in casa, annunciando che nelle ore successive avrebbe avuto inizio un operazione di “pulizia della città”. A cosa si riferiva? In un filmato diffuso solo il giorno successivo, è possibile ascoltare un dialogo allucinante tra i soldati del commando «Botsman»:
- «Ci sono persone senza bracciali blu (Il bracciale blu è quello dei simpatizzanti ucraini), posso sparargli?»
- «Certo!»
➡️ Il 2 aprile la Polizia nazionale ucraina entra in Bucha. Nei filmati diffusi dalla TV ucraina non ci sono cadaveri di civili lungo le strade.
➡️ Il 3 aprile un filmato diffuso dalla stessa TV ucraina (e poi rapidamente rimosso) mostra soldati ucraini che trascinano dei cadaveri nelle strade. Per quale ragione stanno facendo questo? E perchè la TV ucraina ha rimosso successivamente il filmato in qustione? Domande ancora oggi senza risposta.
➡️ Successivamente, sempre il 3 aprile, viene subito chiamata sul posto la stampa (non invece la Croce Rossa, che di regola è la prima a venire convocata in presenza di crimini di guerra) e iniziano a circolare le prime immagini di cadaveri di civili lungo le strade di Bucha
➡️ il 4 aprile, i filmati dei cadaveri lungo le strade di Bucha vengono mandate in onda dai media di tutto il mondo. Le stesse TV esprimono il verdetto unico, che non prevede ne indagini, ne processi: i colpevoli sono Putin e l'esercito russo.
Successivamente Toni Capuozzo, celebre giornalista ed ex inviato speciale di guerra, un esperto in materia dunque, in diverse trasmissioni fa notare un dettaglio sfuggito a molti (e anche a noi): Quando un essere umano muore in seguito a colpi di arma da fuoco, intorno a lui si forma una pozza di sangue. Intorno a quei cadaveri non ci sono pozze di sangue.
➡️ Sempre il 4 aprile, La Russia chiede che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisca il successivo lunedì per una verifica oggettiva dei fatti di quella che Mosca definisce una «criminale provocazione da parte di soldati e radicali ucraini» nella città di Bucha. La richiesta è rimasta ignorata
➡️ il 5 aprile l'ex deputato ucraino Ilya Kiva presenta la propria opinione sulla strage di Bucha. Secondo Kiva si è trattato di una operazione orchestrata dal SBU (servizio segreto ucraino) con addirittura il possibile coinvolgimento del MI6 (servizio segreto britannico). Anche Kiva fa notare delle rilevanti incongruenze tra fatti e tempistiche.
➡️ Il 6 aprile al Parlamento Europeo, la deputata Francesca Donato presenta la richiesta per una accurata e approfondita indagine indipendente sui gravi avvenimenti di Bucha. Malgrado si trattasse di una proposta saggia ed opportuna, incontra l'aperta ostilità della vicepresidente del PE, Pina Picierno (PD) che con toni assolutamente inadeguati non accetta che all'Europarlamento vi siano deputati che mettano in discussione la narrazione unica.
➡️ l' 8 aprile arriva a Bucha la diabolica Von Der Leyen, presidente della Commissione europea e esponente di punta del WEF, Davanti a lei una distesa di sacchi neri che in teoria dovrebbero contenere altrettanti cadaveri dalle esalazioni piuttosto disgustose (considerando i numerosi giorni passati ormai dal decesso) di cui però, dalle immagini, nessuno sembra minimamente accorgersene.

Improvvisamente una serie di domande sorge spontanea:
- Perchè intorno ai cadaveri mostrati in quei filmati non ci sono pozze di sangue?
- Chi sono quei morti lì, in strada? Nessuno di loro aveva famiglia o amici?
- Possibile che in tutti quei giorni, dopo la ritirata dei russi, nessuno sia andato a cercare in strada quelle persone e che nessuno, anche solo per motivi di igiene, si sia curato di rimuovere i cadaveri dalle strade?
- Con tutti gli animali in giro per le strade, che i proprietari sono stati costretti ad abbandonare per ovvie ragioni al randagismo, è verosimile inoltre che cadaveri vecchi di 5 o più giorni fossero ancora nelle condizioni di «integrità» in cui si presentano nei filmati?
- E' possibile che vi sia correlazione tra quei cadaveri e le operazioni di «pulizia della città» in corso il giorno precedente, ad opera delle milizie ucraine?
- E' possibile che quei cadaveri siano stati deliberatamente spostati nelle posizioni che occupano nelle immagini, anche satellitari, per essere strumentalizzati dalla dirigenza ucraina al fine di ottenere dalla UE e dalla NATO il consenso sulle richieste sinora respinte (ad esempio la «no fly zone») e una più concreta partecipazione alla guerra (mobilitazione degli eserciti dei paesi occidentali)?
- In occasione della visita a Bucha della Von Der Leyen, In quei sacchi neri disposti con precisione a terra, c'erano realmente dei cadaveri (ormai in inevitabile stato di decomposizione)? Oppure si è trattata di una nuova maldestra operazione di propaganda mediatica tesa a fare leva sul fattore emotivo degli spettatori, per ottenere un «consenso popolare» verso eventuali decisioni che comporteranno ulteriori e gravosi sacrifici altrimenti intollerabili dai cittadini europei?

Come sempre, esortiamo ciascuno di voi a fare tutte le riflessioni del caso e a trarre le rispettive conclusioni. Invitiamo tutti a esprimere nella chat le vostre considerazioni su questo particolare tema
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